Viceversa, le femministe la pensano come Vicus e dicono: i due desideri sessuali, quello maschile e quello femminile, sono paragonabili QUINDI gli uomini non hanno bisogno di andare a prostitute QUINDI se ci vanno e' solo per la volonta' di avere una schiava sessuale a loro disposizione QUINDI e' giusto criminalizzare i clienti delle prostitute.
La tesi che la libido maschile e quella femminile sono paragonabili e' una tesi femminista, o quantomeno e' una tesi sostenuta dalla maggior parte delle femministe, che tendono sempre a sminuire le differenze tra i due sessi.
Le femministe dicono che solo gli uomini "meritevoli" possono accedere al "sacro" sesso ( qui l'apparente contraddizione, questa società femminista divinizza il sesso, non lo rende accessibile agli uomini non "meritevoli", ma lo ha in realtà disumanizzato, perchè disprezza il pudore ed il moralismo sessuale) , cioè solo gli uomini funzionali al piacere e all’ interesse individuale della donna in questione ( donna femminista o filo-femminista ossia la maggioranza delle donne di oggi) .
Per loro è giusto criminalizzare i clienti non perchè hanno desideri sessuali sovrapponibili ( e Vicus non dice che sono sovrapponibili, ma diversi qualitativamente ), ma perchè i clienti aggirano la regola neoliberale-conservatrice imposta dal femminismo , cioè quella dei "meritevoli" . Certo, non dicono che le donne hanno libido superiore, o inferiore .
Ma il loro nucleo filosofico è impuntato sulla visione liberal-conservatrice applicata al sesso ed ai rapporti umani . A loro non gliene frega niente delle prostitute, ma invocano le pene
contro gli uomini che vanno a prostitute , coerentemente alla loro logica Liberale che attraverso la selezione esclude i “non meritevoli” punendoli se osano bypassare a aggirare tale selezione per cercare di ottenere i “beni” da cui sono esclusi da tale Selezione*
Viceversa, le femministe la pensano come Vicus e dicono
A me non sembra che vicus abbia detto che donne ed uomini siano uguali , nè che le donne abbiano carica sessuale uguale o addirittura superiore a quella maschile . Forse voi confondete la libido ed i desideri con le differenze qualitative e quantitative . La sessualità femminile è diversa qualitativamente da quella maschile , ma non quantitativamente. L'asimmetria ed il potere sessuale femminile derivano dalla differenza di qualità , non di quantità .
Cerco di fare un mio esempio. Esistono due persone sole sulla terra, io e Vicus. Entrambi abbiamo bisogno dell'aria che respiriamo , valutata y .
Io però ho la capacità di generare aria .
Ora , Vicus ha bisogno di x aria, con brevi intervalli di tempo . Io invece, a intervalli più lunghi di tempo, ho bisogno di una quantità di aria a 2x (differenza qualitativa)
Quindi, a parità di un lasso temporale, a calcoli fatti entrambi abbiamo bisogno della stessa quantità di aria y (differenza quantitativa) , perchè la somma delle due equazioni (mia , con monomi 2x, e di Vicus, con solo monomi x, ha sempre come risultato y) .
x + x + x + x = y (Vicus)
2x + 2x = y (Io, che però ho il potere di "generare" le x )
Chi ha il potere fra me e Vicus ? Chi è che ha più bisogno di aria ?
*Se ci fate caso, la filosofia femminista è identica a quella neoliberal-conservatrice. Non cambia per nulla. Non a caso il femminismo è nato proprio da ambienti liberali.