I maschi vanno dove sono BEN pagati, non dove il loro lavoro serve alle generazioni future. E si capisce: oltre a dover mantenere se stessi
devono mantenere le famiglie e inoltre sono criticati e sbeffeggiati se guadagnano poco. Quindi, chi glielo fa fare a insegnare, ruolo che
comporta uno stipendio misero? Quanto alla necessità di un buon titolo di studio per guadagnare e fare carriera, era forse vero fino a poco
tempo fa, adesso non più: oggi è il talento che ti fa guadagnare una barca di soldi, sia nello sport, sia nella finanza sia nella libera impresa
sia nel trading che nelle professioni in genere. La cultura non è indispensabile per arricchire. L'uomo colto che non sa tradurre la cultura in
affari è pure preso per il culo. Il genere maschile si è sempre mostrato più forte dei suoi detrattori e dei profeti di sventura che annunciano
la marginalizzazione sociale del maschio prossima ventura. Tra poco ad andare a fondo non sarà il maschio occidentale, ma questa marcia
e stanca civiltà, oramai rantolante che crede di farne a meno e crede di poterlo emarginare. E allora ci sarà da ridere, per i maschi, ovvio. E
ci sarà da piangere per le nostre femminucce. Le quali penseranno di volare in paradiso e di vivere una vita meravigliosa nel Paradiso per
loro creato sulla terra e invece si vedranno precipitare nell'inferno più abbietto. In quel giorno assai vicino ringrazierò di non essere donna.