La via d'uscita alla QM è immorale e deve esserlo perchè si può ben credere che il sistema etico femminista abbia chiuso tutte le strade che portano fuori di esso e abbia collocato su ogni cancello la sentenza: "Uscita misogina e maschilista".
E' questa la via che gli uomini debbono imboccare se vogliono conquistare la libertà morale, letteralmente la via del male. L'incapacità di autovalutazione morale è l'incapacità di pensarsi degni di stare al mondo se qualcun altro non ce lo dice ma nessuno può essere forzato materialmente a riconoscere un giudice morale, nessuna forza materiale può ottenere un simile risultato: quel giudice è costituito in tale ruolo dagli imputati e, si capisce, gli imputati stessi possono scalzarlo da quel trono.
La frase sovrariportata è presa dal libro di Rino Della Vecchia: "Questa metà della terra" (pag.377). Vorrei conoscere le vostre opinioni in proposito con particolare riferimento ai pensieri di Animus e di franci7x.
Guarda... io una mia idea me la sono fatta.
Il discorso è questo: in ogni aspetto della vita, quando una situazione "degenera" (letteralmente) come è successo e succede tutt'ora in alcuni ambiti della nostra e di altre società (o della vita/esistenza in genere), la via d'uscita che porta al riequilibrio, quasi sempre è un'esperienza dolorosa.
Vedi Ethans, io sono per la via di mezzo, tutto vorrei tranne l'infelicità del genere femminile... però sono convinto che in natura esiste (o almeno dovrebbe) una gerarchia da rispettare, e ognuno se ne deve stare al suo posto, come su una scacchiera.
Scrivere ora, nero su bianco, cosa intendo dire è un pò complicato (già immagino le repliche di Giulia/Wish/Rita/...).
Ma soprattutto mi rendo conto che potrebbe essere inteso in un modo che... non è il "mio modo".
Diciamo così : "parlarne" non basta.