Autore Topic: perle di giustizia  (Letto 1949 volte)

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Offline ilmarmocchio

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perle di giustizia
« il: Aprile 21, 2010, 14:19:42 pm »
la cassazione ci da una mano ( ad andare a fondo )

CASSAZIONE
Le spese di viaggio per vedere i figli non riducono il mantenimento
MARTEDI' 20 APRILE 2010
Non può essere ridotto il mantenimento in favore dei figli se il genitore separato, per vedere il bambino ed esercitare quindi il diritto di visita, deve affrontare grosse spese di viaggio.
Lo ha stabilito...


CASSAZIONE
Il figlio nato dalla relazione extraconiugale ha diritto ad essere mantenuto dal padre che lo rifiuta.
MARTEDI' 20 APRILE 2010
Ha diritto al mantenimento il figlio nato da una relazione extraconiugale, per il quale sia stata dichiarata la paternità in sede giudiziaria, anche se il padre lo rifiuta. Non solo. E' il giudice a decidere la misura dell'assegno, al di là delle richieste della madre.
Lo ha stabilito...


CASSAZIONE
Il genitore non affidatario deve partecipare ma non può decidere sulle spese straordinarie per i figli
MERCOLEDI' 14 APRILE 2010
Il genitore non affidatario e obbligato al mantenimento non può contestare le decisioni dell’ex sulle spese straordinarie da sostenere per i figli minori e alle quali deve necessariamente contribuire.
Al più può fare domanda di affidamento congiunto per partecipare quindi a tutte le decisioni sui figli.
Lo ha stabilito...



CASSAZIONE
I minori vittime di abusi sessuali sono credibili anche senza la perizia psicologica se non sono facilmente suggestionabili
MERCOLEDI' 14 APRILE 2010
Il minore vittima di un abuso sessuale è un testimone credibile, ai fini della condanna, anche senza la perizia psicologica se, in generale, non è propenso alla “suggestione” e all’ “elaborazione fantasiosa”.
Lo ha stabilito...




Offline COSMOS1

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Re: perle di giustizia
« Risposta #1 il: Aprile 22, 2010, 20:58:47 pm »
ma non ho capito: dal 14 al 20 Aprile c'è stata una encefalite fulminante o la Cassazione è così sempre, di media?
Dio cè
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Offline ilmarmocchio

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Re: perle di giustizia
« Risposta #2 il: Aprile 23, 2010, 19:15:55 pm »
Difficile da dire, dato che il livello maschiofobo dei cassatori e' sempre piuttsosto alto.
Io ho potuto postare solo gli "abstacts" perche' solo solo registratoi e non abbonato a www.cassazione.net, quindi ci sarebbe da leggere le motivazioni delle sentenze. pero' siamo sempre li' : le sentenze vanno contro l'uomo nella sostanza, che viene poi legittimata da sofismi di varia natura

Ecco qualcosa d'altro


Quando sono entrambi i coniugi a violare i doveri che discendono dal matrimonio il fatto che uno dei due abbia tradito non giustifica di per sè la pronuncia di addebito della separazione. Lo afferma la Corte di Cassazione chiarendo che il giudice di merito deve pur sempre procedere ad un raffronto dei comportamenti tenuti da entrambe le parti. Solo questo confronto consente infatti di di stabilire quale delle condotte abbia avuto incidenza nel determinare la crisi coniugale. Secondo i giudici del Palazzaccio (sentenza 6697/2009) sussiste un "potere-dovere del giudice del merito di procedere ad un accertamento rigoroso e ad una valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, onde stabilire se l'infedeltà di un coniuge (come in genere ogni altro comportamento contrario ai doveri del matrimonio) possa essere rilevante al fine dell'addebitabilità della separazione, essendo stata causa o concausa della frattura del rapporto coniugale, ovvero se non risulti aver spiegato concreta incidenza negativa sull'unità familiare e sulla prosecuzione della convivenza". Il caso preso in esame dalla Corte riguarda una ex moglie a cui i giudici di merito avevano attribuito la colpa della separazione in relazione ad un unico ed isolato episodio di tradimento senza considerare i comportamenti del marito che aveva nascosto per ben due anni alla moglie la sua incapacità di procreare.

(Data: 23/11/2009 9.02.00 - Autore: Roberto Cataldi)


Denuncia la moglie che la figlia trova con
l’amante
20 aprile 2010
L’accusa era infamante: corruzione di minorenne per aver compiuto con il suo compagno
atti sessuali in presenza della figlia minore di quattordici anni al fine di farla assistere. Un
reato di particolare gravità che avrebbe potuto costarle una pesante condanna. Ieri
l’incubo di Giuseppina N. cinquantenne residente in un quartiere del levante cittadino è
finito e lei ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Il suo avvocato Paolo Tarchi è riuscito ad
evitarle la condanna nonostante il pubblico ministero avesse chiesto per lei un anno di
reclusione.
La vicenda risale a qualche anno fa e a raccontare alla sorella di venti anni più grande, di
aver visto la mamma assieme a un extracomunitario fu la figlia che all’epoca aveva solo
tredici anni. La sorella si rivolse al papà che all’epoca era ancora sposato con Giuseppina
che formalizzò l'accusa nei confronti della moglie che non molto tempo dopo pare sia
diventata ex moglie.
Per comprendere cosa fosse realmente successo all’interno dell’abitazione c’era solo un
testimone e dunque con tutte le precauzioni del caso e il tatto necessario la figlia della
donna è stata chiamata sul banco dei testimoni a raccontare cosa avesse visto il giorno in
cui sorprese la mamma tra le braccia del giovane extracomunitario. Evitando per quanto
possibile e dettagli più scabrosi si è riusciti a ricostruire quando avvenuto nell’nel corso di
quell’unico episodio. Per il pubblico ministero ce n’era abbastanza per confermare
l’accusa e per comminare all’imputata una condanna a un anno di reclusione. Di diverso
parere l’avvocato Paolo Tarchi che ha smontato il castello accusatorio.soffermandosi sulla
definizione di atti sessuali richiamando una corposa giurisprudenza che definisce atto
sessuale un’attività fisica che coinvolga in qualche modo concretamente gli organi
sessuali. Il giudice ha accolto le sue tesi e assolto l’imputata
(il secolo XIX )
p.s. ma non s'era detto che c'era violenza ssessuale anche SENZA rapporto sessuale ?
E i baci violenti in zone non erogene ?
Ora invece ci vogliono gli organi sessuali ?
Boh



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Re: perle di giustizia
« Risposta #3 il: Aprile 23, 2010, 19:34:25 pm »
Denuncia la moglie che la figlia trova con
l’amante
20 aprile 2010
L’accusa era infamante: corruzione di minorenne per aver compiuto con il suo compagno
atti sessuali in presenza della figlia minore di quattordici anni al fine di farla assistere. Un
reato di particolare gravità che avrebbe potuto costarle una pesante condanna. Ieri
l’incubo di Giuseppina N. cinquantenne residente in un quartiere del levante cittadino è
finito e lei ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Il suo avvocato Paolo Tarchi è riuscito ad
evitarle la condanna nonostante il pubblico ministero avesse chiesto per lei un anno di
reclusione.
La vicenda risale a qualche anno fa e a raccontare alla sorella di venti anni più grande, di
aver visto la mamma assieme a un extracomunitario fu la figlia che all’epoca aveva solo
tredici anni. La sorella si rivolse al papà che all’epoca era ancora sposato con Giuseppina
che formalizzò l'accusa nei confronti della moglie che non molto tempo dopo pare sia
diventata ex moglie.
Per comprendere cosa fosse realmente successo all’interno dell’abitazione c’era solo un
testimone e dunque con tutte le precauzioni del caso e il tatto necessario la figlia della
donna è stata chiamata sul banco dei testimoni a raccontare cosa avesse visto il giorno in
cui sorprese la mamma tra le braccia del giovane extracomunitario. Evitando per quanto
possibile e dettagli più scabrosi si è riusciti a ricostruire quando avvenuto nell’nel corso di
quell’unico episodio. Per il pubblico ministero ce n’era abbastanza per confermare
l’accusa e per comminare all’imputata una condanna a un anno di reclusione. Di diverso
parere l’avvocato Paolo Tarchi che ha smontato il castello accusatorio.soffermandosi sulla
definizione di atti sessuali richiamando una corposa giurisprudenza che definisce atto
sessuale un’attività fisica che coinvolga in qualche modo concretamente gli organi
sessuali. Il giudice ha accolto le sue tesi e assolto l’imputata
(il secolo XIX )
p.s. ma non s'era detto che c'era violenza ssessuale anche SENZA rapporto sessuale ?
E i baci violenti in zone non erogene ?
Ora invece ci vogliono gli organi sessuali ?
Boh

Interessante anche come il giornalista di turno calca la mano sulla pesante condanna richiesta; un anno !!!

Ma se per una palpata in aereo c'è processo per direttissima e 18 mesi quando il PM ne chiede 17 !!!
La Giurisprudenza in materia sarà corposa, ma ad oggi si parla di violenza sessuale solo per palate e baci "rubati" quindi...

Offline ilmarmocchio

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Re: perle di giustizia
« Risposta #4 il: Aprile 23, 2010, 19:57:56 pm »
Si, e' corposa. infatti fa ca..re