Un classica "chicca" del gender recita:
"Spesso il transessualismo si verifica dopo una certa età, nella quale alcuni maschi smettono di sentirsi uomini e devono affrontare numerose difficoltà psicologiche per abbandonare un genere che non è loro: questa è la prova del fatto che il genere "normale" è solo un costrutto sociale e che un'educazione al genere permette a tutti di assumere il ruolo che preferiscono."
L'argomento è fallace perché, al contrario, il fatto citato dimostra che il genere normale e naturale non reprime affatto il transessuale - dato che "esso" cambia lo stesso - e i suoi squilibri psicologici derivano sicuramente dal cambiamento ormonale - ossia la perdita di testosterone - che lo porta a diventare transessuale (ciò significa quindi che o è malato di transessualismo oppure ha una tara genetica che ha retto fino ad una certa età per poi cedere, vedasi sindrome di La Chapel); oltretutto è falso anche il secondo argomento, che l'educazione al genere porterebbe ad una qualche libertà, perché mentre i modelli naturali di mascolinità e femminilità non impediscono agli anormali di diventare anormali, il genderfemminismo scolastico impedisce invece agli uomini di diventare tali, rendendoli maschiopentiti.