Autore Topic: Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)  (Letto 35956 volte)

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #45 il: Agosto 12, 2018, 02:37:27 am »

Citazione
Donne soldato in prima linea? Meglio di no, ecco perchè
forze armate donne soldato

Roma, 9 ago – Quello delle donne soldato nelle Forze Armate è un argomento che divide sia l’opinione pubblica sia gli esperti del settore: assodato che le donne con le stellette sono una presenza più o meno fissa, sebbene con compiti nel tempo diversi, a partire dalla Seconda Guerra Mondiale un po’ in tutti gli eserciti, ultimamente sono stati ri-sollevati alcuni dubbi in merito al loro utilizzo in ruoli combattenti di prima linea, occasione data dalla dichiarazione del Presidente Trump che in una serie di Tweet ha affermato “Dopo aver consultato i generali e gli esperti militari, siete avvisati che il governo degli Stati Uniti non accetterà né permetterà che individui transgender servano in alcuna unità dell’esercito. Il nostro esercito deve essere concentrato su vittorie schiaccianti e decisive e non può sostenere il tremendo costo medico e il disagio che i trangender nell’esercito comportebbero. Grazie.”

Prima di addentrarci nella questione vera e propria diamo uno sguardo a cosa succede in giro per il mondo. In Inghilterra ha destato polemica nel 2014 la volontà di rivedere la politica di impiego delle donne in armi entro il 2018 dando loro l’opportunità di avere esattamente lo stesso trattamento riservato agli uomini e quindi di essere schierate in prima linea in “close with and kill the enemy”. Sino ad oggi infatti nell’Esercito Inglese alle donne viene preclusa la possibilità di prestare servizio in corpi di fanteria o corazzati dove potrebbero essere coinvolte in scontri ravvicinati col nemico. Per fare un esempio: sì alle donne pilota, nella logistica, trasporti, artiglieria, sulle navi, perfino sui sottomarini ma nessuna donna in corpi speciali o in quei reggimenti destinati a compiti di prima linea. Ed in Israele, così spesso preso a modello di “integrazione di genere” in ambito militare? Beh innanzitutto bisogna sfatare un mito: se è vero che le donne israeliane devono fare il servizio militare così come gli uomini (sebbene della durata di 24 mesi a fronte dei 32 dei maschi), queste sino al 2000 venivano esclusivamente impiegate in ruoli marginali e non in combattimento. In quell’anno infatti è stato istituito il primo battaglione misto (chiamato Karacal) e così le donne hanno potuto accedere al 92% delle specialità e ruoli combattenti della IDF. Ed il restante 8%? Qui arriva la prima sorpresa, propedeutica alla trattazione vera e propria di questo articolo. Dopo vari test ed esperimenti sul campo l’Esercito Israeliano ha stabilito che le donne non potranno prestare servizio sui carri armati (che in israele è praticamente un corpo di élite) perché la maggior parte di loro non ha i requisiti fisici necessari. Avete capito bene, praticamente in quel di Tel Aviv hanno dimostrato una volta per tutte il vecchio adagio che dice “donna al volante…”, beh finitelo voi… Scherzi a parte, la motivazione dell’IDF per questa decisione è ben più seria e fondata: i medici dell’esercito israeliano hanno esaminato con dei test i carichi di lavoro per chi opera nei carri armati e hanno stabilito che integrare le soldatesse negli equipaggi sarebbe per loro dannoso. I test hanno dato risultati non soddisfacenti specialmente per quanto riguarda due ruoli che richiedono un notevole sforzo fisico: quello del pilota e quello del “loader”, che deve caricare le munizioni. Un ex ufficiale dell’esercito, Yoram Epstein, ha detto che “il tentativo di preparare le donne oltre i loro limiti fisici per il combattimento sul fronte, solo in nome dell’eguaglianza, potrebbe compromettere un ampio numero di soldatesse solo per trovare quella in grado di sostenere il carico di lavoro”.

Gli americani invece, che da qualche anno hanno cominciato a dare alle donne soldato compiti di prima linea, sono andati oltre e nel 2013 hanno fatto uno studio sull’efficienza dei battaglioni misti in combattimento rispetto a quelli composti da soli uomini, ed i risultati sono stati… scontati. I Marines hanno infatti effettuato diversi test in cui i risultati dei team misti sono stati al di sotto della media rispetto a quelli composti da soli uomini. Entrando nel dettaglio, come si legge nel report, “All-male 0311 (rifleman) infantry squads had better accuracy compared to gender-integrated squads. There was a notable difference between genders for every individual weapons system (i.e. M4, M27, and M203) within the 0311 squads, except for the probability of hit & near miss with the M4” (Le squadre di fanteria “tutti uomini” hanno avuto una migliore accuratezza paragonata a quelle miste. C’è stata una notevole differenza tra generi nell’utilizzo di ogni sistema d’arma individuale eccetto nella probabilità di “colpito e mancato” con l’M4). E ancora “All-male infantry crew-served weapons teams engaged targets quicker and registered more hits on target as compared to gender-integrated infantry crew-served weapons teams, with the exception of M2 accuracy” (Tutti i team di soli uomini hanno ingaggiato i bersagli più velocemente e con maggior precisione rispetto a quelli misti fatta eccezione per la precisione con l’M2) e infine “All-male squads, teams and crews and gender-integrated squads, teams, and crews had a noticeable difference in their performance of the basic combat tasks of negotiating obstacles and evacuating casualties. For example, when negotiating the wall obstacle, male Marines threw their packs to the top of the wall, whereas female Marines required regular assistance in getting their packs to the top. During casualty evacuation assessments, there were notable differences in execution times between all-male and gender-integrated groups, except in the case where teams conducted a casualty evacuation as a one-Marine fireman’s carry of another (in which case it was most often a male Marine who “evacuated” the casualty)” (Ci sono state sensibili differenze tra i vari team composti da soli uomini o misti nella performance delle regole base del combattimento, affrontare gli ostacoli o evacuare i feriti […]). Il reportage dell’USMC dice anche che le donne soldato, rispetto agli uomini, hanno riportato un più alto tasso di ferite durante i test di combattimento.

Insomma, al netto della pregiudiziale di genere, qui qualcosa non quadra: se davvero uomini e donne devono far fronte agli stessi standard per entrare nelle Forze Armate teoricamente dovrebbero ottenere risultati simili nei vari test come quello effettuato dai Marines, e teoricamente dovrebbero essere in grado di guidare un carro così come un uomo, invece a quanto pare esistono dei limiti psico-fisici che differenziano l’uomo dalla donna e che vanno ad inficiare il livello di certe unità combattenti tanto che l’Esercito Israeliano ha deciso di precludere alle donne alcuni compiti operativi. A quanto pare il problema non è solo nella selezione (che dovrebbe essere più dura) come emerso anche da diversi studi approfonditi anche italiani (citiamo le parole di un volontario: “Io sono stato abituato a lavorare in un modo diverso. Quando vedi che non devi lavorare, o devi fare le cose piano, a me dà fastidio. Io mi devo muovere e se non mi muovo sono morto. Qui invece vedi ancora le ragazze che dopo tre mesi hanno ancora paura dell’arma; ci vorrebbe un corso più duro, specifico per loro”) ma anche un problema “di genere”, ovvero che, volenti o nolenti, una donna è diversa da un uomo e quindi non può assolvere certi compiti allo stesso modo di un uomo per delle precise limitazioni fisiche. In Italia c’è ancora chi sostiene che queste limitazioni fisiche verranno azzerate col tempo, ovvero una volta che l’addestramento mirato assesterà e appianerà le divergenze, ma se guardiamo a cosa succede da altre parti dove esiste una più lunga tradizione di donne soldato nelle FFAA bisogna ammettere che dopotutto anche il più duro degli addestramenti (come quello dei Marines) non può sopperire a delle limitazioni psicofisiche di genere.

Vittorio Sasso

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #46 il: Agosto 12, 2018, 02:49:23 am »
E' l'autoaffondamento dell'Occidente. Già nello US Army sono ammessi trans, satanisti e compagnia cantando. Nella Legione Straniera, il cui livello operativo è molto sceso, i mussulmani rivendicano una dieta speciale (halal e senza maiale) e non si esercitano di venerdì.
Intanto Cina e Russia affilano le armi, senza contare l'India che pure ha un esercito temibile. Forse presto esporteranno la loro "democrazia"...

Inoltre, anche se negli articoli non lo evidenziano, le prove fisiche non son le stesse tra maschi e femmine...

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #47 il: Agosto 12, 2018, 02:53:56 am »
Vabbe', tanto si sa che fanno le guerre per perderle onde sostenere l'industria militare.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #48 il: Agosto 12, 2018, 03:01:09 am »
Questo è quanto scrissi nel marzo 2016, riguardo alle prove fisiche richieste per entrare in polizia (in Italia).

Citazione
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Re:Alfano: spero che il prossimo capo della polizia sia donna
« Reply #6 on: March 05, 2016, 14:49:23 PM »
Quote
Ho degli aggiornamenti, ricevuti poco fa.
Dunque, ci sono state alcune modifiche, sia per quanto riguarda il salto in alto che la corsa.
Cinque anni fa i tempi erano i seguenti.
Salto in alto:
uomini 110cm
donne 90cm

Corsa 1000m:
uomini 4'15"
donne 4'45"

Oggi, anno 2016.
Salto in alto:
uomini 115cm
donne 100cm

Corsa 1000m:
uomini 4'05"
donne 5'05"

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #49 il: Agosto 12, 2018, 03:23:13 am »
E' "discriminazione sessista", se per fare il poliziotto basta saltare 100 cm perché non ammettere anche gli uomini con quei criteri? O le donne hanno qualche speciale qualità per cui possono anche saltare di meno?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #50 il: Agosto 12, 2018, 03:30:37 am »
E' "discriminazione sessista", se per fare il poliziotto basta saltare 100 cm perché non ammettere anche gli uomini con quei criteri? O le donne hanno qualche speciale qualità per cui possono anche saltare di meno?


Con queste "logiche" capita soventemente che degli uomini vengano esclusi in favore di donne.
Ossia, ci sono uomini che non riescono a superare le prove fisiche maschili; ma che nonostante ciò risultano essere migliori delle migliori donne... che infatti non devono superare le prove fisiche maschili, bensì quelle femminili.
Le chiamano "pari opportunità".

@@

Questo pezzo l'avevo già postato in passato.


Citazione
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”, non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata.(E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm.
Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»


Il bello è che per le complessatissime femminucce femministe e i loro servi di sesso maschile, evidenziare ciò è sinonimo di "sessismo", "maschilismo", misoginia" e quant' altro (nonché un tentavo di "riportare le donne davanti ai fornelli", bla bla bla...).

Ormai i dati di fatto si chiamano così.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #51 il: Agosto 12, 2018, 09:49:02 am »
http://www.dailymail.co.uk/news/article-367755/Men-rough-train-Army-tells-women.html

Citazione
Men are too rough to train with, Army tells women
By ANDREW WILKS, Mail on Sunday

Last updated at 09:48 06 November 2005


Should women train alongside men in the Army? Tell us below
The Army is abandoning mixed-sex training units because too many female recruits are getting injured trying to keep up with their male counterparts.

From next April, women will be placed in their own platoons and although the training regime will remain the same, it will be conducted at a pace 'sustainable and commensurate with their physical profile'.

Army chiefs hope the changes will greatly reduce drop-out rates among women after research showed female recruits are up to nine times more likely than men to be discharged through a training-related injury.

Dr James Bilzon, the Army Training and Recruitment Agency's senior scientific adviser, found that women are getting hurt as they try to match men in arduous drills and marches wearing full combat gear.

His research showed that, in general, women are less able to cope with the sudden introduction to the exhausting exercise regime demanded by the Army.

The most common complaints are stress fractures to the shin and thigh bones, and pelvic injuries caused by attempting to keep up with the longer stride patterns of men.

'Men are stronger and more robust and it's silly to pretend otherwise'

Dr Bilzon said: "There is a high incidence of training-induced overuse injuries and associated medical discharges among trainees with lower levels of aerobic fitness, particularly females."

He added: "Female recruits are three-to-four times more likely than males to be medically discharged with a training injury, a figure which may be as high as nine times in some training units."

The changes will end a decade of mixed platoons and are a rebuff to modernisers who insisted women soldiers should be treated equally.

Confirming the move away from mixed-sex training, Colonel David Eccles, Chief of Staff at the Army Training and Recruitment Agency, said: "From spring 2006 all initial training for the British Army will be organised along the lines of single-sex platoons at the Army Training Regiment at Pirbright."

Colonel Bob Stewart, who was awarded the Distinguished Service Order for his service in Bosnia in the early Nineties, said it was "hardly surprising" the Army could not train men and women together.

"Men are stronger and more robust and it's silly to pretend otherwise. It seems that at last the Army has woken up to the fact that women are different - something blatantly obvious to anyone," he added.

The Adult Learning Inspectorate, which assesses training standards for youngsters, had urged a rethink of the Army's 'gender-free' policy.

It found that shin bone fractures in women had risen from 12.6 per 10,000 personnel to 231.2 since the introduction of mixed-sex training, while all injuries among women rose from 467 to 1,113 per 10,000. Women currently serve alongside men in all aspects of Army life apart from infantry and tank units and last year 815 women enlisted.

Should women train alongside men in the Army? Tell us here




Citazione
Gli uomini sono troppo duri per addentrarcisi insieme, l’Esercito racconta le donne.

L’Esercito sta abbandonando le unità di addestramento a sesso misto, perché troppe reclute femminili si stanno ferendo cercando di stare al passo con le loro controparti maschili
Dal prossimo aprile, le donne saranno posizionate nelle loro proprie pattuglie (plotoni) e, sebbene il regime dell’addestramento rimarrà il medesimo, sarà condotto ad un ritmo “sostenibile e commisurato con il loro profilo fisico”

Il capo dell’esercito spera che i cambiamenti ridurranno fortemente il tasso del ritiro tra le donne dopo che le ricerche hanno mostrato che le reclute femminili sono sopra di nove volte rispetto agli uomini nell’ essere congedate a causa delle lesioni collegata all’addestramento.

Il Dr James Bilzon, consulente scientifico senior del tirocinio nell’Esercito e dell’Agenzia di Reclutamento, ha scoperto che le donne si feriscono quando provano a confrontarsi con gli uomini nelle ardue esercitazioni e quando marciano indossando la completa attrezzatura da combattimento.
Le sue ricerche mostrano che, in generale, le donne sono meno capaci ad affrontare l’improvviso inserimento nel regime di estenuante esercizio richiesto dall’Esercito.

I più comuni disagi sono fratture da sforzo agli stinchi e al femore, e ferite pelviche causate dai tentativi di stare al passo con gli schemi di marcia (passo) più lunghi degli uomini.

Gli uomini sono più forti e più robusti ed è stupido pretendere altrimenti.

Il dr Bilzon ha affermato: “c’è una alta incidenza di lesioni dovute ad un eccesso di allenamento e conseguenti congedi medici tra i tirocinanti con livelli più bassi di esercizio aerobico, in particolare donne”.

Egli ha aggiunto: “Le reclute donne hanno tre o quattro probabilità in più rispetto agli uomini di avere congedi medici a causa di lesioni dovute all’addestramento, una cifra che forse può essere più alta fino a nove volte in alcune unità di addestramento.

I cambiamenti metteranno fine ad un decennio di plotoni misti e sono un rifiuto nei confronti dei modernizzatori che insistono sul fatto che le donne soldato dovrebbero essere trattate allo stesso modo.

Confermando l’allontanamento dall’addestramento misto, il Colonnello David Eccles, Capo dello Staff all’Agenzia dell’Addestramento e del Reclutamento dell’Esercito, ha detto: “dalla primavera del 2006 tutti gli addestramenti iniziali per l’Esercito Britannico saranno organizzati secondo le linee di plotoni di un solo sesso, nel Reggimento di addestramento militare a Pirbright".

Il Colonello Bob Stewart, che fu premiato con un distintivo per la distinzione in servizio per il suo servizio prestato in Bosnia, nei primi anni 90, disse che questo è stato “ difficilmente sorprendente” l’Esercito non potrebbe addestrare uomini e donne insieme.

“Gli uomini sono più forti e più robusti ed è stupido pretendere altrimenti. Sembra che al limite, l’Esercito si sia svegliato sul fatto che le donne sono differenti – una cosa così sfacciatamente ovvia a chiunque” ha aggiunto.

L’Ispettorato della Cultura per Adulti (?), che valuta gli standard di addestramento per i giovani, ha raccomandato un ripensamento della linea politica del “gender - free” (libero – genere) dell’Esercito.

Esso ha scoperto che le fratture degli stinchi nelle donne sono aumentate da 12.6 ogni 10.000 truppe a 231.2, dalla introduzione degli addestramenti misti, mentre tutte le lesioni sulle donne sono aumentate da 467 a 1.113 ogni 10.000.

Le donne adesso prestano servizio militare accanto agli uomini in tutti gli aspetti della vita nell’Esercito a parte rispetto alla fanteria e ai carristi e lo scorso anno si sono arruolate 815 donne.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #52 il: Agosto 12, 2018, 13:36:53 pm »
Bene, ora le faranno tutte generali così non si strapazzeranno troppo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #53 il: Settembre 09, 2018, 17:13:01 pm »
Alé... ci risiamo

https://www.nonsolomarescialli.it/sopravvissute-il-programma-di-raitre-inizia-dal-caporal-maggiore-vittima-di-molestie/


@@

Parole scritte da Rino Barnart molti anni fa e pubblicate su uomini3000.

Citazione
Se alle femmine interessasse il servizio militare avrebbero chiesto (e quindi ottenuto) la costituzione di due diverse sezioni dell'esercito, perfettamente separate dalla base al vertice. Ipotesi però mai ventilata in nessun paese dell’Occidente. Come mai?

Hanno preteso di entrare negli eserciti esistenti imponendo la promiscuità per ragioni che hanno a che vedere direttamente con il loro potere sugli uomini (sessuale ed etico/legale), in questo caso per procedere anche là all’erosione dell'autonomia maschile con la demolizione della loro separazione psicoemotiva.

Lo scopo – esplicitato nella letteratura femminista ma non ancora annunciato alle grandi masse, per evidenti ragioni – consiste nella distruzione dei c.d. “ambiti riservati maschili”, quei luoghi nei quali la relazione tra gli uomini è limpida e pulita, nella quale godono della libertà morale (e perciò interiore ed esteriore) in quanto liberi dalla seduzione femminile e dall’intimidazione che deriva dalla paura dei ricatti e delle denunce.

Quella promiscuità (voluta) è esattamente il terreno sul quale germinano non solo discriminazioni, molestie e stupri veri (ma, elevata la denuncia, come possono esservene di falsi?), ma soprattutto quelli inventati.  Quelle offese, previste e scontate,  non sono effetti collaterali, sbavature inattese, ma uno degli scopi di quella imposizione.  Rappresentano infatti una fonte insostituibile (e inesauribile) di carburante per il men-pushing e costituiscono (insieme a quelli scolastici e nel mondo del lavoro) una minaccia contro la pulsione maschile al mantenimento della propria autonomia emotiva e perciò morale sul piano universale.

Servono per schiacciare l’intero genere maschile con la colpa, la vergogna e la paura.

"Discriminazioni", "molestie" e "stupri" in ambito militare fanno parte del bottino che il femminismo raccoglie da quella promiscuità voluta precisamente con questo scopo. Una razzia praticata tanto in guerra che in pace, indifferentemente.

Quei delitti “accadranno” anche nel neo-promiscuo esercito Italiano. Basta attendere.

Perché tutto questo? Perché anche le donne sono cattive.

Certo, c’è chi la pensa diversamente.

R. B.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #54 il: Settembre 09, 2018, 17:44:36 pm »
Citazione
per procedere anche là all’erosione dell'autonomia maschile con la demolizione della loro separazione psicoemotiva.

Lo scopo – esplicitato nella letteratura femminista ma non ancora annunciato alle grandi masse, per evidenti ragioni – consiste nella distruzione dei c.d. “ambiti riservati maschili”,
Grande Rino. Oggi non sono solo le donne a invadere gli spazi maschili. Un altro mezzo dell'ingegneria sociale per distruggere l'Occidente.
In ogni società stabile ci sono ambiti separati per uomini e donne. Già negli anni '30 Margaret Mead scoprì che la separazione dei sessi aumenta la differenziazione ("polarità") sessuale, e migliora la qualità delle relazioni tra uomini e donne.
Al contrario, la scuola mista, la promiscuità in ogni contesto come la parità a ogni costo in ambiti tipicamente maschili (esercito, scienze, programmazione) "neutralizzano" i sessi e creano apatia e confusione.

Si noti che gli uomini vengono colpevolizzati per avere (ancora) propri spazi ma non viceversa: gli hotel, i vagoini ferroviari, i parcheggi e le opzioni preferenziali per donne imperversano.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #55 il: Ottobre 22, 2018, 19:51:13 pm »
Queste sono le prove fisiche che i Marines devono superare ogni anno, suddivise in fasce di età.
Sono previsti circa 800 metri di corsa, il sollevamento delle cassette munizioni e il movimento sotto il fuoco.
Praticamente il più vecchio degli uomini deve avere prestazioni fisiche superiori anche a quelle delle femmine più
giovani.
Nel caso del sollevamento delle cassette delle munizioni, anche più del doppio.



https://www.thebalancecareers.com/marine-corps-combat-fitness-test-3354359

Citazione
Marine Corps Combat Fitness Test
Combat fitness standards are high in the Marine Corps
Marines pullups
•••
BY STEW SMITH  Updated April 12, 2018
Regardless of age, rank or MOS (military occupational specialty), Marines must keep themselves fit and ready to perform their mission.  If you want to become a member of the United States Marine Corps, you will need to be able to master several fitness tests. 

For instance, in order to join the Marine Corps, you will first take the Initial Strength Test (IST) as a recruit before boot camp which is a test consisting of pull-ups, crunches, and a 1.5 mile timed run.

 

Annual Physical Fitness Tests in the Marine Corps
Every year, Marines have to take two physical fitness tests:  the USMC PFT (pull-ups, crunches, three-mile run) and the Combat Fitness Test (CFT) which is broken down into three categories of testing:  An 880 yard run in boots and pants, ammo can lifts, and a maneuver under fire.

This job-related test is designed to simulate many of the tasks that a Marine in a combat zone should be able to perform.  Along with USMC obstacle courses, the combat fitness test is considered a functional training and testing program.

Marine Corps Physical Fitness Test Requirements
All Marines have to perform a predetermined number of pull-ups, push-ups, crunches and a three-mile run. The specific numbers and times depend on the Marine's age.

Marine Corps Body Fat Standards
Like other branches of the U.S. military, the Marines factor not just weight but body fat percentage when assessing physical fitness.

The numbers are based on height and age, and measurements of neck and waist circumference.

Marine Corps Combat Fitness Test
The CFT consists of three events: an 880-yard run, ammo can lifts, and maneuver under fire:

880 yard run: Run for 880 yards while wearing boots and camouflage uniform (pants and t-shirt).

Ammo can lifts: Lift a 30-pound ammo can from the ground, over their heads as many times as they can in two minutes.

Maneuver under fire: Move through a 300-yard course, and perform designated tasks, in the time limit authorized. The tasks include:

Move in a quick scurry for 10 yards, then a high crawl for another 15 yards.
Drag a casualty for 10 yards, while zigzagging through several cones. Then lift the casualty and carry him/her at a run for 65 yards.(drag and fireman carry)
Carry two 30-pound ammo cans for 75 yards, while zigzagging through a series of cones.
Toss a dummy grenade 22 1/2 yards and land it in a marked target circle.
Perform five push-ups, pick up the two 30-pound cans and sprint to the finish line.
The Marines have made it more difficult to maximize the points throughout all the age groups. For instance, the number of reps needed to achieve max points in the ammo can lifts have doubled in the latest iteration of the test.

Marines have to score over 100-120+ to get max points depending on age in the eight age groups.

The current Maximum requirements to pass the Marines combat fitness test are:

Combat Fitness Test Requirements

Males
Age   880 Yard Run   Ammo Can Lifts   Maneuver Under Fire
17-20   3:48   45   3:29
21-25           
26-30   4:00   45   3:55
31-35           
36-40           
41-45   4:19   44   3:57
46-50   4:30   43   4:28
51+           
Females
Age   880 Yard Run   Ammo Can Lifts   Maneuver Under Fire
17-20   4:34   20   4:57
21-25           
26-30           
31-35   4:40   21   5:27
36-40           
41-45   5:09   17   6:07
46-50           
51+5:20  15   6:30

Offline CLUBBER

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #56 il: Ottobre 22, 2018, 23:22:21 pm »
Queste sono le prove fisiche che i Marines devono superare ogni anno, suddivise in fasce di età.
Sono previsti circa 800 metri di corsa, il sollevamento delle cassette munizioni e il movimento sotto il fuoco.
Praticamente il più vecchio degli uomini deve avere prestazioni fisiche superiori anche a quelle delle femmine più
giovani.
Nel caso del sollevamento delle cassette delle munizioni, anche più del doppio.



https://www.thebalancecareers.com/marine-corps-combat-fitness-test-3354359
pagate uguali,requisiti e rendimento inferiori....bella e comoda la vita in rosa...
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Offline CLUBBER

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #57 il: Ottobre 22, 2018, 23:28:00 pm »

ottimo video da parte di questo anonimo youtuber.
consiglio questo canale"MGTOW ITALIA" anche per gli altri video,il proprietario del canale è molto in linea con le mie idee sulla questione maschile.
Non va escluso che il sopracitato abbia bazzicato il forum in passato(anche se penso di no).
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Offline Angelo

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #58 il: Ottobre 23, 2018, 00:12:24 am »

ottimo video da parte di questo anonimo youtuber.
consiglio questo canale"MGTOW ITALIA" anche per gli altri video,il proprietario del canale è molto in linea con le mie idee sulla questione maschile.
Non va escluso che il sopracitato abbia bazzicato il forum in passato(anche se penso di no).

Sono così tanti "i figli illegittimi" del forum che non posso far altro che esser contento. 15 anni fa avreste pensato lo stesso?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:Soldatesse e donne in divisa (da carnevale)
« Risposta #59 il: Novembre 10, 2018, 20:39:41 pm »
https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/il-capo-di-stato-maggiore-vecciarelli-difendere-i-confini-non-e-piu-necessario-96415/

Citazione
Il capo di Stato maggiore Vecciarelli: “Difendere i confini non è più necessario”
Di Giorgio Nigra - 10 novembre 2018577 0
Roma, 10 nov – Abbasso i confini, viva la libertà di muoversi. Sono queste gli agghiaccianti concetti espressi dal nuovo capo di stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, che in occasione della presentazione del volume 1948-2018 I Carabinieri negli anni della Costituzione, ha dichiarato: “Dobbiamo collaborare con tutti gli altri Paesi affinché le situazioni d’instabilità siano ridotte il più possibile. Noi non siamo schierati da una parte e dell’altra ma da quella di chi vuole sicurezza e stabilità. Oggi non è più necessario difendere i confini, quella che va difesa è la libertà di tutti i cittadini, di muoversi e di fare impresa”. Non male, come dichiarazione, a pochi giorni di distanza dal centenario della vittoria italiana nella Grande guerra, occasione in cui quei confini furono tracciati col sacrificio di milioni di italiani.

I confini non vanno più difesi: è questa l’ideologia che permea i nuovi vertici delle forze armate? Sembrerebbe di sì, se è vero che, a quanto riporta l’Ansa, Vecciarelli ha anche affermato: “Bisogna ricordare a tutti che la libertà, la democrazia, il vivere civile non sono gratis. Serve il lavoro, la fatica e anche il sangue” di chi ogni giorno dedica la vita al proprio paese. Ci troviamo in un momento in cui, ha spiegato il generale, “assistiamo al ritorno sulla scena di nazionalismi e il rafforzarsi di potenze nucleari”, un “mondo alla rovescia” rispetto a quanto immaginato dopo la seconda guerra mondiale con la nascita dell’Onu. Sarà, ma a noi il “mondo alla rovescia” sembra quello in cui i generali parlano come gli attivisti dell’estrema sinistra.

Ma sembra difficile attendersi una presa di posizione forte da parte del ministero della Difesa, in questo senso. Elisabetta Trenta, presente anch’essa alla presentazione del libro, dopo aver garantito che dai tagli alla Difesa previsti dalla manovra, circa 500 milioni di euro, “non deriverà assolutamente alcun pericolo per la sicurezza”, ha ricordato che “esiste un piano di assunzioni nelle forze armate perché è necessario rinnovare, il personale invecchia”. Per poi spiegare: “Prima o poi avremo una donna generale e questa è una certezza. Nel futuro le donne saranno sempre più pienamente integrate nelle forze armate. Le donne hanno una maggiore sensibilità utilissima nelle missioni di pace e riescono ad essere soprattutto un elemento di risoluzione dei conflitti. Abbiamo bravissime soldatesse”.

Insomma, un vero progetto di svirilizzazione delle forze armate (in cui, a scanso di equivoci, le donne hanno il diritto di fare tutta la carriera che meritano, ma non certo perché sono più sensibili, dato che, per quanto le si chiami ipocritamente “missioni di pace”, sempre la guerra finiranno per dover fare). Insomma, dopo la polemica sul video promozionale che sembra sia stato censurato perché troppo “combat”, altri colpi simbolici vengono assestati all’onore del nostro esercito. Ma come si possa essere “sovranisti” senza tutelare il principale strumento della nostra sovranità, non è affatto chiaro.

Giorgio Nigrai


Enzo Vecciarelli

Citazione
“Difendere i confini non è più necessario”

Pazzesco.


Elisabetta Trenta

Citazione
“Prima o poi avremo una donna generale e questa è una certezza. Nel futuro le donne saranno sempre più pienamente integrate nelle forze armate. Le donne hanno una maggiore sensibilità utilissima nelle missioni di pace e riescono ad essere soprattutto un elemento di risoluzione dei conflitti. Abbiamo bravissime soldatesse”.

Non commento, ché è meglio.