Secondo me siete sostanzialmente d'accordo. Vicus e Jason dicono che la Chiesa moderna mainstream di veramente cattolico non ha nulla, e alla fine lo pensiamo un pò tutti questo.
Poi possiamo discutere su quanti siano i "veri" cattolici rimasti o su come chiamare questo moderno cattolicesimo 2.0 ma mi sembrano elucubrazioni mentali un pò inutili...
Concordo, dovrebbe essere facile da capire:
non facciamo che parlare delle castronerie di Repubblica e Corsera, che non riflettono il pensiero della gente come Avvenire non è lo specchio delle idee della maggioranza dei cattolici.
Un estratto da un articolo di Elisabetta Frezza:
Buongiorno,
Vorrei sapere se ci sono ancora movimenti che si possono definire cattolici che tentano seriamente ed efficacemente di contrastare questi attacchi. Visto che in guerra tutto è lecito, anche i colpi bassi, vorrei essere sicuro di non dare il mio appoggio alle persone sbagliate. Ultimamente ho sentito molto parlare dell’
ex deputato del PD Mario Adinolfi e del suo nuovo movimento, del movimento “scienza e vita”, del “movimento per la vita”... vi chiedo di aiutarmi ad orientarmi in merito.
Alberto
Gentile signor Alberto,
lei tocca un punto focale, e dolente. Avrà forse avuto modo di capire – leggendo ciò che indegnamente scrivo qua e là, a firma solo mia o a quattro mani – che le strutture “istituzionali” o di apparato
(tipo MpV o Scienza e Vita) credo fermamente siano ormai parte integrante e indefettibile dell’ingranaggio che muove implacabile, come un pachiderma suonato, verso la distruzione dell’uomo e della società.
Di ciò i naviganti andrebbero avvisati. Come diceva Mario Palmaro, “
gli involucri vuoti che usano abusivamente il titolo di associazioni per la vita sono numerosi, sono come i funghi tossici nel bosco: un buon libro di micologia deve segnalarli, per ‘carità’ verso chi rischia di mangiarli…”.La Roccella, ex radicale, abortista impenitente, promotrice della diffusione della RU 486 in tutto il territorio nazionale, palettatrice di professione, al momento è la punta di diamante di questo sistema. E non serve dire di più.In questi movimenti sono coinvolte – beninteso – moltissime persone per bene, di buona volontà, che magari non hanno il tempo o gli strumenti o le informazioni necessarie per decodificare e interpretare la mappa.
E la nuova chiesa della misericordia mica fa prigionieri: i dissidenti non sono ammessi, e i metodi utilizzati per le purghe sono, per definizione, quelli staliniani.
Le assicuro, signor Alberto, non tira una bell’aria per chi si ostina a dire la verità. In particolare, i più infidi sono i finti alleati.
Che fare allora? Chiamarsi fuori, stringere piccoli gruppi affiatati, tessere una rete di persone lucide, vigili, non eterodirette, disposte a mettersi in gioco, a servire la verità, a combattere la battaglia che si farà sempre più dura. Disposte anche a inginocchiarsi, e pregare.
Roberto dal Bosco:
Ora,
la nuova frontiera della fregatura si chiama Mario Adinolfi.
Adinolfi farà un grande evento a giugno. Sarà l’evento fondante di una nuova Democrazia Cristiana, la quale, a differenza della precedente, avrà
già segnati tutti i compromessi fatti nel percorso: divorzio, aborto, fecondazione artificiale. E, ça va sans dire, modernismo incorporato.
A differenza di chiunque altro, Adinolfi ha gli applausi, e forse anche i voti. È ingenuo e goffo mentre si muove nel campo cattolico, ma in quello politico ha più di qualche dimestichezza.
Adinolfi comizia e strepita, come nuovo lider maximo cristianista. Eppure per lui la 194 non va abolita, la 40 è una legge che dice con orgoglio di aver difeso dentro al PD.
Non c’è che dire: l’ideale per la modernizzazione omeopatica dei residui cattolici.