Mentre camminate per strada, mentre fate la spesa, mentre siete fuori con gli amici, intorno a voi vive un realtà penosa e profondamente ingiusta, nascosta tra una "normalità" tanto assurda quanto sbagliata.
Questa verità, oscena oltre ogni limite, è uno dei veri mali della nostra società, qualcosa che scalfisce l'integrità delle fondamenta della nostra società, tanto evoluta quanto incurante degli equilibri dell'essere umano.
Pochi vedono la verità, moltissimi la fruttano inconsapevolmente.
Questa realtà innominabile è la perdita di autorità, di indipendenza, di forza, di mascolinità, di dignità, di onore del maschio occidentale.
Orde di uomini umiliati e addomesticati, oramai semplici bambocci in mano alle loro viziate di turno.
Uomini sconfitti in partenza, che non sono nemmeno più in grado di capire cosa voglia dire vivere da veri uomini.
Uomini umiliati, schiavi, senza autorità, ricattati, dipendenti, deboli, patetici e compiaciuti nel essere messi a tacere in cambio della speranza di qualche piacere sessuale.
Uomini che si reputano fortunati e quindi impegnati a una interminabile riconoscenza verso le loro padrone.
Uomini che hanno corrotto la loro stessa natura, non in grado di accettarla e quindi di difenderla. Umiliati. Indegni. Doppiamente colpevoli.
Non sapete quanta pena mi faccia il genere maschile... "siamo" caduti tremendamente in basso, in un abisso che abbiamo noi stessi scavato.
Guardatevi in torno.
L'unica speranza è portata avanti dalla coscienza e dal pensiero di quei pochi, per stima 1 su 100, che si oppongono a questo conformismo, che non si arrendono a una realtà fatta di schiavitù taciuta, di inganni e di credenze errate.
(Scusate lo sfogo...)
Sfogo che condivido pienamente Zoltan, io però negli anni ho compreso che le donne non hanno la benché minima idea di questa situazione. Il femminismo al contrario di quanto voleva affermare e cioè luguaglianza tra sessi, ha confermato lesatto opposto, una profonda differenza. Quasi tutte le donne hanno un odio latente nei confronti degli uomini, al contrario degli uomini che sono solitamente ben disposti. Penso che le cause vadano cercate nel percorso evolutivo, sta di fatto che mentre le donne vedono gli uomini quasi sempre come avversari con cui scendere a patti quando conviene (matrimonio e divorzio), per gli uomini cè quasi una sindrome da buon samaritano nei loro confronti. Nella società moderna dove si combatte oramai una guerra tutti contro tutti è un grosso limite per noi uomini, difficilmente superabile.
Comè già stato detto moltissime volte il primo passo da non compiere per evitare disastri successivi è quello di non sposarsi. Se proprio ci si casca per gravidanze o per momenti di forte annebbiamento spesso la donna di turno terminato il suo percorso istintivo ci pone di fronte ad un bivio, la miseria, o il suicidio. La maggior parte degli uomini sceglie la miseria, una parte come quello della discussione in atto sceglie il suicidio, qualcuno come Bianchera si è reso conto che cè una terza via poco in vista e lha intrapresa rendendola visibile anche ad altri. Chissà che anche le donne inizino a vederla, perché è una via che cè sempre stata, la propaganda occidentale ha cercato neglanni di nasconderla ma fortunatamente ogni tanto il Bianchera della situazione ci ricorda che quella via cè ed è percorribile.