Autore Topic: Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo  (Letto 9405 volte)

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Alberto1986

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #30 il: Novembre 26, 2016, 00:49:45 am »
Ridirò le stesse cose che dico ad ogni squallida ricorrenza femminista/misandrica: lasciate che continuino a palesare quello che sono; lasciate che continuino a sputare falsi dati, menzogne e misandria; lasciate che continuino ad atteggiarsi da eterne vittime. Tanto stanno ottenendo e otterranno l'opposto di quello che si erano prefissate. Tutti quelli che non vogliono svegliarsi, lo dovranno fare per forza di cosa. Sono fiducioso su questo.

Alberto1986

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #31 il: Novembre 26, 2016, 00:54:28 am »
Leggete questo "tema" scritto da uno studente indottrinato per benino.

http://www.studenti.it/violenza-sulle-donne-riflessioni-e-materiali-per-la-scuola.html

.....

Quanti anni potrà avere? Ma cosa più importante: cosa succederà quando, una volta diventato adulto, si accorgerà delle grandissime puttanate che gli hanno insegnato da bambino/ragazzo nonchè si scontrerà con l'amare realtà delle cose? 

Offline Frank

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #32 il: Novembre 26, 2016, 01:43:54 am »
Dico solo che io, nella vita di tutti giorni, non assisto praticamente mai a scene del genere.
Voglio dire: a quanti di voi capita, o è capitato, di vedere delle donne picchiate per strada, insultate pesantemente e umiliate in pubblico, ecc ecc? A me quasi mai.
Anzi, in base alla mia esperienza (e non solo) posso dire di aver assistito più frequentemente al contrario (mi riferisco a tipe che tiravano schiaffi, calci, ecc).
Inoltre, come ho già avuto modo di scrivere, non c'è il minimo confronto tra la violenza psicologica maschile e quella femminile, perché quest'ultime vincono alla grande.
Le donne sono molto più offensive verso gli uomini, di quanto lo siano quest'ultimi nei confronti delle suddette.

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Alberto86

Citazione
Quanti anni potrà avere? Ma cosa più importante: cosa succederà quando, una volta diventato adulto, si accorgerà delle grandissime puttanate che gli hanno insegnato da bambino/ragazzo nonchè si scontrerà con l'amare realtà delle cose? 

Sicuramente è un adolescente, che per certi aspetti è già stato castrato mentalmente, perché è chiaro che quando assimili tali sensi di colpa il rapporto con l'altro sesso perde di spontaneità e quindi ne risente moltissimo.
A quel punto diventa problematico anche farci una scopata con una ragazza (o una donna), proprio perché non c'è più nulla di spontaneo.
Tutto è costruito, tutto è pensato in maniera tale da non ferire le donne, che secondo la mentalità dominante sarebbero "il vero sesso forte", ma che nonostante ciò vanno ugualmente protette, difese ed elogiate dal "vero sesso debole".  :alien:



Offline Frank

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #33 il: Novembre 26, 2016, 09:01:54 am »
http://video.corriere.it/marocco-ecco-come-festeggiano-giornata-contro-violenza-donne-tutorial-trucco-nascondere-botte/b3003b22-b349-11e6-8c2b-10dff319d9b4

http://www6.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2016/11/25/marocco-in-tv-il-tutorial-sul-trucco-per-coprire-i-lividi_b390291f-a086-45ed-abbf-479d4274a385.html

Citazione
Marocco, in tv il tutorial sul trucco per coprire i lividi
Polemica sulla trasmissione di 2M che si scusa e cancella video
25 novembre, 18:54

(ANSAmed) - RABAT, 25 NOV - È la giornata dedicata alla violenza sulle donne? Il canale tv marocchino 2M ha creduto di fare cosa utile diffondendo un video-tutorial su come coprire con il trucco i lividi da botte. "Come nascondere le tracce di violenza con il maquillage", questo il titolo della lezione diffusa nel corso di una trasmissione del mattino, molto seguita. La Rete è insorta. Al punto che il canale 2M ha cancellato il video dal suo sito on demand e via Facebook ha inviato ai telespettatori una nota di scuse, per la "mancanza di sensibilità", per "l'errore editoriale", "a dispetto di molti anni di lotta a fianco delle donne".

Tutto è partito di buon mattino, quando sulla rete pubblica, tra le più seguite in Marocco, si presenta come d'abitudine Samira El Beloui, presentatrice. Sono le 10, orario in cui davanti alla televisione ci sono moltissime donne, casalinghe e studentesse, per lo più. Va in onda Sabahiate 2M, una sorta di contenitore di rubriche. Tra queste c'è anche quella dedicata al trucco. Di solito suggerisce ricette casalinghe anti rughe, sfumati per dare profondità agli occhi, belletti della nonna per illuminare il viso. Questa volta, la modella ha qualcosa di strano: gli occhi sono cerchiati di lividi. La presentatrice, esordisce così: "Oggi parliamo di una cosa di cui non si dovrebbe mai dire, ma che purtroppo esiste".

Secondo il più recente studio che risale al 2009, il 48% delle donne in Marocco subisce violenze psicologiche o insulti; il 15% violenze fisiche. (ANSA).

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Offline Cad.

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #34 il: Novembre 26, 2016, 10:03:28 am »
Dico solo che io, nella vita di tutti giorni, non assisto praticamente mai a scene del genere.
Voglio dire: a quanti di voi capita, o è capitato, di vedere delle donne picchiate per strada, insultate pesantemente e umiliate in pubblico, ecc ecc? A me quasi mai.
Anzi, in base alla mia esperienza (e non solo) posso dire di aver assistito più frequentemente al contrario (mi riferisco a tipe che tiravano schiaffi, calci, ecc).
Inoltre, come ho già avuto modo di scrivere, non c'è il minimo confronto tra la violenza psicologica maschile e quella femminile, perché quest'ultime vincono alla grande.
Le donne sono molto più offensive verso gli uomini, di quanto lo siano quest'ultimi nei confronti delle donne

Quoto.
Sento dire da fidanzate e mogli cose all'uomo (che assorbe tutto e a volte abbassando lo sguardo) che penso: io a una che mi dicesse queste cose in mezzo alla gente la mollo seduta stante (non sono sposato quindi no complicazioni dal caso), il mio orgoglio non lo baratto con la ...

Online KasparHauser

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #35 il: Novembre 26, 2016, 10:13:14 am »
Dico solo che io, nella vita di tutti giorni, non assisto praticamente mai a scene del genere.
Voglio dire: a quanti di voi capita, o è capitato, di vedere delle donne picchiate per strada, insultate pesantemente e umiliate in pubblico, ecc ecc? A me quasi mai.
Anzi, in base alla mia esperienza (e non solo) posso dire di aver assistito più frequentemente al contrario (mi riferisco a tipe che tiravano schiaffi, calci, ecc).
Inoltre, come ho già avuto modo di scrivere, non c'è il minimo confronto tra la violenza psicologica maschile e quella femminile, perché quest'ultime vincono alla grande.
Le donne sono molto più offensive verso gli uomini, di quanto lo siano quest'ultimi nei confronti delle suddette.

Non posso che quotare anche io.

Offline Cad.

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #36 il: Novembre 26, 2016, 10:51:28 am »
Di fatto le stesse fattispecie di violenza psicologica alle donne annoverate dalll'Istat (esempio: hai mai ricevuto critiche per il tuo .....aspetto)? diventano, a partire invertite come lessi un commento di una donna, normale dialettica, come dire: non posso neanche criticare mio marito? Ma è normale!

Da donna a uomo: normale dialettica.
Da uomo a donna: violento e possibile femminicida.

Offline Frank

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #37 il: Novembre 26, 2016, 12:09:35 pm »
Di fatto le stesse fattispecie di violenza psicologica alle donne annoverate dalll'Istat (esempio: hai mai ricevuto critiche per il tuo .....aspetto)? diventano, a partire invertite come lessi un commento di una donna, normale dialettica, come dire: non posso neanche criticare mio marito? Ma è normale!

Da donna a uomo: normale dialettica.
Da uomo a donna: violento e possibile femminicida.

E' così, donne e autocritica non vanno assolutamente di pari passo.
Per le donne criticare gli uomini è semplicemente normale, come è normale per le suddette provocare e offendere fidanzati, mariti e figli in pubblico.
Al contrario si tratta di una terribile violenza operata dagli uomini nei loro confronti.

Il bello è che sono pure ritenute (e si ritengono) superiori agli uomini, sia dal punto di vista morale che intellettivo, mentre nei fatti sono soventemente delle autentiche schifose, ma non sessualmente, bensì moralmente.





Online Massimo

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #38 il: Novembre 26, 2016, 13:22:17 pm »
Il 25 Novembre le femmine vengono a battere cassa.............nei confronti di tutti noi. E le vittime maschili della violenza? Non contano.

Offline ilmarmocchio

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #39 il: Novembre 26, 2016, 14:46:54 pm »
http://ateismoeliberta.forumattivo.eu/t821-giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-donne

qui vi fate 2 risate : ci sono i maschietti pentiti con le maestrine femministe che li redarguiscono.
Però, notate : uno o due dissidenti li mettono in difficoltà e la celebrazione di quest'anno è mesta.
Forse sentono il lento , ma costante risveglio maschile

Offline ilmarmocchio

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #40 il: Novembre 26, 2016, 14:56:30 pm »
una carrettata di merda colorata in rosa : sole 24ore, la velina della finanza, non a caso
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-11-26/-femminicidio-quei-numeri-che-spalancano-abissi-104823.shtml?uuid=ADXC4C2B&refresh_ce=1

Tutti i numeri spalancano mondi. Quelli sulla violenza degli uomini contro le donne spalancano abissi. Non solo per la conta periodica delle vittime – 107 in un anno le donne morte in Italia per mano di un uomo - quanto per due percentuali. Che raccontano, accanto alla questione femminile, una questione maschile altrettanto urgente. Se non di più.

    LA giornata mondiale 25 novembre 2016

Papa Francesco: «Quante donne sopraffatte dal dramma della violenza»

Eccole, le percentuali da tenere a mente: l'85% degli omicidi contro le donne in Italia sono femminicidi, commessi dal partner, dal marito o da un familiare. Il 47% delle donne uccise a livello mondiale, ha ricordato l'Unicef, è stata ammazzata dal compagno o da un componente della propria famiglia. Significa che la violenza, con il suo apice che è l'omicidio, matura all'interno di relazioni tossiche. Vuol dire che accanto alla questione femminile, di cui da più di mezzo secolo si dibatte pubblicamente, esiste una questione maschile altrettanto potente che è rimasta sepolta. E che investe la perdita di autorità degli uomini davanti alle conquiste femminili in termini di lavoro, autonomia e libertà, e l'incapacità di elaborarla collettivamente, come hanno fatto le donne.

    LA Giornata mondiale 25 novembre 2016

Mattarella: «Inaccettabile la violenza sulle donne, non rassegnamoci»

Ha ragione da vendere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando ieri, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ha sostenuto che «è una ferita inaccettabile per l'intera società». Perché mina la salute delle famiglie, colpisce le bambine e i bambini, vittime innocenti e inconsapevoli, produce tossine nella comunità. Avvelena quei privati che ormai i social e le tecnologie rendono pubblici. Per questo è grave liquidare gli innumerevoli episodi che la cronaca riporta come fatti privati, scatenati dalla follia o dalla gelosia. Per questo è un errore parlare di “amori passionali” o malati. L'amore non picchia e non uccide: quando accade, amore non è. «Quante donne sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza!», ha scritto Papa Francesco su Twitter. «Il Signore le vuole libere e in piena dignità». Il rovescio della medaglia: quanti uomini che sopraffanno. Sulle donne che subiscono violenza da anni i centriantiviolenza italiani svolgono un lavoro prezioso, nonostante la cronica carenza di fondi. Sono nati progetti virtuosi come Codice rosa, inventato in Toscana ed esportato altrove, che punta sulla rete di ospedali, forze dell'ordine, associazioni, centri dedicati e magistratura per aiutare le donne a uscire dalla spirale della violenza.

La vicepresidente del Senato Valeria Fedeli: così si contrasta la violenza conto le donne

«Non basta», è l'espressione che ieri all'unanimità hanno usato operatori, esperti e politici. Non è sufficiente, anche se i dati del Viminale raccontano di un lieve calo dei reati contro le donne (-3% i femminicidi nel 2016). «La violenza contro le donne non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini», ha sottolineato la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, che ha la delega alle Pari opportunità. Riguarda i violenti, ma pure i tantissimi non violenti, cui oggi spetta un compito fondamentale: prendere pubblicamente le distanze dai violenti e proporre modelli sani, alternativi, di mascolinità e di paternità. Uomini capaci di condividere il lavoro di cura e le responsabilità, di impegnarsi in modo paritario nell'educazione dei figli. Come? «Ci vuole un impegno più sottile, più profondo e di lungo termine», ha osservato la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini. «L'unico strumento davvero efficace è quello di una gigantesca sfida educativa». Che insegni il rispetto e combatta gli stereotipi sin dall'infanzia: gabbie per le donne come per gli uomini. Il premier Matteo Renzi ha definito la violenza contro le donne «un tema fondamentale, imprescindibile, culturale, sociale e politico». Le opposizioni, dalla Lega al M5S, hanno invocato «fatti». Giusto. Ma contano anche le parole. La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha deciso di pubblicare alcuni degli insulti pesantissimi che ogni giorno da anni riceve su Facebook e su Twitter: «Questa si può definire libertà di espressione?». Poco dopo il vertice internazionale di Facebook le ha chiesto un incontro. Il dilagare dell'”hate speech”, dei discorsi d'odio, il cui bersaglio privilegiato sono le donne, è il sintomo di una malattia più vasta. E più di ogni approccio securitario, è la prevenzione la chiave per voltare pagina.

Offline Sardus_Pater

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #41 il: Novembre 26, 2016, 15:06:45 pm »
Se leggo mi vengono i conati :sick: .
Come fate a postare e leggere certi articoli per intero, mi chiedo :lol: ?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline freethinker

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #42 il: Novembre 26, 2016, 15:11:34 pm »
Anche quest'anno si ripete una storia già vista, è un po' come cercare di descrivere perchè al gioco delle tre carte si perde sempre.

Se qualcuno con un minimo di capacità di discernimento chiede come mai, se ci sono tante vittime dei brutali maschi violenti, sia così difficile incontrarne qualcuna, pesta e samguinante nei vari pronto-soccorso, la risposta è che gli uomini perpetrano tante gravi "violenze psicologiche", che non si vedono, ma hanno conseguenze terribili (come ad es. "ti ha mai criticata per il tuo aspetto?", oppure "ti ha mai accusata di aver fatto spese eccessive per te stessa?") e simili. (le domande sono prese dai questionari dei vari centri antiviolenza.

Per completezza bisogna aggiungere che ci sono anche i questionari per uomini maltrattanti che, neanche a dirlo, prevedono domande del tipo "hai mai detto o fatto qualcosa di cui ti sei pentito?"
Ora non so voi, ma a me capita di dire o fare cose di cui mi pento. Mi pento di aver detto che parteciperò ad una riunione che so che sarà noiosissima, mi pento di aver mangiato la peperonata, mi pento di aver risposto ad alcune chiamate telefoniche, mi pento di tante cose, ma non ho mai maltrattato neppure il gatto di casa.

Nel caso poi qualcuno osasse ancora avanzare dei dubbi sulla reale dimensione del fenomeno della violenza sulle donne, ecco che le femministe usano il pezzo forte, un vero capolavoro dell'arte delle tre carte: la vera entità delle violenze DEVE essere molto superiore alle cifre conosciute, perchè non tutte le violenze non vengono denunciate. Capito? si assume una cosa impossibile da dimostrare, in modo che sia anche impossibile da contestare; è un po' come affermare che chissà quanti galeoni affondati carichi di oro dei pirati ci saranno in mare, anche se non siamo in grado di dire dove ce ne sia almeno uno...però devono essere tantissimi!

Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Volpe argentata

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #43 il: Novembre 26, 2016, 15:21:21 pm »
Oggi è la festa degli zerbini morti di fica femministi, la maggior parte dei quali ha problemi di calli alle mani, vsto che le"femministe" gliela fanno solo annusare, quando va bene...

Offline Fazer

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Re:Un altro 25 novembre di falsi dati e vittimismo
« Risposta #44 il: Novembre 26, 2016, 15:58:29 pm »
Mi correggo:
"In Italia ogni sette minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna..." :doh:

Sbagli, Frank: ogni minuto un uomo stupra sette donne.  :wacko: