Sono favorevole ad un uso terapetuico della cannabis; a quanto leggo sarà disponibile solo su ricetta medica. Il medico sarà responsabile, immagino, tranne che la femminilizzazione con relativa deresponsabilizzazione abbia già raggiunto gangli importanti della società.
Sarei invece contrarissimo ad una qualsivoglia "liberalizzazione" di tale sostanza, sarebbe una deriva allucinante, incredibile. Io non ho figli e quindi me ne posso fregare, ( e me ne frego) ma mi domando chi ha figli come può sostenere una cosa simile.
Penso che non si possa paragonare la cannabis al fumo di tabacco.
In Italia i fumatori sono quasi un quarto della popolazione adulta. Immaginiamoci un quarto della popolazione adulta che fuma tre o quattro canne al giorno. Non capisco proprio.
La questione poi è differente rispetto all'acool, perchè quest'ultimo non si può proibire, la cannabis, si, come l'eroina e le altre droghe. Lo si è fatto sino ad ora, del resto.
Capisco il tuo punto di vista.
Il punto focale rimane sempre quello
"La marijuana è nociva alla salute(psichica e fisica)?"
Fermo restando il fatto che ovviamente c'è una piccola percentuale di persone che ha un'ipersensibilità al prodotto o un'intolleranza(ma questo vale per tutte le cose,c'è chi non può assolutamente mangiare mandorle,chi non può usare assolutamente determinati tipi di profumo ecc.)
La mia idea è che la marijuana è una sostanza come il caffè o il bicchiere di vino,una sostanza di cui il corpo non ha bisogno ma che può rendere piacevole un'oretta.
Una sostanza di cui si può anche abusare ma stesso dicasi dei caffè e delle bevande stimolanti, ma anche di cibo non salutare.
Il livello di dipendenza che crea va dal basso al nullo tant'è che la maggior parte dei fumatori di marijuana ne fa' un uso sporadico e infrequente,lo stesso non si può dire dei caffeinomani(ci sono anch'io tra questi,senza il caffè' la mattina parto male) e tabagisti.
Voglio essere sincero io non vedo nessun demone in una canna.