Alcuni commenti a caldo: impossibile descrivere a parole quanto siano seducenti le rarissime donne con ancora senso del pudore. Oggigiorno conoscerle è un'esperienza esotica, quasi sconvolgente per un uomo abituato alle bisbetiche attuali.
hanno conservato l’idea del sesso come un premio raro, difficile e sublime (con gran vantaggio dell’eros, fra l’altro)
I fortunati a sposare donne così non sanno cosa siano la "libido femminile assente" e la noia caratteristiche delle coppie moderne.
Inoltre:
la sublimazione sessuale sia la molla energetica delle grandi imprese dell’uomo europeo.
Come detto altrove,
l'homo svaccatus non inquieta i padroni del vapore ed è il modello maschile ideale del consumismo globale:
l’uomo massa, o l’ameba da discoteca.
fanno lavori di bocca al loro fidanzatino, non perché gli piaccia, ma perché altrimenti lui le lascia, e il branco le espelle e tormenta o deride, magari postando su Facebook i momenti di “intimità”, diciamo.
Deprecabile ma logico contrappasso - insieme alle violenze di massa dei migranti in Germania - delle donne (streghe, urlavano anni fa) "liberate".
Poi ci sono le coppie. Nella mia parrocchia, i matrimoni sono due o tre l’anno [e chissà come finiscono]. Ma ci sono molte coppie. Quelle che presentano “il mio compagno”, la “mia compagna”: scomparse le vecchie zie che storcono il naso, il prete col cipiglio accusatore, essendo il vicinato coralmente “di larghe vedute”, non c’è bisogno di istituzionalizzare, si sta insieme programmaticamente senza impegno (questo vuol dire “la mia compagna”), come perenni adolescenti anche se nascono figli e i capelli diventano grigi.
Altro contrappasso - stavolta non deprecato - per la stupidità e immaturità femminile che si annida anche dove non ce lo si aspetterebbe.
“conflitti all’interno della coppia”, che derivano da una povertà emotiva (incapacità di relazionarsi)
Leggi: le donne vivono nel mondo dei sogni e sono incapaci di relazionarsi con uomini reali.
Infine, certe quarantenni: professionalmente “realizzate”, affilate dalle diete e tonificate dalla palestra, elastiche, sboccate, depilate, che sulla spiaggia esibiscono il tatuaggio sul pube (come le attrici porno) e la catenina alla caviglia – e lo sguardo disperato. La “liberazione della donna” alla sua età si è rivelata una trappola, l’orologio biologico ticchetta, l’uomo maturo è introvabile; s’è “liberato” della responsabilità, non ha motivo di diventare grande anche perché le diciottenni “la danno”, a che sposarsi? A che accasarsi con la quarantenne che si propone come “oggetto sessuale”, e non ti nega una delle sue notti?
Altro - esilarante - contrappasso per quelle che hanno sciupato i loro anni migliori a fare le battone (in carriera) e le principesse sul pisello.
famosa attricetta che ha (avuto) come “compagno” il famoso produttore cinematografico. Tre aborti, uno a 14 anni (lui un trentenne) che rimpiange ancora: “Quando sono rimasta incinta ho dovuto rinunciare alla gravidanza che probabilmente avrebbe dato un’altra impostazione alla mia esistenza». La terza gravidanza: “Quando è nuovamente accaduto ero disposta a qualsiasi sacrificio, ma quando ho dato la notizia a Vittorio, la sua risposta è stata: “E come facciamo ad andare in barca?”… Di comune accordo abbiamo deciso di interrompere la gravidanza, ma non ho mai smesso di pensare a un figlio”.
Certo, lui vuole la sua schiava del sesso da esibire sullo yacht. Sospetto che siano tantissime le “donne liberate” con la stessa storia. Specie se sono belle. C’è da amaramente parafrasare l’ordine santo e cattolico, “Spòsati e sii sottomessa”, in quello della liberazione: “Non ti sposa, sii sottomessa”.
Contrappasso numero quattro: vedete che anche a questo mondo c'è giustizia.
la realtà virtuale già avanza in Giappone: il maschietto “fa sesso” con uno spettro digitale seduttore che – grazie agli appositi occhiali – vede nello spazio tridimensionale, di cui –grazie ai sensori – può ‘toccare’ le membra fantasmatiche. Una schiava sessuale pronta a tutti gli eccessi con un vantaggio decisivo rispetto a una donna; che non la devi accompagnare a casa, né vuole qualcosa da te, men che meno ci devi conversare e fare tutte le cose noiose della relazione con una persona femminile reale, che ti pone obblighi ed esigenze. Non ti devi interessare di lei. Della donna, ha solo quella “cosa”. Il cerchio si chiude: sesso senza relazione fra i sessi, la “liberazione” finale è quella di lui da lei . Al fondo, naturalmente, l’estinzione di un popolo, che è già cominciata.
In grassetto il prezzo che pagano gli uomini - non si sa quanto mitigato da bambole virtuali - per la "liberazione" della donna.