Autore Topic: Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"  (Letto 1731 volte)

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Alberto1986

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Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« il: Gennaio 20, 2017, 21:36:58 pm »
Citazione
Alex non è un maschio. O meglio: biologicamente lo sarebbe, ma si «sente» anche femmina. Dipende da come si sveglia la mattina: nei giorni pari preferisce mettere le scarpe da calcetto, in quelli dispari il vestitino da principessa.
«Gli studi americani lo definirebbero gender creative o gender fluid, ovvero un bambino che si identifica alternativamente nel genere maschile e femminile», racconta Giuliano Scarpinato, autore di «Fa'afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro». Il suo spettacolo teatrale è finito al centro di un polverone di polemiche, accusato da cattolici e «No gender» di «indottrinamento».
«Fa'afafine spiega Scarpinato - è la parola usata nella lingua di Samoa in Polinesia per indicare individui che scelgono di abbigliarsi e comportarsi basandosi su un modello femminile». Un «terzo sesso» a sé stante che «la loro società riconosce come categoria di individui» a parte. Alex viene rappresentato chiuso nella sua stanza, al riparo da chi vorrebbe spiegargli che la natura lo ha generato XY senza alternativa alcuna. Innamorato di Elliot, muore dalla voglia di dichiararsi. Ma non sa se farlo il lunedì, quando si sente maschio, oppure il martedì, quando crede di essere femmina. Per questo vorrebbe «essere tutto insieme, come l'unicorno, l'ornitorinco o i dinosauri». Un confuso minestrone di sessi.
A far discutere non è solo il contenuto dell'opera, ma la decisione di sottoporla alle scolaresche di mezza Italia a volte senza il consenso dei genitori. Ieri Generazione Famiglia, l'associazione organizzatrice del Family Day, ha lanciato una petizione online per chiedere al ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, di impedire che le scuole aderiscano allo spettacolo. «Liberi di non far partecipare i loro figli - ribatte Scarpinato Ma non si faccia censura: non ho alcuno scopo pedagogico e non voglio indottrinare nessuno». Quelle delle associazioni cattoliche le definisce «illazioni» di chi ha «costruito sulla parola gender una caccia alle streghe assurda», figlia di un «preconcetto che semina odio e intolleranza». Poi però ammette che lo spettacolo abbia assunto, «all'interno delle iniziative della Buona Scuola» di Renzi, un ruolo «in funzione educativa ad una affettività che superi i sistemi binari maschio-femmina». Aprendo al genere fluido e creativo.
Sia chiaro: bambini con disturbi dell'identità di genere esistono. È vero. Ma si tratta di un disturbo dai casi limitati. Perché trasformarla in una rivoluzione sessuale da sottoporre a tutti i ragazzi? La «funzione educativa» di cui parla il regista, infatti, sembra essere questa: far credere ai bimbi che in alcuni casi l'identità sessuale possa essere scelta così come si pesca un paio di calzini dal cassetto. Oggi blu e domani rosa. E guai a chi pensa che il «terzo sesso» sia pura invenzione. «Certo ammette Scarpinato scientificamente non esiste e non dico occorra istituirlo, ma la società dovrebbe riconoscere la presenza di una varietà di sviluppi di genere: non ci sono solo due realtà identitarie, ma almeno 25 o 30 definizioni». Chi non ci crede pecca di «un'ignoranza spaventosa» figlia della società anti-progressista. «Siamo nel 2017 aggiunge il regista - Bisogna informarsi e conoscere ciò che circonda i nostri tinelli da italietta degli anni '50».
Peccato persino Papa Francesco abbia definito il gender una “colonizzazione ideologica” frutto “di una frustrazione”. “Credo che pure lui debba informasi meglio”, conclude convinto Scarpinato. “Ha un'idea frutto di una mentalità vecchia e retrograda”. Quella di chi ancora crede che l'identità sessuale sia un fatto e non un'opinione personale.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/gita-teatro-indottrinamento-gender-se-scuola-insegna-1353592.html



Offline giuspal

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Re:Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« Risposta #1 il: Gennaio 20, 2017, 21:52:19 pm »
Gentaglia dalle idee confuse che vuole confondere anche i nostri figli.

Hanno scambiato la ragione con il sedere tant'è vero che quando li senti parlare di "apertura mentale" in realtà è all'apertura delle chiappe ciò a cui si riferiscono.

In parole povere, gente che ragiona col c..o  :sick:

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Offline AndOr

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Re:Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« Risposta #2 il: Gennaio 21, 2017, 02:28:33 am »
quando li senti parlare di "apertura mentale" in realtà è all'apertura delle chiappe ciò a cui si riferiscono.


 :doh:


Offline Vicus

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Re:Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« Risposta #4 il: Gennaio 25, 2017, 01:42:02 am »
80 mila che "non hanno capito" che "il gender non esiste" :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« Risposta #5 il: Gennaio 26, 2017, 15:05:50 pm »
Firmato anch'io l'altro giorno.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline AndOr

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Re:Dal teatro nelle scuole per insegnare il "bimbo fluido"
« Risposta #6 il: Gennaio 31, 2017, 04:26:23 am »
Quando si dice "contro l'indottrinamento gender"  in realtà si intende l'opposto di quello che ci si aspetterebbe infatti l'indottrinamento di genere in realt sarebbe quello che c'è sempre stato fino ad oggi e che non aveva un nome, nome che invece è stato sottratto e applicato al suo opposto, infatti analizzando il reciproco significherebbe  "contro l'indottrinamento di genere ma quindi viceversa a favore di quello senza genere" invece no, vuole dire l'esatto contrario cioè "contro l'indottrinamento senza genere e quindi a favore di quello con genere",  infatti la teoria gender vuole eliminare l'idea gender,  questo non fa altro che aumentare la confusione....     un pò come la corrente che va dal meno al più nella realtà ma sulla carta e nelle convenzioni è il contrario, cioè va dal più al meno :doh: