Patetico.....
Noto che la tecnica è la stessa che utilizzano le femministe.
Non è un caso: questi personaggi hanno interiorizzato la femminilità dentro di loro.
Sono contaminati dal disprezzo per il maschile.
Partono con una serie di ragionamenti stereotipati, imparati a memoria in anni di letture femministe.
Abituati al soliloquio e al silenzio maschile, non appena inciampano nelle contestazioni, comincia l'isteria.
La conclusione, immancabile, sono gli insulti. Gli epiteti.
Naturalmente, la carica batterica è presente in loro già nella scrittura della prima riga del primo commento: ma non la vogliono dare a vedere. In qualche modo se ne vergognano.
La chiave di tutta la loro strategia è la provocazione dell'interlocutore: tattica femminile per eccellenza.
Portarlo all'esasperazione per poi sentenziare:
“Minchia che lacrimucce. Siete più fascisti di quello che pensavo. Altroché campi di rieducazione vi ci vorrebbero”
Sergio D'Afflitto: quando si può affermare...nomen omen!
Un inciso: sembra una battaglia inutile. Non è così.
Questi personaggi vanno sempre controbattuti. Sempre. Ovunque capiti.
Non dimentichiamo una cosa importante della rete. La permanenza degli scritti e dei dialoghi.
E' necessario argomentare, scegliere le parole, costruirsi un lessico.
Lo sforzo è tutto dalla nostra parte. Ed è necessario prenderne atto.