Durante la giornata scolastica le insegnanti adottavano abitualmente un linguaggio fatto di minacce verbali e
ingiurie, usando violenza fisica (schiaffi, pizzicotti, strattoni, calci) nei confronti di alcuni bambini - spiegano dalla
guardia di finanza -. Spiccano, in questo contesto, i maltrattamenti di una insegnante di sostegno nei confronti di un
bambino diversamente abile.
Agli alunni sarebbero state inflitte "sofferenze fisiche e morali intollerabili":
Io non ho figli né mai ne avrò, ma siccome mi conosco benissimo, so che sarei andato sotto processo anch'io - qualora fossi stato il padre di uno di quei bambini - per lesioni gravi nei confronti delle maestre.
Già mi vedo mentre ne prendo una per il collo o per un orecchio, e poi comincio a stringere o a tirare...