Autore Topic: Niente più bimbi e bimbe a Londra  (Letto 1013 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online bluerosso

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 857
  • Sesso: Maschio
  • ET SI OMNES EGO NON
Niente più bimbi e bimbe a Londra
« il: Settembre 04, 2017, 20:24:11 pm »
http://www.corriere.it/esteri/17_settembre_04/londra-scelta-john-lewis-no-vestiti-bimbi-bimbe-29f8be48-9198-11e7-8332-148b1c29464d.shtml

Londra, la scelta di John Lewis
No ai vestiti per bimbi e bimbe

Il proprietario di uno dei più grandi magazzini britannici ha deciso di togliere le etichette con la scritta Boys or Girls per contrastare i pregiudizi di genere. E c’è chi lancia l’appello al boicottaggio

di Luigi Ippolito, corrispondente da Londra


Segno dei tempi o politicamente corretto spinto alla follia? Il dibattito è aperto sulla scelta di John Lewis, uno dei più grandi magazzini britannici, la cui sede centrale domina Oxford Street a Londra, di eliminare la distinzione fra maschi femmine nella linea di abbigliamento per bambini fino a 14 anni. D’ora in poi ci saranno soltanto etichette con la scritta «Boys&Girls» oppure «Girls&Boys»: e questo include gonnelline e vestitini a fiori.

Il negozio ha lavorato alla decisione assieme al gruppo di pressione Let Clothes Be Clothes (Lasciate che i vestiti siano vestiti) e ha l’obiettivo di contrastare i pregiudizi di genere. Una tendenza che si sta rafforzando in Gran Bretagna, tanto che alcune scuole hanno rinunciato alla rigida divisione tra i sessi per quanto riguarda le uniformi. Già altri negozi avevano fatto scelte simili nel reparto giocattoli: chi l’ha detto che le macchinine sono solo per maschi e che le bambole siano un affare da femminucce?

Ma ora la mossa di John Lewis sull’abbigliamento sposta i paletti ancora più in là: ed è facile prevedere che altre catene seguiranno l’esempio. I grandi marchi sono sempre più attenti ai valori che trasmettono e la battaglia contro i pregiudizi di genere punta proprio a catturare i consumatori con un messaggio di eguaglianza. Ma non tutti sembrano essere d’accordo. E c’è perfino chi lancia appelli al boicottaggio, come il cliente che scrive sulla pagina Facebook di John Lewis: «Il vostro inchinarvi all’insensatezza del politicamente corretto è ridicolo: spero che la gente voti con i loro piedi e vada a fare spese altrove». E una madre ha aggiunto su Mumsnet, il popolare network di mamme: «Personalmente vorrei vedere più cose tradizionali da maschi nella sezione per ragazzi e più cose da femmine in quella delle ragazze. Perché siamo così contrari a lasciare che le femmine siano femmine e i maschi siano maschi?».

Ma in rete c’è anche chi saluta la scelta: «Che bell’aria di novità poter lasciare indossare ai bambini quello che vogliono piuttosto che i vecchi e logori vestiti stereotipati. Tante femmine non vogliono indossare roba da principesse in rosa e non tutti i maschi chiedono magliette con i dinosauri». Sicuramente l’avanzamento delle donne nell’educazione e nel lavoro ha rimesso in discussione le etichette tradizionali: ma anche quelle dei vestiti? La discussione certamente non finisce qui.



Ma sto meteorite quanto ci mette ad arrivare!?

Offline Sardus_Pater

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2821
  • Sesso: Maschio
Re:Niente più bimbi e bimbe a Londra
« Risposta #1 il: Settembre 06, 2017, 08:52:07 am »
Parafrasando il Bardo, c'è del marcio in Inghilterra.
Il femminismo è l'oppio delle donne.