Vi è infine il tentativo di corrompere l'individuo che cura la propria anima. Inducendolo ad abbracciare la causa del lato oscuro, e quindi a passare dalla parte del nemico, il pericolo rappresentato dalle sue virtù e dal suo talento verrebbe rimosso. Il suo cambiamento annullerebbe così la minaccia. Nella cultura desocializzata nella sua forma radicale, nella conversazione come nell'azione — attraverso la persuasione e l'esempio, le pressioni e l'incitamento — la persona di buona volontà viene incoraggiata a smettere di essere ciò che è. Il processo di corruzione può assumere forme diverse. Si cerca, ad esempio, di convincere l'individuo buono del fatto che l'uomo e l'esperienza umana si conformino in un modo o nell'altro al paradigma materialista di analisi, e che egli dovrebbe pertanto adottare tale approccio. L'anima sana viene così attirata verso modi di comportamento e di pensiero che pescano nelle profondità del lato oscuro, e incoraggiata al compromesso e alla rinuncia ai propri princìpi. In generale, quanti vivono nell'oscurità hanno un atteggiamento vampiresco nei confronti di coloro che vivono la vita dello Spirito; cercano di succhiare il loro sangue e di trasmettere loro le proprie caratteristiche. Ciò appare conveniente da un punto di vista molto specifico: dopo tutto sono proprio gli uomini di buona volontà con le loro croci, e non gli altri vampiri, a costituire un pericolo per i morti viventi. Questa tattica di corruzione è forse la più efficace di tutte, perché mentre nelle altre tre il concetto è quello di vincolare e ostacolare la persona spiritualmente sana, di piegarla e di emarginarla, in questo caso l'obiettivo è quello di modificarne la natura. Il morso del vampiro, in fin dei conti, ha un effetto devastante. La vittima si trasferisce in un'altra dimensione, cessando di costituire un pericolo, per sempre.
In modo del tutto prevedibile, molti di questi attacchi alle persone spiritualmente sane sono legittimati (e favoriti) dal paradigma materialista. I responsabili non hanno difficoltà a trovare argomenti per difendersi, visto che le loro aggressioni sono incoraggiate e addirittura giustificate in tutte le loro forme. Ad esempio, potrebbero sostenere che le loro azioni siano predeterminate e quindi che non ne sono responsabili — una licenza a fare ciò che si vuole, o che la verità è relativa e le loro opinioni valgono quanto quelle di chiunque altro — un'altra licenza a fare ciò che si vuole, o ancora, rabbia e rancore possono venire legittimati in nome di impulsi psichici profondi e animaleschi. L'uso del potere in tutte le sue forme — ma soprattutto quello economico — finalizzato a piegare la persona di buona volontà può essere inoltre avallato da tesi di natura poterista o economicista: non si sta forse semplicemente facendo ciò a cui l'uomo è naturalmente portato? E ancora, la falsità e l'inganno possono essere difesi facendo riferimento a idee relativiste che annullano qualsiasi fondamento oggettivo in base al quale stabilire standard di qualità. È inoltre possibile infischiarsene di quello che accade alla persona spiritualmente sana, del suo destino doloroso e infelice, dello spreco di potenzialità, adducendo concetti deterministi che inducono a definire la vita così: il risultato di varie forze impersonali quali la società, l'economia, la lotta per il potere...