Autore Topic: "Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.  (Letto 35234 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #90 il: Novembre 22, 2017, 08:34:56 am »
a proposito :

https://www.ansa.it/lifestyle/notizie/societa/nuove_abitudini/2017/11/20/violenza-on-line-contro-le-donne-6-cose-da-sapere_ddce7500-e026-48f2-b7a3-f2b764734584.html

Violenza on line contro le donne, 6 cose da sapere
Rapporto Amnesty, il 23% ha subito abusi. Dal doxxing ai troll i pericoli che fanno male
La violenza sulle donne corre su Internet e non fa meno male di quella fisica. L'abuso on line contro le donne è una esperienza molto comune nel mondo e in particolare se si è parte di una minoranza etnica o religiosa, se si è disabili o se rispetto al sesso parliamo di lesbiche, bisessuali o trans. 

In generale, si crea un ambiente online ostile con lo scopo di diffamare, intimidire o degradare le donne. Non tutte queste forme di abuso sono reati, ma tutti gli abusi hanno un impatto sui diritti delle donne. In un recente sondaggio commissionato da Amnesty International e condotto in otto paesi da Ipsos Mori, il 23% delle donne intervistate in tutti i paesi — quasi un quarto — ha subito abusi o molestie online.

Il 25 novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne, ecco sei cose da sapere sul tema della violenza on line:

1. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: LE MINACCE
In molte forme diverse, la violenza e gli abusi online contro le donne sono un’estensione della violenza e degli abusi contro le donne offline. In questa categoria possiamo includere minacce dirette e indirette di violenza, come minacce fisiche o sessuali.

Tra le donne intervistate che hanno affermato di aver subito abusi online o molestie, il 26% ha dichiarato di essere stato minacciato (direttamente o indirettamente) di violenza fisica o sessuale. In alcuni casi, tali minacce possono rapidamente riversarsi nel mondo offline.

“Ho sostanzialmente accettato l’idea che sono pronta a morire per il lavoro che faccio. Potrebbe succedere. Se ricevi 200 minacce di morte, basta anche solo una persona che vuole veramente ucciderti”. Pamela Merritt, attivista e blogger statunitense di AngryBlackBitch.com, ha ricevuto centinaia di minacce online.

2. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: DISCRIMINAZIONE
I contenuti discriminatori sono tutti quei contenuti sessisti, razzisti, omofobi o che in qualche modo prendono di mira l’identità di qualcuno con il chiaro obiettivo di sminuirlo e/o umiliarlo. La deputata britannica Diane Abbott spiega come l’abuso che subisce non sia solo rivolto al suo genere ma anche alla sua etnia

“La gente ci ha inviato centinaia di e-mail usando la parola nigg*r  – questo è il tipo di risposta che otteniamo. È altamente razzista ed è discriminatorio dal punto di vista del genere … Parlano del mio aspetto fisico come non parlerebbero mai di un uomo. Vengo maltrattata perché faccio politica, perché sono donna e perché sono nera“. Diane Abbott, deputata britannica.


3. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: MOLESTIE
Una o più persone che lavorano insieme per colpire ripetutamente una donna usando commenti o immagini offensive per un periodo di tempo breve o coordinato, allo scopo di umiliarla o angosciarla: ecco cos’è la molestia online. :

“Ci sono fiumi e fiumi di… odio, commenti e offese razziste e sessiste. Ero su un sito neo nazista, e i suoi follower sono stati incoraggiati ad attaccarmi in massa su Youtube e Twitter“. Seyi Akiwowo, promotrice di Glitch! UK, una campagna contro l’abuso online, è stata attaccata online dopo che un video del suo discorso al Parlamento Europeo è diventato virale.

4. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: DOXXING
Parliamo di doxxing quando vengono rivelati documenti personali o identificativi (o doc = dox) o dettagli online su qualcuno senza il suo consenso. Questo può includere informazioni personali come l’indirizzo di casa di una persona, il vero nome, i nomi dei bambini, i numeri di telefono e l’indirizzo e-mail. È una violazione della privacy di una persona.

Lo scopo del doxxing è angosciare, creare panico e causare allarme. Tra le donne intervistate che hanno subito abusi o molestie online, il 17% ha dichiarato che i loro dati personali sono stati rivelati online in questo modo. L’esperienza di mostra quanto sia pericoloso diffondere pubblicamente informazioni private:

“Ho scoperto di avere un problema quando ho ricevuto una email dall’FBI; avevano bisogno di parlarmi di alcune attività legate al mio blog. C’era un suprematista bianco che stava attivamente cercando di scoprire dove abitassi. In questo modo le minacce virtuali hanno assunto una dimensione reale“. Pamela Merritt, attivista e blogger statunitense di AngryBlackBitch.com


5. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: CONDIVISIONE DI IMMAGINI SESSUALI E PRIVATE SENZA CONSENSO
Frequentemente eseguita da un ex-partner con lo scopo di angosciare, umiliare o ricattare un individuo, questo atto viene a volte definito “revenge porn” (vendetta porno). Tuttavia, questo è un termine abusato e insoddisfacente che non riesce a comunicare come la condivisione di tali contenuti violi il diritto alla privacy.

Sebbene una donna possa aver inizialmente acconsentito a farsi scattare foto e a condividerle volontariamente con un individuo, potrebbe non aver dato a quella persona il permesso di condividerle con altri. È l’aspetto non consensuale del “revenge porn” che, in parte, lo distingue dai contenuti sessualmente espliciti online in modo più ampio. Il 10% delle donne intervistate negli Stati Uniti che hanno subito abusi o molestie online ha dichiarato di essere state vittime di questo tipo di abuso.

6. VIOLENZA ONLINE CONTRO LE DONNE: I TROLL
Anche se in alcuni casi, la persona che c’è dietro all’abuso può essere nota alla donna, in altri, l’abuso viene compiuto da perfetti sconosciuti.

Tra le donne intervistate che hanno affermato di aver subito abusi o molestie online, il 59% ha dichiarato che i perpetratori erano completi estranei, mentre il 15% ha affermato che l’abuso è stato eseguito da un partner attuale o ex.

I troll di Internet non sono esseri fantastici che vivono sotto i ponti, ma persone normali che pubblicano deliberatamente commenti offensivi, a volte con l’intenzione esplicita di provocare allarme, angoscia o umiliazione e spingono le donne offline. A volte, i troll lanciano attacchi coordinati e mirati contro le persone online, che possono includere una o tutte le forme di violenza e abuso di cui sopra.

In definitiva, tutte le forme di violenza e abuso online hanno un effetto diretto sulle donne, violando il loro diritto alla libertà di espressione. Non solo le donne tendono a censurare sé stesse per paura di ritorsione online, ma in alcuni casi abbandonano del tutto le piattaforme social media. A prescindere da come la si guardi, le donne vengono messe a tacere. Eppure, esattamente come tutti gli altri, le donne hanno il diritto di esprimersi liberamente e senza paura.

Offline ilmarmocchio

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #91 il: Novembre 22, 2017, 08:39:01 am »
uomini così meritano di essere distrutti. Darwin , come sempre, farà il suo corso.

Offline maveryx

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #92 il: Novembre 22, 2017, 09:48:18 am »
Certo che la nostra cultura, qualcosa che non va, lo ha di sicuro. E poi le persone formate da questa cultura non possono che pensare ed agire di conseguenza.
Basti pensare che nella nostra cosiddetta "cultura", l'aggressione sessuale maschile, anche lieve tipo le molestie, è considerata una colpa gravissima, mentre la provocazione sessuale femminile, che ne è il suo corrispettivo, cioè rappresenta l'aggressività sessuale femminile, è invece una cosa assolutamente lecita e normale.
E però ..........vivremmo in una cultura maschilista.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Online bluerosso

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #93 il: Novembre 22, 2017, 10:29:08 am »
La cosa patetica e disarmante di questi commenti maschili (in questo e in altri casi) è l’incapacità di comprendere che il Tavecchio di turno sei tu.
Il Brizzi di turno sei tu.
Harvey Weinstein sei tu.
Chiedendo la forca per loro stai creando la forca per te stesso.

Obnubilati dalla propaganda, sotto ricatto morale, privi d’ogni forma di lucidità analitica, non si rendono conto in che grottesco gioco al massacro sono coinvolti. E s’avviano al patibolo fischiettando.
Non riescono a comprendere d’esser dentro una gigantesca (quanto occulta) chiamata in correo.
E per il solo fatto di esser parte del sesso maschile.
Pensano ingenuamente, che aderendo all'ondata mediatica si salveranno. Utili idioti di leniniana memoria.

E’ l’ennesima conferma dell’insussistenza della consapevolezza maschile.
Quello che lascia basiti poi, è l’uso dell’excusatio non petita: “…non voglio passare per maschilista, ma però…”

Roba da purga staliniana.

Oppure quelli che…”si tende a trovare mille giustificazioni per i colpevoli e a buttare la croce sulle vittime”
Ignorando che ciò s’inquadra nel principio “in dubbio pro reo” ed è uno dei cardini della cultura giuridica liberale.
E’ un caposaldo di civiltà.

Rimane la mia considerazione sulla necessità in questo paese di dosi massicce di cultura liberale fin dalla scuola d’infanzia.
Se non si procede in quella direzione, il giacobinismo insito in ognuno di noi sarà sempre a disposizione di qualsiasi potere in grado di operarne una manipolazione a suo uso.

Offline Fazer

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #94 il: Novembre 22, 2017, 10:49:50 am »
La cosa patetica e disarmante di questi commenti maschili (in questo e in altri casi) è l’incapacità di comprendere che il Tavecchio di turno sei tu.
Il Brizzi di turno sei tu.
Harvey Weinstein sei tu.
Chiedendo la forca per loro stai creando la forca per te stesso.


Peggio, bluerosso, peggio...
Almeno il Brizzi si può pagare uno squadrone di avvocati, e male che vada non muore di fame, senza contare il fatto che il processo chissà perché non andrà troppo per le lunghe.
Tu (io) la finiremmo a chiedere il gratuito patrocinio e (forse) vedremmo la fine dell'odissea dopo un decennio.
Se nel frattempo non fossimo morti di fame...

Online bluerosso

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #95 il: Novembre 22, 2017, 11:50:27 am »
Il grande obiettivo tattico del femminismo, lo sappiamo, è quello di poter muovere le pedine bianche e quelle nere contestualmente.
Per fare ciò ha bisogno di agire sull’animo maschile.
Condizionarlo. Limitarlo. Fiaccarlo.
I metodi li conosciamo.
E’ un’onda lunga, non dimentichiamocelo.
Opera come in una guerra di posizione.
Appena si avvicina abbastanza ad un obiettivo, fa scattare l’offensiva finale e occupa il caposaldo.
Fino al prossimo obiettivo.
Questa è la coscienza che il femminismo ha instillato non solo nelle donne, ma nell’intero corpo sociale qui in occidente: l’’avanzata progressista.
Giusta. Continua. Inarrestabile.
Da questo tutto discende. Tutto si spiega attraverso questo paradigma.
Compreso l’annullamento di ogni opposizione. Che in quanto tale è immorale.

La cosa più folle che il maschile possa fare è collaborare con esso, supponendo di trarne qualche beneficio futuro.
La cosa più folle che il maschile possa pensare è che questa strategia abbia un punto d’approdo in un luogo del terreno chiamato parità.
E perché mai dovrebbe arrestarsi? S’è mai visto nella storia?


* molti uomini pensano “si, in effetti i suoi metodi sono a volte scorretti ed eccessivi, ma le motivazioni, le finalità, gli obiettivi sono giusti”.
Bisogna urlarlo ad alta voce: non esistono buoni principi e cattive pratiche. Mai.

Alberto1986

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #96 il: Novembre 22, 2017, 16:37:43 pm »
Tiè, quest'altro si autosospende per sei mesi per aver causato indicibili sofferenze coi suoi "abbracci non desiderati...
....

L'imbecillità maschile occidentale non ha veramente limite. Mi vergogno, tremendamente, che questi viscidi dementi totalmente castrati a livello celebrale, siano classificati uomini come lo siamo noi. Scuse, auto-sospensioni, genuflessioni, inchini, mea culpa di massa, ecc: in occidente il maschio medio merita appieno di finire in campi di concentramento nazi-femministi (perchè, di questo passo, si arriverà lì).

Online bluerosso

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #97 il: Novembre 23, 2017, 00:48:29 am »
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,156.0.html

Repetita juvant...

Il maschio, sommariamente processato per decenni in ogni sede e sistematicamente condannato a motivo di qualunque tratto sessualmente connotativo, in questi ultimi anni accusa una marcata riduzione delle sue capacità fecondanti. Secondo gli andrologi non si registrano solo crescenti defaillances maschili di origine psicologica, ma la stessa funzionalità degli organi riproduttivi non è più quella di una volta .Il fenomeno è imputabile sia all’influenza di fattori tossici ambientali, sia a tutto ciò che deriva dal cambiamento sociale, economico, antropologico e culturale verificatosi nel mondo occidentale. Lo scempio della maschilità, con annessa disarticolazione della famiglia, non sono affatto casuali. Il male bashing mediatico non conosce sosta, così come il ricorso agli apparati legislativi per creare sempre nuovi istituti giuridici con imprinting sessista. Il substrato ideologico è sempre lo stesso: l’identità maschile si caratterizza oppressivamente nei confronti dell’altro sesso.

Con la bioingegneria, impegnata sul fronte degli studi genetici manipolativi, ci si avvia verso la realizzazione della partenogenesi femminile. Siamo ormai alla deriva psicotica delle Istituzioni mentre entrambi i sessi, per quanto soggetti a complessi meccanismi psicologici, sono ancora “prigionieri” di decisioni geneticamente preordinate. Mentre i maschi sono spinti a perseguire la massimizzazione spermatica, le femmine sono spinte a scegliere i partners ritenuti più idonei per garantire la sopravvivenza della prole. Maschi e femmine adottano metodi adattivi diversi per attrarre e conservare un compagno. Negare la condizione animale che, in buona parte, ancora ci possiede è inutile, ipocrita e dannoso. Quasi sempre il maschio è poco selettivo, mira più alla quantità che alla qualità delle “conquiste”. La femmina è una cacciatrice criptica ma più raffinata, aspira ad accoppiarsi con i maschi più belli, più forti, più intelligenti e più ricchi. La Grande Narrazione Femminista, in seguito allo storico sostegno di alcuni potentati finanziari americani, persino sotto l’egida di organismi sovranazionali, coltiva la contrapposizione di genere e attribuisce alle coalizioni globali degli uomini la volontà di opprimere le donne.

In realtà i fatti dimostrano che sia i maschi che le femmine, seppur con sistemi e motivazioni diverse gli uni dalle altre, confliggono prevalentemente con soggetti dello stesso sesso. E’ un retaggio delle strategie evolutive, le stesse che hanno visto i maschi solidarizzare esclusivamente per finalità contingenti come la caccia e la difesa del territorio. Nel corso dell’evoluzione, ed ancora ai nostri giorni, gli uomini sono stati e sono in competizione tra loro. A differenza delle donne non hanno imparato ad essere solidali se vengono attaccati in quanto appartenenti al genere “reietto”. Gli uomini sono geneticamente programmati per reagire immediatamente ai 210 Hz della voce femminile. Il grido di aiuto di una donna, mentre induce le consimili a ripetere l’invocazione, porta l’uomo a gettarsi istintivamente nel pericolo per tentare di salvarla. Gli uomini possono fare quadrato e dare la vita per quella altrui, ma sono del tutto impreparati a difendersi l’un l’altro per le “punizioni” che vengono loro erogate dalla cultura dominante.

Le donne, capaci di feroci rivalità, magari sempre pronte a denigrare l’amica più cara, insorgono in massa quando c’è da lottare per una conquista normativa o per difendere la vera o presunta “vittima” del giorno. Anche una boutade, come quella pronunciata l’anno scorso dal comico Paolo Cevoli (”Un buon libro è la compagnia più intelligente che un uomo possa trovare. Ogni tanto però ci vuole anche un po’ di solitudine con qualche passerina ignorante”) può scatenare un putiferio al femminile con ricadute in ambito istituzionale. Quando una stellina dello spettacolo salì inaspettatamente ai vertici di un incarico pubblico, dopo essere stata criticata da qualche giornalista, poté contare soprattutto su un’alzata di scudi rosa politicamente trasversale. Sono sintomatiche le parole pronunciate allora da una leader della destra conservatrice: “Se una cretina arriva in un posto importante c’è vera parità (.)”. Il maschio, incapace di riconoscersi come soggetto appartenente al genere culturalmente soccombente, sperimenta quotidianamente la sua “atavica” solitudine e finisce per pagare sempre il prezzo più alto.

Colpevole per definizione, un uomo o un padre separando troveranno in tribunale meno comprensione di quanto ne possa trovare ovunque una madre che uccide i propri figli. Per millenni donne ed uomini sono rimasti legati da un processo coevolutivo, il loro interagire era bilanciato secondo natura e secondo cultura. L’affermarsi del femminismo ha eliminato quel gioco di specchi che ha garantito il rapporto tra sessi insieme ad un necessario e diffuso equilibrio. Se la femminilità non gode di buona salute, la maschilità è prossima al naufragio. Piuttosto scettici nel credere ad un’improbabile rivalutazione culturale del maschile di darwiniana memoria, ci auspichiamo che gli uomini si inventino una nuova solidarietà prima di giungere al punto di non ritorno.

Antonio Bertinelli 5/10/2009

Offline ilmarmocchio

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #98 il: Novembre 23, 2017, 00:54:34 am »
Certo che la nostra cultura, qualcosa che non va, lo ha di sicuro. E poi le persone formate da questa cultura non possono che pensare ed agire di conseguenza.
Basti pensare che nella nostra cosiddetta "cultura", l'aggressione sessuale maschile, anche lieve tipo le molestie, è considerata una colpa gravissima, mentre la provocazione sessuale femminile, che ne è il suo corrispettivo, cioè rappresenta l'aggressività sessuale femminile, è invece una cosa assolutamente lecita e normale.
E però ..........vivremmo in una cultura maschilista.

quoto

Offline Rivarol

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #99 il: Novembre 23, 2017, 14:31:54 pm »
Ecco qua:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/23/ti-racconto-la-mia-quando-loccasione-di-lavoro-diventa-un-ricatto-le-40-storie-di-donne-tra-rabbia-e-senso-di-colpa/3979546/#comments

Per fortuna ci sono commenti di persone con un minimo di cervello: perché non si parla anche delle donne che si propongono sessualmente per ottenere favori?

Offline Warlordmaniac

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #100 il: Novembre 23, 2017, 17:37:12 pm »
Io invece sto aspettando come evolve al livello di comunicazione la vicenda di John Lasseter. Secondo me in Italia verrà silenziata per non mettere troppo in ridicolo la campagna propagandistica.

Alberto1986

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #101 il: Novembre 24, 2017, 16:46:17 pm »
Dalla solita fogna sociale femminista UK con furore:


Citazione
Bacio a Bella Addormentata senza consenso. Via dalle scuole. Nel Regno Unito nasce la polemica per la richiesta di una mamma di considerare il bacio alla Bella Addormentata come una molestia e di ritirare la fiaba dalle scuole.

In tempi di continue denunce per molestie, cosa vieterebbe alla Bella Addormetata, se potesse, di denunciare il principe azzurro? Vi siete mai chiesti se la ragazza della fiaba volesse davvero essere baciata? Probabilmente no, non vi sarete mai posti il quesito.
Ma una mamma nel Regno Unito sì, e adesso il suo Tweet sta facendo discutere tutto il Paese.
Sara Hall, prendendo spunto dal caso Weinstein, ha chiesto di rimuovere dal programma scolastico di suo figlio la Bella Addormentata. Prima ha chiamato l'istituto, poi ha reso pubblica la sua idea. Ed ora sembra essere nato un caso "principe azzurro". Finito pure lui alla berlina. "Fino a quando verranno presentati questi testi nelle scuole non riusciremo mai a cambiare degli atteggiamenti che oggi sono ormai radicati nei comportamenti sessuali", ha scritto Sarah su Twitter. Il fatto è che, secondo lei, manca il consenso della donna a quel bacio. Il gesto d'amore che ha fatto sognare tante bambine diventerebbe così una molestia. "Nella società di oggi non è appropriato mandare questi messaggi - ha aggiunto la mamma -. Mio figlio ha solo sei anni e assorbe tutto ciò che vede. Con lui è ancora presto per trasformare gli input in conversazioni costruttive su questo tema".
Dopo le critiche ricevute, la donna si è difesa così: "Le fiabe dicono ai bambini cosa è giusto e cosa è sbagliato. Non credo che eliminare dalla circolazione questa fiaba sia giusto. Penso che possa rappresentare una grande risorsa per i bimbi più grandi, con cui si può fare un ragionamento più complesso e spiegare loro la questione del consenso e di come la principessa si può sentire". E ancora: "A preoccuparmi sono i bambini più piccoli. Non chiedo molto, solo di aprire un dibattito sulla possibilità o meno di considerare queste favole adatte anche a loro".

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/caso-weinstein-nelle-fiabe-bacio-bella-addormentata-senza-1467157.html

Offline maveryx

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #102 il: Novembre 24, 2017, 20:55:11 pm »
Certo che la nostra cultura, qualcosa che non va, lo ha di sicuro. E poi le persone formate da questa cultura non possono che pensare ed agire di conseguenza.
Basti pensare che nella nostra cosiddetta "cultura", l'aggressione sessuale maschile, anche lieve tipo le molestie, è considerata una colpa gravissima, mentre la provocazione sessuale femminile, che ne è il suo corrispettivo, cioè rappresenta l'aggressività sessuale femminile, è invece una cosa assolutamente lecita e normale.
E però ..........vivremmo in una cultura maschilista.

A quanto sopra sarebbe da aggiungere anche un'altra cosa. Mentre l'iniziativa maschile è sincera, cioè diretta e chiara, e si capisce bene dove vuole arrivare, a cosa punta e cosa desidera, l'iniziativa femminile, quasi sempre passiva, è non solo, mai ben chiara e diretta, (cosa  che comporterebbe un prendersi la responsabilità delle proprie azioni, evenienza che la femmina rifugge come la peste), generando quindi spesso fraintendimenti, ma non si comprende mai a cosa realmente miri e dove voglia arrivare.
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Offline maveryx

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #103 il: Novembre 25, 2017, 08:47:05 am »
Certo che la nostra cultura, qualcosa che non va, lo ha di sicuro. E poi le persone formate da questa cultura non possono che pensare ed agire di conseguenza.

E la cultura per l'uomo moderno è come l'aria. Se è cattiva ci si ammala.
Ma purtroppo spesso, quando l'aria è cattiva, ci si abitua, e non ce ne si accorge più.
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Offline Warlordmaniac

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Re:"Molestie": la nuova frontiera dell'anti-maschile.
« Risposta #104 il: Novembre 25, 2017, 15:35:59 pm »
A quanto sopra sarebbe da aggiungere anche un'altra cosa. Mentre l'iniziativa maschile è sincera, cioè diretta e chiara, e si capisce bene dove vuole arrivare, a cosa punta e cosa desidera, l'iniziativa femminile, quasi sempre passiva, è non solo, mai ben chiara e diretta, (cosa  che comporterebbe un prendersi la responsabilità delle proprie azioni, evenienza che la femmina rifugge come la peste), generando quindi spesso fraintendimenti, ma non si comprende mai a cosa realmente miri e dove voglia arrivare.

Non concordo. La seduzione, sia maschile che femminile, sono caratterizzate irrisolvibilente da falsità, ambiguità e edulcorazione.