Bisognerebbe promuovere iniziative che vietino le armi femminili e quelle maschili in egual misura, ma il terreno non è ancora fertile per un salto culturale del genere.
L'equivalente al femminile di uno schiaffo è rientrare sbattendo i tacchi e urlando minando il clima familiare. Quante volte accade che mentre regna l'armonia arriva una donna e crea il patatrac? La stragrande maggioranza degli uomini che hanno preso uno schiaffo e hanno subito un episodio del genere sceglierebbe lo schiaffo.
Anche perché comportamenti del genere lasciano strascichi notevoli, a meno che non sia
allentato a superare gli shit test.
C'è un percorso sistemico che incoraggia e promuove le armi femminili e affossa quelle maschili, anche quelle lecite, che parte dalla scuola (che fa opinione, non forma i giovani) si attesta durante la pubertà perché la società promuove senza ritegno l'imperativo femminile (l'ipergamia) e criminalizza quello maschile (la poligamia), poi continua nelle università fino a culminate nei posti di lavoro e ciliegina sulla torta nelle leggi. Quando c'è un distacco troppo grosso tra le leggi e la morale collettiva dell'uomo dovrebbe essere il popolo a riprendere in mano le redini della democrazia, ma - si sa - stiamo in una dittatura silenziosa,e questo è valido non solo per i vari bullismi istituzionali che provocano violenza fisica (ad es. le leggi razziali) ma anche quella psicologica (ad es. l'attuale diritto di famiglia).
Leggevo su un forum "rosa" lodi smielate ad una ragazza che per svariati anni aveva fatto i pompini al capo ottenendo la promozione, chissà se c'erano altri uomini in lizza e che ne pensano
Tornando in-topic, nell'immediato credo che la miglior cosa da fare sia imparare a fregare il sistema, non provare a cambiarlo - ma ad apportare tutti dei piccoli contributi sapendo che questo possa essere insufficiente o che il cambiamento possa arrivare fuori tempo "utile" (es. Fra 40 anni). Per cui: imparare a superare gli shit test, catalizzare l'attenzione quando si è in gruppi di persone, imparare la legge di Biffault, imparare a trollare (in questo senso Milo Yannopolous è uno dei migliori troll contemporanei con tanto di triade oscura che serve sempre, imparare da lui), usare quasi tutto il proprio tempo per il miglioramento personale (palestra, finanze, filosofia e grandi classici del pensiero) perché tanto non si scappa per una donna essere palpeggiata da Cristiano Ronaldo o da Brunetta non è la stessa cosa e questo vale anche per i complimenti, per le cose "inopportune" o peggio... Poi imparare a non cadere nelle trappole della rieducazione di genere, ai ragazzetti stanno insegnando ad "aprirsi" e manifestare le loro emozioni, per carità non è sempre un male però poi rimangono sempre frustrati quando dire "mi sento X perché lei ha fatto Y" non funziona e non funzionerà MAI.
L'arma migliore però non si può levare: completamente rimuovere qualsiasi forma d'attenzione, il rovescio della medaglia è che per sortire alcun effetto bisogna prima dimostrare del valore secondo i canoni femminili.
Per riprendere un po' il titolo, c'avete fatto caso che quando una donna sconosciuta subisce di tutto da uno famoso quello non è mai "folle, egoista e crudele"? A meno che non diventi anche lei famosa, a quel punto sì ed il vecchio Weinstein ne sa qualcosa...