Dunque andiamo per ordine e aggiungiamo qualche dato, seppure in breve.
La Cina non è più un problema, secondo i demografi. La politica del figlio unico ha prodotto i suoi risultati ed oggi esiste una popolazione sempre più vecchia, il tasso di fertilità è ben al di sotto di 2,1 figli per donna. Non uguale ma simile sta accadendo in India, in cui il tasso di F. è anche lì in netta discesa, sebbene al momento sia ancora un pò al di sopra del T. di F. Aggiungiamo che gli abitanti indiani sono poveri e vivono con poco, consumano poche risorse. Malthus insegna che è un bene.
Il continente che desta preoccupazione è l'Africa. Il tasso di fertilità si mantiene intorno al 6-7 figli per donna, e non dà segni di diminuzione. Si stima che entro pochi decenni, la metà dei giovani -nel mondo- sarà di origine africana. E poichè molti vengono proprio da noi, si presume che da noi succederà anche prima.
La Bonino, e veniamo al merito della questione, ci dice qui, al minuto 18, come si risolve la cosa, ovvero con "l'emancipazione" femminile:
Aggiungiamo però che il rappresentante africano all'ONU ha di recente affermato che il femminismo occidentale è troppo distante dalla cultura africana e applicarlo sarebbe un vero problema.
Dunque, anche gli africani, per la verità, vivono con molto poco (si dice meno di un euro al giorno), e poi sono sempre in guerra tra loro, quindi, cinicamente ma pragmaticamente, non è che siano un gran pericolo immediato per le altre nazioni. A meno che. A meno che non decidano di emigrare. Quindi, se emigrano, dovranno trovare pur posto da qualche parte, tranne che si decida di farli fuori prima che sbarchino.
E, se emigrano, le nazioni più interessate dal fenomeno (e che dovranno avere posto) sono anzitutto quelle con sbocco sul mediterraneo. Quindi, se la mia ipotesi può essere corretta, le prime nazioni più femministe e con minor tasso di fertilità dovrebbero essere Italia e Spagna.
Verifichiamo ed è proprio così, una coincidenza che va ad aggiungersi alle infinite altre.
Ma se una teoria è corretta, tale teoria, per deduzione logica, deve consentire persino di prevedere quali saranno gli -inevitabili- sviluppi futuri. Ed io penso di possa prevedere, con buona certezza, che presto accadrà qualcosa di importante che permetterà di risolvere efficacemente la questione degli immigrati africani. Che cosa non so, ma io direi che presto qualcosa accadrà. Ci farei una scommessa.
Nel frattempo si continuerà a cercare di far spazio, e giù di "giornate antiviolenza", anti qui, anti là. Dagli all'uomo cattivo che uccide sempre la sua compagna. Ed emergenze dove emergenze non ce ne sono, e via così.
...Si potrebbe dire che questo discorso -che è punto nodale- può portare a diversi altri tipi di riflessioni. Io questo, veramente, non lo so e nemmeno mi interessa più di tanto. Io quello che dico è che, dopo averci ponderato, studiato, riflettuto, questa mi sembra la verità dei fatti. Il resto caso mai viene dopo.