Se di colpo scomparisse il libertinismo sessuale e venisse rimpiazzato dall'etica, ci sarebbe più equità fra uomini e donne e quest'asimmetria sessuale verrebbe neutralizzata in parte, almeno nei suoi effetti negativi .
Questo è vero, ma se fosse solo questo il punto staresti dando pienamente ragione a Frank (nulla di male, eh, anzi tutt'altro; Frank da quello che scrive sembra un grande). Tutti gli uomini che non fanno sesso sarebbero "incel" o "highcel" ed allora il problema non sarebbe il libertinismo sessuale in sé (cioè fare sesso con chi ci pare e quando ci pare), ma il fatto che il libertinismo sessuale comporta che alcuni lo fanno e possono farlo ed altri no. O peggio che alcuni per elemosinare sesso sono disposti a ridursi in modo pietoso (o persino a diventare gay od altro) perdendo ogni forma di dignità e, al tempo stesso, senza mai riuscire a fare l'unica cosa per cui si riducono in modo pietoso: scoparsi una bella ragazza (od una serie di belle ragazze).
Va da sé che la pratica attiva per risolvere questo problema verte su tre punti:
1) Non umiliarsi e non elemosinare sesso: astenersi dal sesso invece di ridursi a nullità per poi non farlo comunque;
2) Lavorare, lavorare, lavorare, lavorare: c'è un numero limitato di posti economicamente e socialmente rilevanti e se quei posti sono occupati dai maschi (od anche da donne brutte), la stabilità economica delle femmine interessanti torna a dipendere dagli uomini e quindi anche chi non ha i caratteri dell' "Alpha" può fare sesso;
3) Reistituire il diritto romano, in modo che non si generi una situazione iniqua in cui alcuni fanno sesso ed altri no. Matrimoni per tutti, poligamia e "sesso libero" per nessuno. Lupanari per tutti. Il sesso libero fine a se stesso e non regolamentato (quindi non praticato con prostitute, ma con donne comuni) non funziona perché è sempre un furto di donne (del tipo che uno si ritrova ad allevare il figlio di un altro senza accorgersene).
Rispetto a questi tre punti o si è d'accordo o si è contrari. Chi non è d'accordo (sicuramente un'esigua minoranza di Alpha e di eunuchi al loro servizio) è un nemico della comunità maschile (della maggioranza dei maschi). Quanto alle donne, dubito che ce ne siano di contrarie, femministe a parte. Anche se tutte le donne fossero contrarie, prima finirebbero con lo starci. Se veramente scoppiasse una "guerra dei sessi" non avrebbero alcuna speranza di vincere, anche se alleate di qualche presunto Alpha.
Però io sono d'accordo con l'utente Stendardo, di cui ho letto qualche post in passato. L'amministrazione razionale della sessualità è un problema secondario. La questione maschile è qualcosa di molto più nobile ed elevato.
Dobbiamo chiederci: perché le nostre istituzioni ed il nostro modo di pensare non ci portano ad organizzarci come ho scritto sopra? Perché la società si sta sfaldando da quel punto di vista?
Evidentemente sono proprio la mente maschile e la mascolinità come modi di pensare che non funzionano più. Siamo sempre più "sessualizzati". In passato di queste cose si sapeva poco o niente, perché la società si organizzava per istinto o nel migliore dei modi o comunque in modi funzionali. Perché quello che una volta veniva naturale oggi invece non viene più? Forse perché l'uomo pensa troppo al divertimento e non abbastanza a Dio?
Ma se Dio è irraggiungibile ai più, vi sono parti dello Spirito che sono comprensibili. La Nazione, la patria, la famiglia, la Legge, il costume ed ogni grande ideale (purché sia grande e purché sia ideale) sono trampolini di lancio verso le vette dello Spirito. Bisogna guardare a questi destini con gratitudine e battersi per essi con sacrificio, senza pretendere nulla in cambio: né sesso, né vanagloria. Solo in questo modo la
mens maschile u
mana sarà ripristinata. L'organizzazione razionale della sessualità non sarà che una conseguenza di ciò.