I soliti piagnistei femminili

[Frank]

[Vicus]

Davvero fantastico. Forse dovremmo realizzare noi un video così, potrei raccontare di quando ero pagato dalla metà a un terzo della segretaria e ancor meno delle colleghe col bacio accademico* che però a scuola sbagliavano anche le doppie.
Possono sempre cercare lavoro alle Ferrovie, là nessuna dice mai di essere discriminata nel rifare le rotaie. Anzi, là una mia conoscente capra come le altre (parlava come una disabile, col rispetto dei disabili) ha trovato un comodo posto di ingegnere elettrico, dopo esser stata assistente universitaria.

* Voci scientifiche di corridoio dicono che questo è un parere poco attendibile e un po' misogino.

[Frank]

Il fatto ridicolo è che non esistono contratti che discriminano in base al sesso.
Inoltre, qualora fosse vero, in molti settori gli imprenditori assumerebbero solo donne anziché uomini.
E' un qualcosa di talmente banale che non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di evidenziarlo.
Addirittura la bambina del video afferma che "la sua paghetta è più bassa", mentre la tipa anziana sentenzia che il marito prende una pensione più alta della sua.
Ora, non credo di dover spiegare perché una pensione può essere più bassa di un' altra (anni di contribuzione, qualifica, professione, etc), mentre alla bambina bisognerebbe ricordare che il suo coetaneo, quando sarà più grande, dovrà spendere soventemente i suoi soldi per frequentare le "discriminate" come lei; mentre lei, al contrario, potrà spendere i propri soldi solo per se stessa, poiché è notorio (a noi) che lo stipendio di un uomo che si relaziona con una donna, è anche della donna, mentre quello della donna che si relaziona con un uomo, è solo ed esclusivamente suo.

[Frank]

Dico, ma si può leggere roba del genere ?
Poi uno come fa a non incazzarsi ?
Come si fa a credere e a propagandare simili scemenze femministe ?

https://tecnologia.libero.it/lalgoritmo-di-amazon-per-assumere-discriminava-donne-23121

L'algoritmo di Amazon per assumere discriminava donne
Per reclutamento prediligeva profili uomini, chiuso nel 2017
Un team di Amazon composto da esperti di intelligenza artificiale ha lavorato, tra il 2014 e il 2017, a software in grado di esaminare i curricula, così da automatizzare la ricerca di talenti. Il motore di reclutamento è stato però accantonato perché l’azienda si è accorta, già nel 2015, che il sistema penalizzava le donne. A riferire la notizia è il sito di Reuters, che cita cinque persone a conoscenza dei fatti.

Obiettivo di Amazon, ha esemplificato una delle fonti anonime, era creare “un santo Graal: un software che esaminasse 100 curricula e ne selezionasse cinque, da assumere”. Il sistema, basato sull’apprendimento automatico, aveva però il problema di discriminare le donne, soprattutto per i ruoli tecnologici. Questo perché era stato “allenato” attraverso i curricula ricevuti dalla società nell’arco di 10 anni e provenienti in gran parte da uomini, che sono più presenti nei settori tecnologici.

Il motore di reclutamento, a cui ha lavorato un gruppo di 12 persone con base a Edimburgo, non è mai stato usato come unico sistema per assumere dipendenti, hanno precisato le fonti. Il team è stato sciolto all’inizio del 2017, perché i dirigenti avevano perso fiducia nel progetto.

[Frank]

L'algoritmo che discrimina le donne...   
Pazzesco.
Sempre significativo il fatto che certe merdate arrivino regolarmente dai soliti e ben precisi paesi del pianeta Terra, letteralmente ossessionati dalle donne e dall'ideologia femminista.

[Vicus]

Al contrario, è certo che l'algoritmo era imparziale!

Comunque i risultati li vediamo: il mondo (ovviamente occidentale) è diventato un gineceo, gli uomini (sempre occidentali) si sono ritirati dalla vita civile (carriera, figli ecc.) e l'Occidente si sta dissolvendo in civiltà più equilibrate come quelle asiatiche che a differenza della nostra non hanno il 'multiculturalismo' ma hanno conservato il legame tra popolazione e territorio (non ci sono africani e musulmani in Giappone).
L'Occidente è diventato uno scacchiere di territori culturalmente disomogenei e incompatibili, addirittura con leggi e tribunali diversi, il che avrà un impatto duraturo sulla sua competizione con l'Asia (con territori vastissimi e una demografia nell'ordine dei miliardi, mentre noi* pensiamo alle secessioni).

* Non solo l'Italia.

[KasparHauser]

A lavorare altro che paygap. Invece di inseguire posti part-time (che sono rischiesti dalle donne e non imposti come ci vogliono raccontare), invece di essere esentate dai turni notturni, dalle trasferte, invece di prendere lauree umanistiche che fanno tanto cultura ma non servono a nulla, a zappare la terra, possibilmente pagate meno.

[Frank]

Fa parte degli infiniti e irresolubili piagnistei femminili, per cui lo posto qui.


http://www.sonzognoeditori.it/index.php/component/marsilio/scheda-libro/4540022/gli-uomini-ci-rubano-tutto

Marina Terragni
Gli uomini ci rubano tutto
Riprendersi il corpo, il femminismo, il mondo: un manifesto
1° ed.
2018
Varia / Varia
978-88-454-0022-3
Libro 16,00 euro
     
A che punto è la battaglia femminista? Apparentemente avanza su molti fronti. Basti pensare al movimento #metoo, che ha messo sulla difensiva migliaia di uomini potenti. O al grande discorso ai Golden Globe di Oprah Winfrey («il tempo della brutalità maschile è scaduto»). O alla marcia mondiale delle donne per protestare contro l’elezione di Donald Trump. Ma proprio mentre il dominio patriarcale sembra simbolicamente vacillare, per le donne in carne e ossa – dice Marina Terragni – le cose non vanno affatto bene: gli indicatori materiali (salute, lavoro, stipendi, giustizia) sono tutti negativi, mentre crescono i numeri della violenza sessuale e la politica non è stata mai tanto misogina. Dopo un secolo di femminismo, il bilancio lascia ancora a desiderare. L’autrice invoca quindi un “femminismo radicale”, che non chiede pari opportunità, non elemosina posti, non si compiace del vittimismo, non subisce le intimidazioni della cultura gender, ma valorizza il corpo delle donne e la sua irriducibile natura, contro il
dominio di un sesso sull’altro.

Il QI di un gibbone è sicuramente più alto di quello della misandrica in questione.
Il bello è che la suddetta è pure madre, sicché suppongo che anche il figlio "stia rubando tutto", sia a lei che alle sue simili.

Marina Terragni, milanese, un figlio, animalista, inquieta, sempre di corsa, yogini. Studi filosofici, oltre alla carta stampata, quotidiani, periodici e un bel po' di libri, ha fatto molta radio e anche tv, ed è stata tra le prime blogger italiane. È legata al pensiero della differenza e alla Libreria delle donne. Ama il mare, la cucina e le feste da ballo. Dopo una prima esperienza con i Verdi di Alexander Langer non ha mai lasciato la politica.

Avessi avuto una madre del genere, come minimo l'avrei presa a calci in culo.
Dopo di che l'avrei ripudiata come madre.

[KasparHauser]

La marcia mondiale delle donne per protestare contro l’elezione di Donald Trump.

Protestare contro un presidente non perchè ha fatto o detto qualcosa ma per il fatto di essere stato democraticamente eletto è poi qualcosa che sfugge alla comprensione umana.
Appunto, umana...non a quella delle nazifemministe.

[CLUBBER]

Avessi avuto una madre del genere, come minimo l'avrei presa a calci in culo.
Dopo di che l'avrei ripudiata come madre.

Già.
A dirla tutta degli esempi pessimi di donna sono proprio mia madre e quella cretina di mia sorella,da un bel po' di anni non abbiamo più alcun tipo di rapporto ,2 scassacoglioni di prima categoria.

[CLUBBER]

Sto video è il perfetto connubio tra la lercia ipocrisia femminista e delle facce da schiaffi che veramente ti fanno prudere le mani(tutte,pure la ragazzina e la vecchia).

[Frank]

Già.
A dirla tutta degli esempi pessimi di donna sono proprio mia madre e quella cretina di mia sorella,da un bel po' di anni non abbiamo più alcun tipo di rapporto ,2 scassacoglioni di prima categoria.

Io seguito ad averci rapporti, sia con mia madre che con mia sorella maggiore,* ma entrambe (mia madre in primis) son state e sono delle formidabili rompicoglioni.
Certo, non paragonabili a quella mentecatta della Terragni.


@@

* Entrambe vivono in altre regioni: mia madre (e mio padre) nelle Marche, mia sorella (che è sposata ed ha due figli maschi) in Emilia.

[Frank]

La marcia mondiale delle donne per protestare contro l’elezione di Donald Trump.

Protestare contro un presidente non perchè ha fatto o detto qualcosa ma per il fatto di essere stato democraticamente eletto è poi qualcosa che sfugge alla comprensione umana.
Appunto, umana...non a quella delle nazifemministe.

Già...
Inoltre calcola che se le tipe vivessero in una società veramente "maschilista e misogina", quindi in una società che "odia le donne",  non potrebbero neppure sognarsi di scrivere roba del genere, perché rischierebbero pure la pelle, esattamente come la rischiavano gli afroamericani negli USA, ai tempi del Ku Klux Klan.
https://www.gettyimages.it/immagine/ku-klux-klan

A qualcuno risulta che sia così ?
Ovviamente no.
Anzi, se c'è qualcuno che è liberissimo di gettare badilate di merda ogni santo giorno, verso il sesso maschile, è proprio la femmina della specie umana e in particolar modo la femmina bianca occidentale.

[Frank]

Altro piagnisteo femminil-femminista.
Queste son veramente da ricovero coatto in un ospedale psichiatrico.

https://www.ravennaedintorni.it/societa/2018/10/16/legione-romana/

In migliaia per la rievocazione della legione romana. Ma le femministe non ci stanno
Un corteo in città e un accampamento a Classe per promuovere la mostra al Mar e il nuovo Museo Classis. La Casa delle Donne: «Connessione tra militarismo e sessismo. Sindaco, perché?»
Corteo Legio I Una gran folla di persone, il fine settimana scorso, ha seguito con entusiamo la rievocazione storica – in pompa magna – dei guerrieri di Roma antica, pavesati con divise e armi della Legio I (quella comandata da Giulio Cesare). Prima a seguire un corteo che dal centro lungo via di Roma è arrivato al Mar dove è aperta la mostra dedicata al rapporto fra arte e guerra “War is over”, poi per visitare a Classe, nel piazzale antistante il museo storico-archeologico “Classis”, la simulazione di un accampamento militare romano.

Una sorta di prologo alla apertura ufficiale del museo di Classe prevista per l’1 dicembre che ha permesso anche ad alcune centinaia di persone di assistere in anteprima ad un video dedicato all’allestimento museale. Secondo il direttore di Ravennantica che gestisce la struttura a Classe, domenica hanno fatto visita fra le tende dei legionari circa 5mila persone.

Un evento però che ha suscitato anche le critiche delle femministe della Casa delle Donne di Ravenna che in un comunicato stampa si dicono stupite «per la facilità con cui si alimenta l’attrazione per la vita militare, senza alcuna problematicità o approfondimento critico».

«Questo genere di eventi – secondo il direttivo della Casa delle Donne – occulta il vero ruolo del militare come dispositivo per la guerra e per l’uso delle armi. Occulta l’uso della guerra come pratica consolidata per la risoluzione dei conflitti. A noi donne non sfugge certo la connessione tra militarismo e sessismo ambedue basati sulla violenza del sistema patriarcale ancora dominante. Tanto più nel clima politico e sociale di oggi, con il ritorno di istanze nazionaliste basate sul binomio Patria/Famiglia, di memoria fascista. Ci chiediamo e chiediamo al sindaco perché sia stato necessario ricorrere alla fascinazione di una rievocazione storico-militare che stride con l’impegno di due istituzioni così importanti come il Mar e il nuovo museo di Classe».