Apro un nuovo topic perchè non sapevo dove inserirlo...
Ho trovato in rete il seguente articolo, del quale copio-incollo una parte interessante per noi della QM: credo che sia interessante per il modo in cui viene data un certo tipo di informazione che, apparentemente, non dovrebbe prestarsi a strumentalizzazioni femministe:
Press-IN anno X / n. 2839ilGiornale.it del 27-12-2018Sentono molto
meglio rispetto agli uomini e sviluppano raramente problemi di
sordita'... grazie agli estrogeni che preservano i sensi. Ma i
vantaggi si riducono dopo la soglia dei 50 anni.
«Cos'hai detto amore?». «No, no, niente cara». Se per caso pensate di
averla scampata bella con quel «no, niente», vi sbagliate di grosso.
Il «cos'hai detto?» di una donna è quasi sempre una finta domanda e
non una richiesta di ripetere. A svelarlo è la scienza. Le donne
sembrano avere un udito migliore degli uomini, in particolare per le
frequenze del parlato (circa mille Hertz).
Sarebbe proprio per questo che il sesso femminile ha anche sviluppato
una parlantina, doti linguistiche e di apprendimento generalmente più
spiccati degli uomini. Oltre ad avere il super udito, le donne lo
preservano anche di più nel tempo. La sensibilità uditiva, infatti,
peggiora con una velocità doppia nel sesso maschile mentre nel sesso
femminile si conserva almeno fino ai cinquant'anni.
BENEDETTI ORMONI.
Il segreto? Sembra sia nascosto negli ormoni. A confermare i dati è
uno studio svolto da Alessandro Martini, otorinolaringoiatra
dell'università di Padova, che dimostra come il calo delle capacità
uditive colpisca di più gli uomini e come gli ormoni abbiano un ruolo
protettivo fra i trenta e i cinquant'anni.
Anche la ginecologa e sessuologa del San Raffaele Alessandra
Graziottin conferma l'importanza degli ormoni per l'udito e per i
sensi in generale. Sul suo sito spiega come gli estrogeni siano «una
linfa che nutre tutto il corpo femminile, inclusi gli organi di senso
e la voce. Nutrono l'udito, l'olfatto, il gusto, la vista, il tatto,
in quanto contribuiscono a mantenere sani gli organi che sottendono
queste preziose funzioni, rallentando l'impatto dell'invecchiamento».
Le ricerche svolte dimostrano anche che l'orecchio dell'uomo sia più
«cagionevole» perché più esposto al rumore, sia nelle attività
lavorative, sia in quelle ludiche, a cominciare dai giochi
dell'infanzia, sicuramente più rumorosi rispetto a quelli delle
bambine. Inoltre, bisogna considerare che il sesso maschile è
statisticamente più coinvolto in eventi traumatici sul lavoro,
incidenti stradali, scontri e colpi violenti, oltre che essere più
esposto al fumo e a fattori di rischio metabolici: tutti elementi che
contribuiscono a peggiorare la soglia uditiva.
«La perdita dell'udito - spiega Elena Cristofari, responsabile della
struttura dipartimentale di audio-vestibologia dell'ospedale Macchi,
ASST Settelaghi di Varese - è più spiccata negli uomini. Dopo i 50
anni però le differenze uditive di genere si riducono ma gli uomini
restano più colpiti dalla presbiacusia, cioè dalla diminuzione
dell'udito legata all'avanzare dell'età».