Per come la vedo io, funziona così:
La maggior parte delle donne vorrebbe procreare, ma pochissime sono disposte a farlo con un uomo di status socioeconomico inferiore a quello di un dirigente.
Questo almeno fino alla soglia dei 40.
Arrivate a quell'età lì, a molte di quelle che non hanno ancora procreato, impazzisce l'orologio biologico, e ghermiscono letteralmente il primo che passa per farsi ingravidare, purché questi non abbia un aspetto repellente e abbia un lavoro (scartano solo i disoccupati), a volte, arrivando a sfasciare famiglie, facendosi ingravidare da qualcuno già sposato (è il caso di un mio vicino di casa).
Quando, causa età ormai troppo avanzata, non riescono a procreare, o ci rinunciano, si accontentano di avere accanto uno qualsiasi che risolva loro la maggior parte dei mille problemi della vita quotidiana, e, di solito, purtroppo, lo trovano, pure alla soglia dei 50 anni.
In effetti, dal punto di vista loro, è la cosa migliore: negandosi agli uomini di status socioeconomico più basso per quasi tutta la durata dell'età fertile, creano un esercito di uomini single che, nella maggior parte dei casi, saranno disposti ad accollarsele pure in età più avanzata, dato che, a quanto pare, l'uomo medio italiano, che è zerbino dentro, si accolla un troione di 45 anni che ha fatto la zoccola per 20 come la manna dal cielo, pur di non stare da solo, anche quando ha ampiamente oltrepassato gli anta, dunque, loro, non hanno motivo, da giovani, di non tirare i dadi e fare la loro giocata, visto che, a fronte di una probabilità decisamente bassa di accalappiare uno papabile per i loro standard, dall' altra parte, sono sicure di non rimetterci nulla o quasi, visto che, da loro, gli uomini accettano, sostanzialmente, qualsiasi cosa.
Per concludere, il problema, dal mio punto di vista, ha due concause:
1) il calo netto di disponibilità economiche, rispetto a qualche lustro fa, per la maggior parte degli uomini di rango socioeconomico medio/basso, ovvero, la maggior parte della popolazione maschile (negli anni 70 un operaio, manteneva tranquillamente una famiglia di 4 persone con il suo stipendio e basta, oggi non ne bastano due), a fronte di un aumento notevole delle pretese della controparte femminile
2) la tara genetica atavica dell'uomo medio italiano, il quale, sostanzialmente, da una donna, è disposto ad accettare qualsiasi cosa, pur di averla accanto, anche se non ne vale minimamente la pena. In soldoni, una specie di tossico, che, per avere la dose, è disposto a tutto, al quale, dunque, il ruolo di ruota di scorta, calza a pennello.
Per questo dico che la cosa si risolverà, ma non subito: bisognerà attendere che le giovani generazioni di uomini, che sono nettamente diverse, da questo punto di vista, rispetto alle precedenti, oltrepassino la soglia degli anta, ovvero, una quindicina di anni.