Ho votato si, perché in quella famosa notte ero davanti al televisore a godermi lo sbarco.
Ricordo che ero emozionato per l'evento decisamente storico ma, forse per incoscienza, non avrei mai pensato che qualcosa potesse andare storto...C'erano troppi
uomini in gamba, troppo preparati e motivati, per pensare che il sogno potesse fallire (almeno era così nella mia mente di ragazzo).
Alle teorie complottiate non ho mai dato il minimo credito, semplicemente perché sono scaturite recentemente dalle menti di gente che non ha vissuto in quegli anni. Era l'epoca della "guerra fredda", dell'equilibrio del terrore nucleare, eccetera: questo significa, in termini pratici, che, al fine di evitare la guerra totale nucleare per errore (come nel film "Dottor Stranamore", per intenderci), era in funzione il famoso telefono rosso tra Mosca e Washington.
Si trattava di veri e propri centri di comunicazione, dotati di telescriventi e di tutti i mezzi tecnologicamente avanzati (internet non esisteva), che impiegavano centinaia di persone e il cui scopo era unicamente quello di informare l'altra parte su ogni minimo movimento che avveniva nello spazio, dato che il lancio di un missile non pre-programmato poteva significare un attacco nucleare da parte avversaria.
Questo faceva sì che tutte le attività nello spazio fossero monitorate nei minimi dettagli e che nessuno potesse sgarrare, pena l'immediato "sputtanamento" a mezzo stampa e TV, vedi caso missili a Cuba, U2 eccetera: la propaganda a scopo politico era, in quei tempi, senza esclusione di colpi.
Un finto viaggio sulla luna era, semplicemente, impossibile da realizzare