Non intendo certo dire che eri uno zerbino. Anzi, sicuramente non lo sei stato mai, neppure da piccolo. Volevo solo dire che amare la moto e la gnocca, oltre alle arti marziali NON DEVE IMPEDIRE di notare e contrastare la misandria e l'attacco alla figura maschile ovunque si manifesti. Invece noto che parecchi uomini e ragazzi come te competitivi con altri maschi sono poi di una deferenza assoluta, fino alla coglioneria, con l'altro sesso, fino al punto di diventare dei veri e propri collaborazionisti. Per esempio, non so se ti ricordi di una canzone in voga negli anni ottanta, si intitolava "Che brutto affare". La cantava una ragazza, Jo Chiarello e la strofa principale recitava così: "Io ti credevo un superman...sce..ee..mo, non sei nemmeno la metà di un man". Beh, sai chi le ha suggerito e fornito il testo? Franco Califano che passava per il "macho" della musica leggera degli anni settanta. Caro Frank, ricordati di una cosa: è inutile prendersela con le donne se e quando i peggiori nemici degli uomini sono gli altri uomini.
Massimo, sono sei anni che scrivo in questo forum, perciò dovresti ricordarti che io stesso ho scritto più volte che il problema numero uno degli uomini sono gli stessi uomini, affermazioni che già altri prima di me e di te fecero in altre sedi, come uomini3000.
Perciò niente di nuovo sotto il sole.
La stessa espressione latina homo homini lupus è vecchia di oltre 2000 anni.
Resta il fatto che nessuno di noi nasce "imparato", tu stesso non nascesti antifemminista, lo diventasti nel tempo e credo che come me, tu lo sia diventato per motivi che non hanno niente a che fare con matrimoni, separazioni, figli (che non ho) e quant'altro.
Semplicemente c'è stata una progressiva presa di coscienza.
Poi c'è chi per tutta una serie di ragioni è più "precoce" e c'è chi è più "tardo".
Anche Santiago in questa intervista afferma:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,16687.0.html(La domanda è mia)
1.Santiago Gascó Altaba ha scritto un libro fondamentale per i diritti maschili, La Grande Menzogna del Femminismo. Nato da un approfondito lavoro di ricerca, con numerose citazioni di fonti, è una delle opere di riferimento per i movimenti maschili. Santiago, cosa ti ha spinto ad interessarti della cosiddetta guerra dei sessi? Vicende personali, magari dovute a separazioni? Oppure una progressiva presa di coscienza dovuta al semplice osservare i rapporti tra i due sessi per ciò che realmente sono ?
Grazie per avermi accolto nel vostro sito. Mi scuso in anticipo per i possibili errori ortografici o di sintassi, sono spagnolo, scrivo in una lingua che non è la mia.
Il mio interesse per la questione maschile è nato in seguito alla mia separazione, molto conflittuale, in qualche modo ho visto riprodotti gli schemi denunciati dalle associazioni dei padri separati: false denunce, sottrazione dei figli... Dalla prima conversazione con l'avvocato, dove mi fu chiaramente riferito che non sarei stato trattato allo steso modo della mia ex, al di là di quel che stabiliva la legge, capì che il problema non risiedeva nel fatto di essere “padre separato” ma di essere un “uomo”, la discriminazione che stavo per subire andava molto oltre la separazione, riguardava molte altre questioni della vita. Dunque dal 2007 mi sono avvicinato a associazioni che trattavano la questione maschile in Italia e in Spagna.
In qualche modo trovo ammirevole, molto meritevole, la presa di coscienza di coloro che vi sono arrivati senza aver mai vissuto una vicenda personale di forte discriminazione. Non è stato il mio caso. Penso che in molti hanno un sospetto latente che qualcosa non va, ma se non si è travolti da una vicenda personale, si fa molta fatica a prendere la “redpill”.
Conosco ed ho conosciuto uomini brillanti, di grande intelligenza in ben precisi ambiti (esempio: degli imprenditori, oppure ingegneri e architetti), che di fronte all'argomento donne, si perdono e si perdevano in un bicchier d'acqua.
Scontati, banali, degli autentici uomini medi (non ragazzi: uomini), molto medi, incapaci di vedere più lontano del proprio naso.
In merito ai praticanti di arti marziali, è vero ciò che dici: di norma son tosti con gli uomini e leccaculo con le donne.
Credo ti ricorderai che già alcuni anni fa ero solito scrivere che durante gli allenamenti i maschi tendono a fare i "cavalieri" con le femmine, mentre quest'ultime si impegnano sempre al massimo con i suddetti.
Infatti per un maschio l'avversario da sconfiggere è l'altro maschio, e non la femmina; mentre per la femmina il "nemico" numero uno da "abbattere" è... il maschio, che è anche il suo "parametro di riferimento".
Insomma, roba vecchia.
Massimo
Invece noto che parecchi uomini e ragazzi come te competitivi con altri maschi i sono poi di una deferenza assoluta, fino alla coglioneria, con l'altro sesso, fino al punto di diventare dei veri e propri collaborazionisti
Io lo ero con sia con i maschi che con le femmine.
Quando si trattava di questioni relative alla forza fisica, non ero (e non sono) "galante" con nessuna femmina.
Anzi, sul tatami ne feci volare più di una (durante gli allenamenti).