Non seguò più Sanremo da lustri, idem Pierò Pelù, ma leggendo qua e là sul web non mi risulta che qualcuno lo abbia obbligato a parlare del cosiddetto femminicidio.
Pelù ha fatto tutto da solo.
https://www.today.it/media/sanremo-2020/piero-pelu-violenza-donne-sanremo-2020.html
Il fatto è che siamo circondati da ometti mentalmente limitati.
Ometti che passano regolarmente da un estremo all'altro, totalmente incapaci di comprendere e descrivere i rapporti tra i due sessi per ciò che realmente sono.
Lo stesso vale per il succitato cantante che parla di "deriva maschilista e quartomondista", nonché di "esami di coscienza che devono fare i maschi".
Nota bene: non una parola in merito a ciò che dovrebbero fare le femmine.
Femmine che sono le prime ad educare i maschi; femmine che hanno il monopolio della scuola (università esclusa), quindi dell'educazione dei ragazzi.
Femmine che hanno un potere quasi assoluto in materia di rapporti affettivi-sessuali.
In definitiva, ma dove cazzo vogliamo andare con ritardati del genere ?
Ritardati che sono il principale problema degli uomini pensanti.
Perché, ripetiamolo, i primi a creare problemi agli uomini (pensanti) son gli stessi uomini (inconsapevoli e ritardati).
Forse, caro Frank, il problema non è tanto la stupidità (molti uomini che si comportano da autentici coglioni con le donne sono poi di una furbizia eccelsa con gli altri uomini) e neppure la debolezza (uomini tostissimi con altri uomini sono poi deboli e arrendevoli con le donne) ma bensì si tratta di altro: la VERGOGNA. Aveva già diagnosticato questo fenomeno l'eccellente Rino Della Vecchia cioè Barnart in una magistrale risposta ad una donna che gli diceva che doveva vergognarsi per quello che pensava e diceva. Vale la pena riportarla tutta:
"Dovremmo vergognarci, certo. Ma ecco come sono andate le cose: anni fa, di fronte all'avanzata trionfante del femminismo nessuno dei maschi occidentali, nemmeno quelli della destra tradizionale, provava a fare qualcosa per opporsi. Nessuno si muoveva o abbozzava un tipo di reazione. Cosa frenava gli uomini? Non poteva essere la paura, perchè essa non ha mai impedito agli uomini di combattere per le diverse e disgraziate cause, comprese quelle perse in partenza o intraprendere le imprese più assurde e demenziali, comprese quelle che comportavano la morte sicura. Non poteva essere neppure la consapevolezza di combattere per una causa sbagliata perchè infinite volte gli uomini hanno combattuto volentieri e coraggiosamente per cause errate e deprecabili contro cause legittime e giuste. Si pensi a quanti uomini volontari hanno combattuto perchè i negri rimanessero schiavi arruolandosi in massa nell'esercito sudista confederato o a quanti giovani tedeschi hanno combattuto con entusiasmo (non perchè coscritti) per Hitler anche perchè le camere a gas continuassero a funzionare. Non poteva essere neanche perchè non si capiva dove volesse arrivare il femminismo: ogni uomo capiva che in gioco vi era l'interesse maschile e i diritti maschili. Allora cosa diavolo era? Cosa bloccava e paralizzava la reazione maschile? Se non era la paura, la malafede, l'ingenuità, di cosa si trattava? Quale forza parallizzava gli uomini? Qualcosa doveva ben essere. Rimaneva in campo una sola forza da prendere in considerazione, andando per esclusione. Una sola, in grado di frenare e paralizzare gli uomini rendendoli succubi e docili, come servi obbedienti: la VERGOGNA. Questo perchè se avessero combattuto, questa volta gli uomini non avrebbero combattuto per la Patria, per il Re, per la Tribù, per la Famiglia, per la Fede, per Dio o per il territorio: questa volta avrebbero combattuto solo per se stessi. Di più: se avessero combattuto, questa volta non avrebbero dovuto combattere contro i mostri, contro i draghi, contro gli eserciti invasori. Questa volta l'avversario avrebbe avuto il volto accattivante e seducente delle donne. Di fronte alla prospettiva di combattere la squallida guerra contro le donne, gli uomini, per la prima volta nella storia, hanno allora considerato onorevole la diserzione e la fuga e disonorevole il combattimento. In un certo senso questa reazione è legittima: la guerra contro le donne è la guerra più deprimente e priva di onore che ci possa essere per un uomo, dalla quale non si può ricavare la più piccola particella di gloria. Che questa analisi sia giusta è dimostrata dal fatto che il femminismo fa di tutto per instillare ancora di più il senso di vergogna nell'uomo perchè sa che questo è il modo infallibile per paralizzarlo sempre più. Cosa fa, a questo punto, un uomo consapevole e RISVEGLIATO? Arrivato a questo punto un uomo di questo genere, rendendosi conto che la VERGOGNA è il suo vero bavaglio e la sua vera catena, con determinazione la recide
Questa è, caro Frank, la condizione morale degli uomini d'oggi, in Occidente. Persino Piero Pelù ne è vittima. Solo chi, come noi, non ha da perdere nulla, nemmeno la notorietà che non ha, tantomeno una carriera o un'invidiabile posizione sociale, può affrancarsi da essa.