Autore Topic: Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale  (Letto 2472 volte)

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Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #15 il: Luglio 06, 2020, 23:48:11 pm »
Ci sono ancora ampi margini di recupero. Nel primo Medioevo regnava un caos inimmaginabile, ma non per questo gli europei hanno auspicato il loro suicidio.

Se poi dici che a distruggere l'Occidente sono uomini occidentali ti rispondo: e gli altri uomini che fanno?
E' come se avessero rinunciato al loro ruolo, e cercassero di dimenticare se stessi col sesso di cui parlano in continuazione (mi riferisco ovviamente a un gran numero di utenti), in una imbarazzante dipendenza dalle donne.
Poi ci sono i cultori degli ormoni, che hanno rinunciato alla loro stessa identità sessuale. QUESTA è la decadenza di cui SIAMO NOI responsabili.
« Ultima modifica: Luglio 07, 2020, 13:38:43 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Malpais

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #16 il: Luglio 07, 2020, 12:19:45 pm »
Ci sono ancora ampi margini di recupero.
Il tasso di natalità è una componente fondamentale per comprendere lo stato di salute e il destino di un popolo. E l'Italia è in denatalità da quasi mezzo secolo, come da tabella allegata. Qualcuno ha notizie di una civiltà in condizioni analoghe che sia riuscita ad invertire la rotta?
Il crollo delle nascite, la degenerazione dei costumi, la crisi della religione sono segni evidenti della fine di una civiltà e preludono, dopo un periodo di transizione, all'instaurarsi di una nuova civiltà.
Vorrei impostare il mio ragionamento a partire da una pagina di "À rebours", romanzo decadentista del francese Huysmans, che bene esprime il collasso della civiltà romana e occidentale, attraverso i pensieri del protagonista, l'edonista Des Esseintes, il quale "non apriva quasi più l’Apologeticum né il Trattato della pazienza, limitandosi a qualche pagina del De cultu foeminarum, in cui l’autore raccomanda alle donne di non ornarsi con gioielli e stoffe preziose, e proibisce loro l’uso dei cosmetici perché tentano di correggere la natura e di abbellirla.
Queste idee, diametralmente opposte alle sue, lo facevano sorridere; e poi la parte sostenuta da Tertulliano come vescovo di Cartagine gli sembrava suggerisse piacevoli fantasticherie; insomma, più delle opere, era l’uomo che lo incuriosiva.
Era vissuto in un’epoca agitata, scossa da disordini paurosi, sotto Caracalla, sotto Macrino, sotto lo stupefacente gran sacerdote di Emesa, Eliogabalo, e preparava tranquillamente i suoi sermoni, gli scritti dogmatici, le arringhe, le omelie, mentre l’impero romano vacillava dalle fondamenta, mentre le follie dell’Asia, le sozzure del paganesimo scorrevano come un fiume in piena; raccomandava, con il più bel sangue freddo, l’astinenza sessuale, la frugalità dei pasti, la sobrietà dell’abbigliamento, mentre Eliogabalo, camminando su polvere d’argento e sabbia d’oro, con il capo cinto da una tiara, gli abiti tempestati di pietre preziose, si dedicava in mezzo ai suoi eunuchi a lavori femminili, si faceva chiamare imperatrice e cambiava ogni notte imperatore, scegliendolo di preferenza tra i barbieri, gli sguatteri e i cocchieri del circo".


Le analogie con i nostri tempi sono evidenti...
Ebbene, da fine Ottocento si fa strada tra diversi intellettuali europei l'idea della prossima fine della propria civiltà. Non vorrei appesantire oltremodo il discorso, andando a considerare le moderne ideologie - liberalismo e socialismo su tutte - mi limito solo ad osservare che l'abbandono del sistema tradizionale, perpetrato (e subito) dalle élite dell'epoca, l'edonismo, i consumi sfrenati, libertinismo e materialismo d'ogni sorta, si sono trasferiti dai piani alti al popolo, lentamente ma progressivamente - lo sviluppo economico è stato fondamentale, a tal riguardo - sino a sfociare con prepotenza in quel fenomeno di massa comunemente detto Sessantotto.
Il Sessantotto ha colpito i fondamenti della precedente civiltà (e di tutte le civiltà): Dio, patria, famiglia. Non esagera chi parli di inciviltà europea, perchè questi tre pilastri son stati tutti demoliti. L'Europa è irreligiosa, mondialista, avversa alla famiglia (divorzio, aborto, abolizione della patria potestà, denatalità, indistinzione tra uomo e donna, arcobaleni vari, crollo dei matrimoni, etc.).
L'Occidente è costruito su fondamenta di sabbia, e tutti noi osserviamo i segni del crollo inevitabile. L'immigrazione di massa è conseguenza delle scelte degli europei (al netto dei poteri forti che hanno soffiato e soffiano sul fuoco), che hanno rifiutato i valori tradizionali, per finire come biglie impazzite del flipper nichilista, ben rappresentato dall'Unione Europea.

P.S. Quando si parla di Occidente si rischia di cadere nell'ambiguità, sono infatti diversi i significati attribuibili al termine. Per esempio, il giurista Carl Schmitt, se non erro, qualificava l'Occidente come il prodotto dell'imperialismo statunitense e ad esso contrapponeva l'Europa della tradizione. Altri invece, ancora oggi, considerano l'Occidente come la sintesi tra la classicità greco-romana e l'affermazione della religione cristiana.
A me, nel nostro contesto, sembra appropriato qualificare come Occidente la società formatasi stabilmente in Europa e negli Stati Uniti a partire dagli anni '60 del Novecento, perchè i principi rivoluzionari di quegli anni sono riusciti a sostituire i precedenti e a plasmare una società radicalmente diversa da quella antecedente. Ma, come ho sostenuto nel mio precedente intervento, questa nuova società non può durare, porta con sè, fin dall'origine, i semi della propria disfatta. E qui ritorniamo al tema della denatalità.

Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #17 il: Luglio 07, 2020, 14:57:13 pm »
Citazione
Qualcuno ha notizie di una civiltà in condizioni analoghe che sia riuscita ad invertire la rotta?
Il crollo delle nascite, la degenerazione dei costumi, la crisi della religione sono segni evidenti della fine di una civiltà e preludono, dopo un periodo di transizione, all'instaurarsi di una nuova civiltà.
L'Europa si è ripresa più volte da pestilenze che ne hanno decimato più della metà della popolazione; ma aveva basi culturali e spirituali solide. Anche oggi sarebbe possibile ma servirebbe un miracolo, socialmente parlando, per scuotere le coscienze. Se ciò non avverrà, la nuova civiltà cui accenni non sarà la nostra.
Citazione
Non vorrei appesantire oltremodo il discorso, andando a considerare le moderne ideologie - liberalismo e socialismo su tutte - mi limito solo ad osservare che l'abbandono del sistema tradizionale, perpetrato (e subito) dalle élite dell'epoca, l'edonismo, i consumi sfrenati, libertinismo e materialismo d'ogni sorta, si sono trasferiti dai piani alti al popolo, lentamente ma progressivamente - lo sviluppo economico è stato fondamentale, a tal riguardo - sino a sfociare con prepotenza in quel fenomeno di massa comunemente detto Sessantotto.
Il Sessantotto ha colpito i fondamenti della precedente civiltà (e di tutte le civiltà): Dio, patria, famiglia. Non esagera chi parli di inciviltà europea, perchè questi tre pilastri son stati tutti demoliti. L'Europa è irreligiosa, mondialista, avversa alla famiglia (divorzio, aborto, abolizione della patria potestà, denatalità, indistinzione tra uomo e donna, arcobaleni vari, crollo dei matrimoni, etc.).
L'Occidente è costruito su fondamenta di sabbia, e tutti noi osserviamo i segni del crollo inevitabile. L'immigrazione di massa è conseguenza delle scelte degli europei (al netto dei poteri forti che hanno soffiato e soffiano sul fuoco), che hanno rifiutato i valori tradizionali, per finire come biglie impazzite del flipper nichilista, ben rappresentato dall'Unione Europea.
Per quanto mi sforzi non vedo come sia possibile negare che molti uomini, inclusi i frequentatori di spazi maschili, anziché opporsi a queste idee addirittura le sostengono con convinzione.* Qualunque cosa succeda, finiranno nello scolo della storia e la loro narrativa se prevarrà, segnerà la fine della QM come forza sociale significativa. Al massimo sopravviverà a se stessa come lamento insignificante di uomini che non hanno più nulla da dire al mondo.
Non lo dico per fare polemica ma per scuotere, perché è un discorso cruciale, sapendo però che non servirà a nulla.

* Non mi riferisco a Fritz che è solo fatalista
« Ultima modifica: Luglio 07, 2020, 15:20:21 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #18 il: Luglio 07, 2020, 22:44:21 pm »
@Vicus

L'Europa di cui parli tu si è sollevata da pestilenze perché aveva fondamenta solide.

L'Europa di cui parli tu è crollata, è finita già nel 1789: Rivoluzione Francese. Tutto l'Ottocento rappresenta un tentativo di svincolarsi dal terremoto della fine dell'ancien regime. La seconda guerra mondiale ha spazzato via ogni residuo di quell'Europa e, come dice giustamente Malpais, viviamo nella società americanizzata occidentale turbo-capitalista dove contano solo finanza e tecnica. Non Scienza, la scienza è qualcosa di molto spirutale, e quindi nemmeno quella: sono 93 anni che la Fisica non progredisce più. Pensa un po' ...


L'Europa è morta, Vicus. Non c'è possibilità di salvarsi da questa barca che affonda. Tutti gli indici dicono che l'Occidente, l'"uomo bianco", è ormai prossimo all'estinzione. Vedi un po' che fine sta facendo la Svezia ...

Non so se l'Italia si salverà (con la sinistra-arcobaleno la vedo dura), ma so che l'Occidente è ormai un morto che cammina, totalmente spoglio dei suoi fondamentali: viviamo, letteralmente, tra le rovine di quello che fu il glorioso occidente. Statue decapitate, piazze sfregiate, reperti archeologici distrutti e oltraggiati, chiese vandalizzate ...

Come fai a non vedere in tutto questo la fine di una civiltà?

Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #19 il: Luglio 07, 2020, 23:58:30 pm »
Quando l'impero romano è caduto, solo la popolazione di Roma si è ridotta del 99% (da 2 milioni a 20000 abitanti) con  le pecore che pascolavano tra le rovine. Non c'erano più strade né acquedotti né porti, carestie e malattie decimavano la popolazione in tutta Italia. Anche i mezzi di locomozione scarseggiavano, sono state trovate ossa saldate per il peso che dovevano trasportare.
Non c'era alcuna sicurezza, le violenze e i saccheggi di banditi e signorotti locali erano all'ordine del giorno per cui non c'erano più vere città, anche perché mancavano le infrastrutture adatte a grandi popolazioni.
Anche i costumi erano incerti, basti pensare che alle donne furono vietati i pellegrinaggi perché se li pagavano prostituendosi e sette di ogni genere predicavano la comunione dei corpi in veri e propri falansteri in pieno stile '68.
Questa situazione, molto peggiore della nostra durò per secoli, eppure l'Europa si riprese.
Forse anche perché nei momenti più bui, invece di indugiare nel fatalismo si stabilirono piccole comunità in luoghi impervi che custodirono la civiltà e il sapere.

Oggi come ha detto lucidamente Blondet gli italiani sanno solo lamentarsi e rinunciano in partenza a qualsiasi forma di resistenza e progetto costruttivo e invece di opporsi andranno ad ingrossare le fila dei candidati all'eutanasia che il potere metterà gentilmente a disposizione per annientare i suoi stessi cittadini. Così l'Italia sarà definitivamente una colonia meticcia controllata da Francia, Germania e forse Cina, tenuta buona da un regime malavitoso come quello delle favelas dove la vita non vale un soldo.
La maggioranza dei cittadini, come ci ha annunciato la Boldrini, avranno lo stile di vita degli extracomunitari, in un caos conflittuale dove le élite regneranno indisturbate in palazzi-fortezze sorvegliati da guardie armate. Gli uomini - quelli sopravvissuti a disoccupazione e tribunali - avranno uno stipendio di 500€ (sempre che non si lamentino troppo) e saranno tenuti buoni con abbondanza di porno e stimoli erotici.
E' lo scenario di Blade Runner, che si è già avverato in città come Milano.

Ancora una volta: la questione maschile dovrebbe essere in prima linea a denunciare e opporsi a questo ma non solo non lo fa, addirittura appoggia questo progetto con patente nichilismo che la condannerà all'insignificanza e all'oblio (altro che elezioni come alcuni ancora sognano).
Addirittura senti ripetere che non esistono soluzioni, che se ci sono sono inconoscibili, come se fosse difficile capire che disarticolando i fondamenti della società questa crolla.
Questo genere di osservazioni disfattiste ricorda questa esilarante scena:


Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #20 il: Luglio 08, 2020, 00:13:54 am »
Nel frattempo mentre negli spazi maschili si annaspa nell'autocommiserazione, qualcosa si sta muovendo nella società che potrebbe col tempo ribaltare le sorti, ma è un'altra ottima occasione che mancheremo. Un cultore del "meraviglioso" utero artificiale se n'è anche uscito con la storia che farei politica, per coprire il suo vuoto di idee e proposte. Qui solo alcuni dei tantissimi esempi, di destra come di sinistra:


« Ultima modifica: Luglio 08, 2020, 00:53:19 am da Vicus »
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Offline fritz

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #21 il: Luglio 08, 2020, 00:43:25 am »
Vicus, io non sto dicendo che allora mi arrendo e lascio che tutto vada a rotoli. Ma tu non puoi negare che questa epoca che viviamo sia esattamente paragonabile a quella che va a cavallo tra il 476 d.c. e l'ascesa dei longobardi in Italia nel 568 d.c.

Tu stesso scorgi analogie inquietanti tra le due epoche: allora perché sei restio ad affermare che la civiltà occidentale è ormai alla sua fine?

Quando cadde Roma, i regni romano-barbarici si appoggiavano sugli amanuensi e sui monasteri, gli unici che continuarono la cura e la custodia della cultura. E il Medioevo non era quell'epoca di terrore che gli illuministi dicono: nel medioevo le cose andavano molto meglio di quanto si possa pensare. Il vero crollo avvenne dopo il Rinascimento, quando il baricentro del mondo si è spostato dal mediterraneo all'Atlantico: l'ascesa dell'Impero Britannico e della Francia imperialista segnano una netta spaccatura con la cultura europea che è greco-romana.

Quindi mi permetto di farti notare un errore: non è vero che l'occidente si è ripreso dopo la caduta di Roma. Dopo la caduta di Roma il mondo è cambiato. I regni romano-barbarici si sono evoluti grazie alla riscoperta della cultura greco-romana, grazie al cristianesimo e al lavoro dei monaci. C'era ancora un substrato di virtù portato avanti dal Vescovo di Roma, e l'Impero Romano d'Oriente d'altra parte continuava a proteggere le tradizioni.

Noi oggi viviamo in una civiltà che di origini greche e romane non ha nulla: è tutto americanizzato ed è tutto stereotipato. Viviamo nella società del politicamente corretto, del nazifemminismo: tutti i pesi e le misure Nietzscheane sono stati scardinati e da ciò non può che conseguirne il caos.

I cinesi ormai ci hanno sovrastato e saranno loro a dominare il mondo: chi ancora non se ne è accorto allora vuol  continuare ad illudersi. La Cina supererà anche gli USA, è ormai questione di anni, ma è questa la rotta che sta prendendo il mondo, Vicus. Agli americani resta ancora soltanto il primato militare. E non so per quanto tempo.

Io non sono d'accordo con l'affermazione di Blondet: gli italiani sono un grande popolo, tra i più intelligenti del mondo (lo dimostra la Storia) e ti dirò che è proprio l'attacco che l'Europa ha mosso all'Italia che ha decretato la fine dell'Europa stessa. L'Europa senza l'Italia infatti è il nulla assoluto, essendo l'Italia la nazione che ha dato la forma (e il nome) all'Europa e a tutto il mondo.

Il crollo dell'Occidente è proprio dovuto alla crisi culturale italiana e non lo dico per chissà quale nazionalismo fanatico, ma perché è un dato di fatto inconfutabile che se togliamo l'Italia dall'Europa, quest'ultima non sarebbe più la stessa (e nessun altro stato europeo ha una simile proprietà, con la pace di tutti i germanofili dell'ultima ora).

Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #22 il: Luglio 09, 2020, 01:14:57 am »
La Cina si fonda su una immensa bolla speculativa, presta agli USA (cattivo debitore) per vendergli le sue merci.
Un altro pilastro della potenza cinese sono le delocalizzazioni, ma il COVID sembra stia segnando una tendenza alla rilocalzizazione. Nel momento in cui il vantaggio salariale si azzera, la Cina non è più nulla fuori dai suoi confini perché il suo potere economico si fonda sulle esportazioni.
Inoltre l'era del Superstato è finita, presto USA e Cina si balcanizzeranno come ha previsto un bel po' di gente.
Il punto è se quando tutto questo accadrà ci saranno ancora italiani, o saremo un popolo estinto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #23 il: Luglio 09, 2020, 01:25:31 am »
La Cina si fonda su una immensa bolla speculativa, presta agli USA (cattivo debitore) per vendergli le sue merci.

I cinesi sono semplicemente più bravi. Tutti gli indici fanno capire nettamente che la produttività cinese è qualcosa di intrinseco alla loro cultura.

Citazione
Un altro pilastro della potenza cinese sono le delocalizzazioni, ma il COVID sembra stia segnando una tendenza alla rilocalzizazione. Nel momento in cui il vantaggio salariale si azzera, la Cina non è più nulla fuori dai suoi confini perché il suo potere economico si fonda sulle esportazioni.

No, la Cina fa prodotti che altri non possono fare. Ad esempio le batterie al litio, di cui i cinesi sono campioni indiscussi.

Citazione
Inoltre l'era del Superstato è finita, presto USA e Cina si balcanizzeranno come ha previsto un bel po' di gente.
Il punto è se quando tutto questo accadrà ci saranno ancora italiani, o saremo un popolo estinto.

Spiacente, qua devo totalmente contraddirti perché evidentemente ti sfugge cosa è la Cina (e cosa è sempre stata): la Cina esisteva anche millenni fa, si tratta di un popolo assolutamente unito e con una cultura profonda almeno quanto quella greco-romana.
La Cina è sempre stata una potenza mondiale, Vicus. Nel Medioevo i cinesi erano molto più avanti degli europei. Ad esempio, le loro navi erano più resistenti, avevano un sistema postale centralizzato e usavano la carta come moneta da molto prima degli europei. Sempre i cinesi, furono i veri scopritori della polvere da sparo.

Tu basi le tue conoscenze solo sugli ultimi secoli di storia dove, dal Settecento fino alla fine degli anni novanta del Novecento, la supremazia europea era indiscussa sul piano militare. E ciò ha consentito agli europei di colonizzare il mondo. Questa visione però offre un punto di vista distorto della realtà: i cinesi sono sempre stati un popolo pacifico, con nessuna velleità di colonizzare il mondo. È tutto qua il fulcro del discorso: gli europei con la polvere da sparo hanno fatto le guerre. I cinesi non volevano farne.

Che la Cina abbia prodotto quanto un terzo del PIL mondiale, però, è cosa nota. E a parte la parentesi Settecento-Novecento, si sta riprendendo il suo posto che le spetta di diritto.

L'estremo oriente è sempre stato superiore culturalmente all'Europa, Vicus. La supremazia europea è sempre stata solo dal punto di vista militare (e fondamentalmente perché noi utilizziamo la tecnologia per scopi diversi da loro).

Offline fritz

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #24 il: Luglio 09, 2020, 01:41:50 am »
Comunque sia, io ritengo che sia poco produttivo voler accanirsi a difendere la propria "etnia" solo perché è la nostra.

Dobbiamo guardare in faccia la realtà: viviamo nel decadentismo, in una società profondamente alienante che ha perso i propri valori e va dritta verso il baratro. Come già detto, io ritengo che nulla meglio dell'Italia sia il campanello d'allarme delle condizioni dell'Europa.

Se l'Italia sta male, tutta l'Europa sta male. Motivo? Semplice: l'Italia è il cuore pulsante della cultura europea per ovvi, banalissimi motivi che chiunque dovrebbe sapere. L'Italia infatti ha una storia che è la Storia di tutta l'Europa: noi abbiamo inventato le imprese, noi abbiamo inventato le banche, noi abbiamo inventato le note musicali, il pentagramma, l'Arte, la Filosofia (la Magna Grecia è Italia), la Matematica. La cultura dell'Europa è la cultura dell'Italia e anche il libro di storia scritto dal peggior sinistroide-arcobaleno non può fare a meno di evidenziare questo dato di fatto.

Siamo stati noi a creare il concetto di Europa con l'Impero Romano. Siamo stati noi a tirare fuori dal medioevo l'Europa col Rinascimento, e con l'Umanesimo. Siamo stati noi a ridare impulso alla Scienza con Galilei, Pacioli, Fibonacci, Tartaglia e tantissimi altri.

Le belle auto che vedete sfrecciare per le strade montano un motore a scoppio che abbiamo inventato noi.

Lo capite o non volete capirlo? L'Italia ha dato LA FORMA al Mondo (Occidentale e non). L'alfabeto che usiamo e che usa tutto il mondo lo abbiamo inventato noi.


Dinuovo: non si tratta di fanatismo nazionalista, sono tutti dati di fatto. E ogni volta che l'Italia ha un problema, tutta l'Europa ha un problema. Se l'Italia crolla, crolla anche l'Europa. Fatevene una ragione.

Nei test del QI, non a caso, noi siamo i primi europei subito dietro gli asiatici: vorrà dire qualcosa? Sì, siamo il popolo più intelligente d'Europa e tra i più intelligenti del mondo (ed era anche abbastanza evidente: come può una nazione priva di materie prime essere così ricca come la nostra?)

Ripeto dinuovo: l'Italia è il cuore pulsante dell'Europa. Se ammazzi l'Italia, l'Europa è già morta.

Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #25 il: Luglio 09, 2020, 03:15:17 am »
Comunque sia, io ritengo che sia poco produttivo voler accanirsi a difendere la propria "etnia" solo perché è la nostra.
Questo è un discorso valido forse per gli australopitechi il cui contributo alla civiltà umana è zero :lol:
Come hai evidenziato gli italiani hanno civilizzato il mondo e personalmente mi dispiacerebbe se diventasse come lo Yemen.
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Offline Malpais

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #26 il: Luglio 09, 2020, 16:09:56 pm »
La differenza tra la crisi demografica attuale e quelle del passato sta nella propria origine. In passato i popoli europei sono riusciti a riprendersi da crisi dovute a cause esogene (epidemie o guerre), oggi invece la crisi ha una causa endogena: è il vivere all'occidentale la stessa causa della crisi dell'Occidente.
Perciò o si mettono in discussione i fondamenti dell'attuale Occidente e si ritorna sui giusti binari, oppure popoli stranieri riempiranno lo spazio lasciato vuoto dagli europei. Difficile però ipotizzare quali popoli e in che misura; vi sono dei segnali, ma può ancora accadere tutto e il contrario di tutto perché i giochi sono apertissimi.
Fritz scommette sull'egemonia mondiale della Cina, io invece ne dubito, per diverse ragioni.
La Cina ha un pil pro capite basso, il comune cinese non è benestante e se non è ridotto alla fame, è in ragione delle delocalizzazioni occidentali poste in essere pochi decenni fa, per alimentare il consumismo delle masse occidentali, ma salvando milioni di cinesi dall'indigenza.
In questo contesto, si può affermare che gli occidentali abbiano utilizzato la Cina, ma non sono certo disposti a tollerare un'espansione cinese fino a farsi comandare a casa propria (i dazi di Trump sono un indicatore in tal senso). Peraltro, il ritorno della produzione industriale vero l'Europa appare oggi fondato non solo da ragioni geopolitiche, ma strettamente economiche: è necessario creare nuovi posti di lavoro, in Europa.
Considerando poi altri punti di osservazione, risulta evidente che Cina non ha le carte in regola per lanciarsi in una missione civilizzatrice; il Paese, non so fino a quando, è assoggettato a un regime che di comunista ha il controllo sociale e poco altro; quale cultura i cinesi di oggi possono offrirci? Quale religione, arte, letteratura, filosofia, scienza? I cinesi delle città sono una parodia dei consumisti occidentali, quelli delle campagne appartengono a una società arcaica, a tratti magica. L'unico punto in loro favore è il denaro - ma ne hanno meno degli USA e dell'Europa - troppo poco, direi.

Come accennavo all'inizio di questo mio intervento, non ho un'idea nitida di quale potrebbe essere il prossimo futuro dell'Italia, so però che se l'Italia seguirà la deriva dell'Occidente contemporaneo, sarà occupata da popoli stranieri. E aggiungo: giustamente.
Fritz notava il caso svedese, ma se la massima autorità morale svedese, la Chiesa Luterana, nomina a capo della diocesi di Stoccolma una vescova lesbica, unita a una pastora, con figlioletto a carico, che ha recentemente aperto una sala di preghiera per islamici all'interno di un chiesa e predica come cristiane dottrine che imbarazzerebbero persino un ateo progressista, mi verrebbe da dire: ben vengano gli stranieri, perché i popoli che hanno scelto il nulla, nel nulla sono destinati a dissolversi.
Dostoevskij scriveva che la Bellezza salverà il mondo, e aveva ragione; ma occorre una presa di coscienza che oggi in Italia, pur intravedendosi, è ancora molto immatura, perché ancora troppi pensano ai restyling, quando invece è tempo di scelte, di scelte epocali. E, in sintonia con l'ultimo intervento di Vicus, resto convinto che i prossimi anni saranno decisivi.

Offline Vicus

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Re:Il vero obiettivo di Black Lives Matter è la civiltà occidentale
« Risposta #27 il: Luglio 09, 2020, 17:54:33 pm »
Sono assolutamente d'accordo. Aggiungo che se continueremo nell'odio di sé, detestando il nostro passato, la nostra identità culturale e spirituale e aderendo a idee strampalate (mtrirmoni invertiti, uteri artificiali, "paternità di gruppo" e altre simili sciocchezze) a sostituirci saranno proprio popolazioni dai valori "medievali". E sarà giustissimo come dici: la natura si vendica sempre della stupidaggine umana.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.