L'antifemminismo dovrebbe tendere alla pacificazione tra i sessi, dove il femminismo tende al conflitto.
L'antifemminismo è la negazione del femminismo, ma definire il femminismo non è cosa facile, perchè con il tempo cambiano gli elementi che danno origine all'ideologia femminista. Non c'è un femminismo, ma ci sono diversi femminismi; non c'è quindi un antifemminismo, ma
ci sono diversi antifemminismi. Trovo interessanti affinità tra la contrapposizione femminismo/antifemminismo e sinistra/destra (o, se si preferisce, progressismo/conservatorismo).
Il progressismo preme sull'acceleratore della storia, per cambiare la realtà contemporanea, verso nuove realtà; il conservatore si oppone, ma se l'opposizione fallisce, passato un po' di tempo, fa proprie le istanze del progressista e si opporrà alle nuove idee che il progressista ancora non è riuscito ad imporre alla società.
Un progressista degli anni '80 non si sarebbe sognato di legittimare le unioni omosessuali, un conservatore di oggi spesso ne è favorevole; quando pochi anni fa le femministe imposero il linguaggio di genere, i progressisti lo accettarono, i conservatori no: oggi riscontro che molti tra i conservatori parlano di sindaca e ministra, ancora qualche anno e lo faranno anche gli antifemministi.
Sul finire degli anni '60 le femministe vandalizzarono la civiltà occidentale, attraverso l'emancipazione femminile:
1) Le donne sposate avrebbero dovuto lavorare fuori casa, senza dipendere economicamente dal marito, le donne non sposate non avrebbero dovuto contrarre matrimonio
2) uguaglianza tra i due sessi: niente più distinzioni tra sesso forte e sesso debole, tra ruoli maschili e femminili
3) relazioni sessuali fuori del matrimonio, senza stabilità
4) divorzio
5) aborto
Ebbene, oggi molti antifemministi sono favorevoli alla maggior parte di questi punti, se non a tutti: sono come i conservatori che hanno accettato le vittorie dei progressisti e considerano il proprio essere "di destra" (fuori di metafora: antifemministi) solo in relazione al nuovo progressismo (femminismo).
Una particolare menzione merita l'antifemminismo omologo del femminismo, che comprende quegli uomini che rifiutano il femminismo, ma che vorrebbero attribuire a sè i privilegi e le rivendicazioni delle femministe; più che antifemministi sono
femministi al contrario. Negano il principio "donne über alles" (e in questo sono effettivamente antifemministi), ma, ragionando proprio come le femministe arrivano ad affermare "uomini über alles"; e così, come le femministe sognano di procreare ed educare figli senza uomini, loro sognano di farlo senza donne (vedasi utero artificiale), come le femministe considerano il sesso femminile come superiore, essi lo pensano del maschile. Essere antifemminista, per me, non significa solo rifiutare le istanze del femminismo, ma anche la sua logica.