Questo argomento e' di fondamentale importanza al giorno d'oggi e dato che mi tocca da vicino (ho vicini di casa con dei cani che hanno rotto i coglioni per diversi mesi, e alcuni continuano a farlo) cerchero' di scrivere in modo da evitare il piu' possibile di essere soggettivo, ma valutando i fatti.
Premessa
Io non ho nulla contro gli animali. E sono onnivoro, quindi i vegani si mettessero il cuore in pace. Mangio carne, afferro cosce di pollo e le sbrano coi denti e tengo le ossa con le mani. Si', bistecche al sangue. Ma non e' questo il punto. A me gli animali piacciono (non solo arrostiti) come compagnia e ritengo che i cani siano i migliori amici dell'uomo per una svariata serie di motivi. Ma preferisco i gatti, animali nobili.
Chiusa la premessa, andiamo a noi.
I cani, animali da branco con una certa aggressivita' innata, sono creature che necessitano di spazio aperto, prati, correre per vivere decentemente. Soffrono nelle citta', nei luoghi chiusi e stretti. Impazziscono letteralmente - possono sentire gli ultrasuoni - se posti vicino alcuni macchinari meccanici, o elettronici. Hanno una sensibilita' all'udito elevatissima.
Il cane ha bisogno di correre, di vivere libero tra i prati e gli alberi perche' e' questa la sua natura.
Il cane, psicologicamente, ha bisogno di un capobranco. Essendo imparentato - artificialmente - con il lupo, adotta lo stesso schema sociale: esiste il cane capobranco alpha e tutti i beta a seguire. Di solito, un cane con un uomo, vede nell'uomo il capobranco alpha, e gli diventa devoto e gli obbedisce. Per questo il cane e' il migliore amico dell'uomo: se lo riconosce come capobranco non lo tradira' mai. E in questo - a parte alcune razze - si e' dimostrato il miglior animale finora a fianco dell'uomo ed ha un ruolo importantissino nello sviluppo della nostra civilta'.
Fino a cent'anni fa, infatti, era normale che molti avessero dei cani in cortile.
Il problema sorge nel momento in cui le donne, in una societa' che ne ha esasperato i lati negativi, hanno finito per vedere nel cane il surrogato del figlio/partner fisso che non hanno mai avuto. E cio' ha generato mostri, sofferenze, problemi gravi sia agli animali che alle persone.
Le donne, che di puro egoismo hanno sempre agito, usano i cani per colmare i loro vuoti emotivi. O per status, "ho il cane". Ancora una volta, e' il bisogno psicologico della donna di protezione, emotivo, a prevalere. E il cane "veste" esattamente quel ruolo.
Umanizzato, vestito(!), tenuto in casa e in ambienti chiusi, il cane subisce delle vere e proprie violenze che lo portano ad impazzire. Con conseguenti latrati continui - il cane cresciuto in casa, quando il padrone e' fuori, pensera' che e' stato abbandonato - e malattie, batteri e sporcizia dovuti all'incuria generale con la quale queste donne tengono i cani.
Il problema e' presto detto: IL CANE NON E' UN ANIMALE DOMESTICO. E si dovrebbe vietare che si possa tenere in appartamenti, condomini, palazzi, case laddove possa recare disturbi sonori.
Signori, io ho visto personalmente una coppia con lei che si portava il cane a letto e lui dormire sul divano. Col cane che cagava e pisciava ovunque in casa, pure in camera da letto, e lei che se lo baciava in bocca.
Ho visto donne comprare cani e lasciarli impazzire in cessi da 4mq abbaiare (in realta' piangono quando fanno cosi', soffrono) tutto il giorno e loro fare finta di niente. E mostrarsi riluttanti, persino arroganti, se il vicinato chiedeva loro di ripristinare la tranquillita'.
E tutto questo per dire "io ho il cane", o per colmare i loro malati vuoti emotivi di donne. Puro egoismo di persone che hanno persino il coraggio di dichiararsi animaliste (e spesso sono anche vegane), e guardacaso son anche ecologiste.
Notate questo legame indissolubile tra questi ambienti:
veganesimo->animalisti->ecologisti->nazifemministi.
Hanno tutti una matrice comune.
Ma la situazione e' ancora piu' grave di quanto possiamo pensare. Io, personalmente, ho notato come, forse specialmente in Italia, tutto stia degenerando. Ci sono intere citta' piene di cani, con le varie storie di aggressioni che poi leggiamo sui giornali, con eterne lotte condominiali a causa di cani che latrano ininterrottamente (e se dico ininterrottamente, e' cosi', credetemi), sporcizia, batteri, feci un po' ovunque.
Non so voi, ma a me sembra che nelle grandi citta' italiane la cosa stia degenerando.
Se la propria dimora diventa un luogo di non-tranquillita', di caos, di usurpazione della quiete pubblica quotidiana per compiacere a dei capricci di uomini dallo sviluppo bloccato (le donne), la intera societa' per me va dritta a puttane perche' si vieta persino a chi, saggiamente, si vuole dedicare ad attivita' intellettuali non alla mondanita', di pensare tranquillamente.
Questo problema e' grave. Ci stiamo lentamente ritrovando immersi in veri e propri canili cittadini, con una situazione che sta sfuggendo dal controllo, e la legge non fa nulla per vietarlo.