Autore Topic: Cina sempre più potente, il Pentagono si occupa dello smalto delle soldatesse  (Letto 793 volte)

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Offline Vicus

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Il Pentagono sprofonda nel “woke”. Presto anche in Italia…

Lo scorso marzo Carlson Tucker, un commentatore del conservatore Fox News, ha detto al suo pubblico  che,mentre  la Cina sta facendo passi da gigante verso la costruzione di una marina di livello mondiale, il Pentagono si concentra su  come produrre  combinazioni di volo per donne incinte e quali acconciature e smalto per unghie  prescrivere alle truppe statunitensi.

Invece di rispondere sul tema, il Dipartimento della Difesa ha rabbiosamente accusato  Tucker di essere “contro le donne”  e di “sminuire l’intero esercito statunitense”.  “Le donne guidano le nostre unità più letali con carattere. Domineranno QUALSIASI futuro campo di battaglia su cui saremo chiamati a combattere ”. (ADM Michael Grinston (@ 16thSMA)).

Il DoD ha anche prodotto un articolo sul suo sito ufficiale defence.gov con un titolo  di fanatismo   settario sorprendente: “Il portavoce della difesa castiga  l’animatore della  Fox per aver criticato la diversity nell’esercito americano”.

Questa tragicomica iper-reazione ha svelato all’opinione pubblica la virulenta “wokenizzazione” in corso nella  burocrazia militare; l’ideologia “woke”,  nata da Black Lives  Matter,  ha conquistato il Pentagono fino al midollo  (oltre che tutte le burocrazie pubbliche, come gli insegnanti) ed è diventata un apparato totalitario  e persecutorio: le forze armate americane si dedicano attualmente alla “caccia ai suprematisti bianchi”  che  infestano le sue file, battaglioni e divisioni. Il segretario alla Difesa nominato da Biden, Lloyd Austin,  ha ordinato  l’esame di tutti i simboli delle unità militari, e persino i tatuaggi, che hanno “significati nascosti” di  machismo e razzismo bianco.

E’  in corso un vasto programma rieducativo per “sensibilizzare” l’apparato militare USA dell’esistenza di “terroristi  interni” –  così  i democratici hanno bollato  sostanzialmente i simpatizzanti per Donald Trump dal giorno del (finto) “assalto al Capitol Hill” – e  da identificare e segnalare nei ranghi delle forze armate: terroristi che si rivelano in quanto esprimono un “estremismo anti-governativo”, “anti-autorità”,   “anti-aborto”  ed altre idee “suprematiste” invitando alla delazione contro i  sospetti.

Dunque non  è una sorpresa  la scoperta, in una simulazione dell’US Air Force, che se  la Cina invade Taiwan e l’armata americana interviene,  subirebbe una  rapida sconfitta. Pechino, premuta dalla stessa aggressività (parolaia) di Washington, ha intrapreso una modernizzazione senza precedenti delle sue forze armate.. Un articolo della CNN notava che la Cina  ha costruito più  navi da guerra in un anno di pace (2019) che gli USA in 4 anni di guerra (1941-45)

Per  di più,  la (quasi ex) superpotenza ha scoperto nel 2018  –  quando Putin ne ha parlato –  di essere rimasta indietro nella tecnologia della propulsione ipersonica da Mosca; i nuovi sistemi ipersonici russi come Avanguard non solo rendono dubbia la capacità dei sistemi antimissile americani di scongiurare un primo colpo russo sul territorio nazionale,  ma devasta la superiorità navale delle flotte Usa con  la relativa “politica delle cannoniere” (delle portaerei) dell’Egemone:  secondo i comandi francesi,  il mar della Cina  e  il Mar Nero possono diventare ad libitum dell’avversario “zone di esclusione” per le navi USA che vi si avventurano.   Se si pensa che “la guerra dell’Irak” contro una potenza secondaria  è costata 3 mila miliardi di dollari agli americani,   ci si può fare un’ideal dei costi un conflitto bellico vero, per gli USa.

Si aggiunga il fallimento epocale dell’F-35,  titanico programma del costo di oltre mille miliardi che  ha lo scopo di sostituire l’intera eterogenea flotta di caccia-bombardieri USAF con un  unico aereo multiruolo. Costoso ogni oltre limite e infarcito di difetti irreparabili, incapace di superare il muro  del suono a lungo senza disintegrarsi,  è stato definito “un pacchetto di m.” dal ministro della  Difesa precedente, quello trumpiano. La  sua dipartita non impedirà che la spesa folle per comunque realizzare ed imporre (agli alleati)  il suddetto pacchetto prosegua.

In un’intervista  a GrayZone,   il colonnello Douglas Macgregor es  consigliere dell’ex segretario alla Difesa, ha spiegato  come il Pentagono ha scientemente e continuamente sabotato gli ordini di Trump di ottenere un ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan.

E’  l’esito della trasformazione  del Pentagono  in mostro burocratico  supergigante, super-alimentato da  oceani di denaro pubblico senza  limiti e senza controllo (il General Accounting Office, la Ragioneria Generale, ha  rinunciato a rivederne i conti fin dal tempo di Rumsfeld), che  con le commesse fallimentari  tipo F-35  ha formato un blocco unico  d’interessi con l’industria dell’armamento –  formalmente “privata”, ma con un unico cliente, il Pentagono stesso – e  piega ai suoi desideri e voglie i parlamentari, che votano  quello che il Pentagono vuole per “i posti di lavoro” che l’apparato militare-industriale mantiene nelle loro circoscrizioni elettorali e  che un calo del finanziamento pubblico  minaccia di tagliare.

Più  probabile che mai una guerra. Mondiale e woke.
Insomma si è realizzato compiutamente  il pericolo da cui mise in guardia Eisenhower  nel suo discorso di addio del 1959:

“Questa congiunzione di un immenso establishment militare e una grande industria di armi”  fa sentire “ la sua influenza totale – economica, politica, persino spirituale –  in ogni città, ogni Statehouse, ogni ufficio del governo federale
. … Nei consigli di governo, dobbiamo guardarci che esso non acquisti un’influenza ingiustificata, sollecitata o meno.  Non dobbiamo mai lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o i processi democratici”.

Ora sembra che le mostruose forze armate americane siano entrate in una fase di deliquescenza e destrutturazione  terminale. Ma proprio questo, paradossalemnte  rende più probabile che  mai una guerra mondiale, come fuga in avanti di una burocrazia incompetente proprio sul piano militare (il Pentagono e il complesso industriale  che  ne dipende),  che non ha vere espereinza di guerra  vera sulla propria pelle,  accontentata da un governo totalmente disconnesso dalla società americana e dalla realtà stessa, quindi da una realistica valutazione delle proprie forze.

Di questa disconnessione ha dato recente prova Biden definendo “un assassino” Putin, e  il suo ministro degli Esteri Blinken “genocida”  il governo cinese, e poi aspettandosi che la controparte si sedesse al tavolo rispettando  i protocolli: e  quindi ascoltando con livida sorpresa i 15 minuti (anziché 2 o 3) della risposta dei suo pari grado cinese  in Alaska  il 18-19  marzo,  che gli ha ricordato che anche “molti americani non credono più che esista la democrazia negli Stati Uniti”.

E  che la  nuova ideologia americana sia  – come sempre  – arrivata in Italia, lo dicono sia la definizione di “dittatore” data dal Subalterno ad Erdogan –  sia ed ancor più la reazione dei media servili e neocon Stampa e Repubblica: che invece di valutare l’uscita di Draghi come quella di un dilettante senza esperienza in geostrategia, l’hanno esaltata come il segno del riavvicinamento dell’Italia all’America e  ritrovata alla  NATO e all’Occidente!

Aquesto punto, non ci si creda a sicuro dalll’ideologia “woke”  nei suoi aspetti di persecuzione totalitaria: ne vediamo già i segni nell’intolleranza degli LGBT e nel progetto di legge ZAN,  nella denuncia delle piccole partite  IVA  come evasori da ridurre alla fame da parte di Mineo; e cosa è la Boldrini (parlandone da viva)  con le sue fissazioni  sul “genere” grammaticale, se non una woke? E  cosa è la diatriba sulla poltrona negata alla Ursula interpretata come “machismo” e  discriminazione anti-femminista?

Bisogna impedire che questa ideologia diventi imperativa e persecutoria. Poche le speranze. Le rivolgiamo soprattutto a voi, donne [spero si colga l'ironia]: perché da quel che annuncia l’ideologia, sarete voi  – incinte  –  a pilotare  gli F-35 nella terza guerra mondiale e a  comandare “i reparti più letali” in nome  della non-discriminazione di genere.

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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tragico ...


abbiamo avuto un anno di covid per ragionare

direi che il tempo è scaduto
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Vicus

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A proposito di pandemie e ragione, 150 anni fa un certo Dostoevskij scrisse un apologo: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2366.msg9185/topicseen.html#msg9185
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.