Una bollitura a fuoco ideologico della società, che come un paziente in accanimento terapeutico subisce con apatica rassegnazione. Diventiamo spettatori di una partita che lasciamo a un solo giocatore.
Un incubo sociale, dove schegge di attualità vengono chiamate società. Un’accozzaglia dove genuinità, originalità, spontaneità sono spente.
Non si vive più, si recita: persino i legami umani sono inquadrati in un algido sentimentalismo.
Ma
la natura presenta il conto alle femministe della disonestà che hanno avuto con se stesse lasciandole rancide, isteriche e rancorose.
Un futile rivolgimento permanente necessario a mantenere al potere una casta. Ma non possiamo restare passivi. Ne va del nostro diritto ad esistere come uomini:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/questione-maschile-ritorno-al-reale/