Autore Topic: Uomini, donne e social: la società dell'immagine non fa prigionieri  (Letto 690 volte)

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Offline Vicus

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A menti sciocche sembrerà singolare, e persino impertinente, che una descrizione di voluttà artificiali sia dedicata a una donna
Charles Baudelaire, I Paradisi Artificiali

I social sono esibizione. Trovare l’azzurro del mare è ardua impresa tra i sederi in primo piano. Un mondo di sogno che fa perdere legami umani per consegnarle uomini e donne a un’irreversibile solitudine.
La società dell’immagine è spietata, non fa prigionieri: avremo generazioni di ex-dive di Instagram sole, ridotte ad ombra di se stesse, in uno scenario da piaga sociale.
Amare richiede tempo, attenzione, ascolto. L’umanità di oggi cerca un frastuono che copra domande fondamentali su se stessa. Pretendere amore e lealtà oggi è come chiedere a un fumatore di correre la maratona o a un tossico di non rubare. Il primo urgente passo è riprendere contatto con la realtà:
https://www.coscienzamaschile.com/blog/donne-social-relazioni/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.