Condivido moltoi di quanto dici, specialmente la parte finale. Ma c'è qualcosina di più:
La nostra tradizione è diversa, storicamente siamo stati un popolo ingestibile, che tante dominazioni diverse hanno provato invano a sottomettere. Il nostro scetticismo, la nostra caparbietà,
Forse Pasolini c'è andato più vicino: "La soave saggezza di questo popolo
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato".
ci hanno resi in grado di produrre artisti e pensatori tra i più grandi nella storia dell'uomo.
Quali sono gli artisti di oggi? Fuksas, Renzo Piano? E i poeti, pensatori ecc.? In giro si vede solo gente che si ubriaca in abiti stazzonati o svolge un insignificante lavoro di concetto (ma con laurea eh) in una multnazionale.
I talenti in ambito scientifico sono compressi, emigrano o lavano i pavimenti senza contare che i Paesi tecnologici sono ormai in Asia.
A parte rare eccezioni piuttosto di nicchia produciamo scarpe e borsette di pelle, in ogni caso non possiamo competere coli colossi asiatici e molte aziende sane se le sono già comprate (Fiat già regalata ai francesi).
L'università è, non sempre ma molto spesso un verminaio (Strumia docet), delle facoltà umanistiche come la mia, un gineceo femminista non parliamo neppure, non c'è discussione possibile.
Di quale Italia parliamo poi? Nessuno vuol fare più fuigli e chi vuole non può causa leggi misandriche. Tra due generazioni al massimo saremo minoranza nel nostro Paese, forse ci metteranno in uno zoo come le specie in via di estinzione.
Il tessuto sociale è azzerato, è più sicuro fare come San Francesco e farsi amici i lupi almeno non rubano e non frodano.
I media
negano e minimizzano le gravi emergenze di questa nazione, imitarli non fa altro che aggravare i problemi e renderli irreversibili.