Che farci, adesso il comunismo non solo non fa paura ma sono i capitalisti a volerlo: entro il 2030 "non possiederemo nulla e saremo felici", dicono.
Chi non la pensa come loro, dicono altri, sarà un po' meno felice. Del resto, anche ai vecchi tempi c'era il gulag, accuratamente tenuto nascosto alle masse di "felici".
Io comunque sull'aborto non so esprimermi, ma tendo moderatamente all'anti-abortismo. E' un tema troppo complesso per la verita' e non ci ho mai riflettuto molto, forse perche' come umanista sono un mediocre e d'altra parte nella vita faccio tutt'altro. Che pero' una istituzione dica una cosa del genere, quando invece dovrebbe tutelare la famiglia, e' un obbrobrio.
Qui affronto le questioni non tanto su un piano etico (che pure è fondamentale) quanto fattuale: sei milioni di aborti hanno fatto bene al Paese? Se sì, allora perché pragmatici capi di Stato stranieri cercano di ridurre gli aborti? Dobbiamo considerare anche le conseguenze indirette: vecchi senza pensione, sostituzione etnica ecc.
Inoltre, dove porterà gli
uomini questa
femminista cultura di morte? Non li priverà col tempo di altri diritti (se si può uccidere un essere umano non ancora nato, perché non si dovrebbe nuocere a un maschio adulto "indesiderato"?)
E come mai la cultuira dell'aborto coincide con la civiltà misandrica? Potrei continuare, ma avete capito la musica.