Le donne sono liberissime di rifiutare i "bravi" ragazzi e mettersi invece con i cialtroni, i delinquenti, gli egoisti, i narcisi, gli insensibili. Basta poi che non vadano a rompere i coglioni con il "maschilismo" che creano e rafforzano con il loro comportamento e con le loro scelte. Invece con la faccia di tolla che le contraddistingue (e soprattutto potendo contare sull'impunità generale) fanno l'uno e l'altro. Altro che tentativo di "colpevolizzare" le donne da parte del "patriarcato" che non esiste più. Non è colpevolizzazione dire che un cretino è un cretino. Come fa un clichè a diventare un clichè? Semplice: trovando ripetute e continue conferme. Invece di innalzare lamentosi piagnistei contro la "scusa" e il "pregiudizio" che il bravo ragazzo non piace, le nostre femminucce dovrebbero darsi da fare a smentire un simile assunto grazie al loro comportamento conseguente e coerente. Invece fanno di tutto per confermarlo. Salvo a lamentarsi se i maschi tirano giustamente le loro inevitabili e appropriate conclusioni. Sono come quella femminista americana che si faceva scopare da un maschio volgare e violento ( il tipico bad boy) e poi aveva la sfacciataggine di dire: "il fatto che io sia una femminista non vuol dire che tutte le mie azioni debbano esserlo". Significa semplicemente che o non vale niente lei o non valgono niente le sue idee femministe. Nessuno pretende che le donne si portino a letto uomini o ragazzi che appunto perchè "bravi" non danno emozioni forti. Si pretende invece che non si portino a letto uomini che a parole poi detestano o, se proprio lo vogliano fare, che poi non rompano gli zebedei con lamentele e proteste contro la "sopravvivenza del maschilismo" che con le loro scelte sessuali sono le prime a desiderare. Se invece insistono con questa politica menzognera allora non valgono niente le loro proteste e le loro lamentele e sarebbe una buona volta ora che glielo si dica brutalmente in faccia.