Autore Topic: Proposta di mutamento della narrativa storica  (Letto 4428 volte)

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Offline Caiovaleriocatullo

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Proposta di mutamento della narrativa storica
« il: Marzo 09, 2022, 11:05:43 am »
Stamattina mi ero svegliato di buon umore, stavo svolgendo serenamente il mio lavoro, ragionavo lucidamente, e insomma stavo bene.
Poi una donna mi ha chiesto aiuto con un acquisto online e ho dovuto interagire con lei. Ora sono di cattivo umore, non riesco a lavorare, non riesco a ragionare lucidamente, e insomma sto male.

Così ho pensato che fosse il caso di fare qui un po' di protesta virile.

Ecco la mia proposta: vi va di modificare radicalmente la narrativa storica umana partendo da zero? Una sorta di grande reset del paradigma storiografico in chiave antifemminista. Io da solo non ce la faccio perché ho troppe donne con cui interagisco, le quali mi rendono inefficiente, ma magari con uno sforzo collettivo ce la facciamo.
Propongo di rileggere tutta la storia dell'umanità come un processo di progressiva emancipazione dal matriarcato e dal femminismo. Evidentemente infatti un matriarcato primordiale c'è stato: se così non fosse, oggi le donne non ci romperebbero le balle. Per quale motivo, infatti, il femminismo sarebbe dovuto emergere negli ultimi secoli se di fatto "prima del femminismo" ci fosse stata davvero quella società patriarcale e idilliaca di cui si parla? Se ci fosse stata davvero, non ci sarebbe stato alcun motivo per la nascita del femminismo, perché la civiltà sarebbe stata perfetta e non avrebbe ammesso alcuna protesta femminile. Non mi sembra il caso di dare la colpa al povero Satana e agli Illuminati alla crema: dunque la colpa del femminismo ricade sulle donne. E per quanto ne so nessuno può avere colpe se non ha il potere di averle: dunque le donne avevano il potere di inaugurare il femminismo. Perché ne avevano il potere? Ma è ovvio: perché la società è sempre stata femminista. Tutta la "storia" parla di quattro gatti uomini che emergono da una gran massa matriarcale di umanità e che comunque nel loro emergere sono motivati ANCHE da moventi femministi: si pensi agli artisti, tutti infoiati con le donne nude, alla guerra di Troia, provocata da Elena, alla cavalleria medievale, etc. Quello che voglio dire è che un patriarcato non c'è mai stato. Ci sono stati uomini che sono "emersi" da un sostrato di predominio femminile, ma che al tempo stesso si sono innalzati sugli altri uomini e hanno con ciò favorito IN PARTE il naturale impulso femminile di dividerci, renderci la vita un inferno e selezionarci. Dico in parte, perché in parte invece la storia ha prodotto anche dei progressi sociali, per cui magari oggi in Occidente un uomo può non vivere completamente nel letame e gli uomini sono più disposti a disertare guerre inutili. Addirittura oggi c'è chi riesce a riprodursi senza essere per forza stocavolo.

Dunque, secondo me, il matriarcato femminista c'è da sempre. Fa parte della preistoria dell'umanità anche se non ha mai avuto leggi scritte o istituzionalizzate. Il femminismo odierno è una sacca di resistenza dell'antico potere e regime matriarcale contro il progresso dell'umanità: progresso che negli ultimi secoli ha subito una accelerazione e ci ha reso reciprocamente più solidali, anche se sta incontrando una resistenza sempre più forte nel femminismo (che è soltanto l'esplicitazione di un femminismo strisciante che Darwin ha ben visto parlando di "selezione femminile" della specie).

Ecco: rileggere la storia come la progressiva emancipazione dell'umanità dal matriarcato, individuando nel patriarcato il fine ideale dell'umanità. Questo bisognerebbe fare. Vi va?

Offline Vicus

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #1 il: Marzo 09, 2022, 11:28:46 am »
L'antica Grecia e l'impero romano erano un matriarcato? Non mi pare sostenibile. La condizione maschile è peggiorata visibilmente dopo il '68. Comunque scrivi un libro citando fonti attendibili e auguri
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #2 il: Marzo 09, 2022, 11:41:29 am »
L'antica Grecia e l'impero romano erano un matriarcato? Non mi pare sostenibile. La condizione maschile è peggiorata visibilmente dopo il '68. Comunque scrivi un libro citando fonti attendibili e auguri

Mi abbandoni così?  :cry:

Comunque l'Impero romano non "era". L'Imperium era soltanto una qualità spirituale del Princeps, ma la forma politica in cui il potere principesco si esprimeva era in ogni caso la Res Publica (un <<Impero Romano>> c'è stato solo nella mente degli storici, dato che anche nella Roma cosiddetta imperiale tutti pensavano Roma come una sconfinata Repubblica). E questo è il punto: perché la Repubblica? Il concetto di Repubblica, Res Publica, implica quello di deprivatizzazione di qualcosa di privato, di emancipazione da uno stato di privazione, da una materialità, da un sostrato matriarcale: implica una comunione dei beni materiali, un comunismo ante litteram.
Perciò no, la Repubblica romana non era un matriarcato, ma un mezzo di lotta contro il matriarcato. Ciò significa che il matriarcato c'era e che c'era ben prima della Repubblica. Ciò significa anche che la Repubblica romana significava una emancipazione dell'uomo dal matriarcato.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #3 il: Marzo 09, 2022, 11:47:37 am »
Per come la vedo io tutti i problemi dell'umanità sono causati da sempre dal femminismo-matriarcato. Non dico che siano causati "dalle donne", perché di fatto le donne possono essere collocate nella società in modo tale da non causare danni e perché comunque al momento non possono essere cancellate dalla specie (sebbene il Rabbi abbia annunciato, in uno dei Vangeli apocrifi, che questo futuro di liberazione dall'essere mammiferi ci sarà dato un giorno). Però è evidente che le donne c'entrano e di conseguenza il male dell'umanità proviene da un matriarcato-femminismo che da sempre ci opprime. Ebbene: la soluzione è il patriarcato. Con il patriarcato avremmo la pace nel mondo, il benessere, etc.


Online Ryu

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #4 il: Marzo 09, 2022, 11:47:55 am »
Sono indeciso se le mie narici sentono puzza di m... o di troll  :sleep:
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #5 il: Marzo 09, 2022, 12:05:18 pm »
Sono indeciso se le mie narici sentono puzza di m... o di troll  :sleep:

Se senti odore di troll senti male. Vorrei invece sapere cosa intendi con "sento odore di m...".

Comunque per correggere le tue impressioni: il mio preambolo sulla protesta virile etc. non era affatto canzonatorio. Bisogna anche cominciare a dire le cose come stanno senza tema di "fare brutta figura", secondo me.

Offline Vicus

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #6 il: Marzo 09, 2022, 12:54:42 pm »
Sono indeciso se le mie narici sentono puzza di m... o di troll  :sleep:
Le mie di troll, o forse tutt'e due
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Ryu

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #7 il: Marzo 09, 2022, 13:32:55 pm »
Se senti odore di troll senti male. Vorrei invece sapere cosa intendi con "sento odore di m...".

Comunque per correggere le tue impressioni: il mio preambolo sulla protesta virile etc. non era affatto canzonatorio. Bisogna anche cominciare a dire le cose come stanno senza tema di "fare brutta figura", secondo me.

Sì capisce che sei una donna, non scrivi da uomo.
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Vicus

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #8 il: Marzo 09, 2022, 13:53:36 pm »
Sì capisce che sei una donna, non scrivi da uomo.
Fuochino, tempo fa parlava bene dei fr*ci.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #9 il: Marzo 09, 2022, 13:57:20 pm »
Sì capisce che sei una donna, non scrivi da uomo.

A giudicare dall'ultima risposta di Vicus, mi aspetto un ban del tutto arbitrario a momenti, motivato (immagino) con qualche "intelligentissima prova" di questa tua "intelligentissima asserzione". Immagino che questo sia "assolutamente nell'interesse del forum". Della serie: Ryu genera flame accusando dal nulla Caio di trolling, e ovviamente viene bannato Caio perché risponde.
Non che la cosa abbia importanza: il gruppo evidentemente è "vostro" e non "mio". Quindi potete fare come vi pare.

Comunque, prima che mi "eliminiate" dirò la mia.

1) Sono un uomo e sono anche poco tollerante nei confronti di chi come te adotta atteggiamenti gender: la tua unica fortuna è di non avermelo detto in faccia *;

2) Mi chiedo proprio come debba scrivere, secondo te, un uomo;

3) Mi interessa una critica alla mia proposta, ma che sia nel merito. Qual è, secondo te, la soluzione alla questione maschile? E in base a quali paradigmi storici dovremmo leggere il rapporto della storia con il problema del femminismo? Ossia: in che modo possiamo porre fine al femminismo? Te lo chiedo, perché in tutti i movimenti maschili su questo argomento c'è il vuoto assoluto. Si parla tanto della condizione maschile, ma non si propone alcuna soluzione definitiva.
Io invece qui propongo una soluzione, per quanto a grandi linee e idealistica possa essere, ossia la realizzazione di un patriarcato: cioè di una società fondata sulla solidarietà maschile che abbia come proprio obiettivo precostituito il controllo diretto dei corpi e delle menti femminili in modo tale che le donne non possano danneggiare gli uomini e in modo tale che sia garantito il soddisfacimento di tutti i bisogni maschili.
Hai delle critiche alla mia proposta? Benissimo: quali sono?

* Ti spiego meglio questa cosa. Se qualche fr*cio mi si accostasse dal vivo dandomi della donna, come tu hai fatto nel digitale, se ne pentirebbe poco dopo. Per questo motivo dalle mie parti, per la fortuna dei nostri amici lgbtq, una cosa del genere non è mai successa. Nessuno si è mai permesso, senza la protezione di uno schermo.

Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #10 il: Marzo 09, 2022, 14:00:11 pm »
Fuochino, tempo fa parlava bene dei fr*ci.

 :lol:  :lol: maccerto  :lol: :lol:

A dire il vero (se vuoi rileggiti i post) parlavo bene degli studi di genere contro l'ideologia gender e contro l'omosessualismo.

Online Ryu

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #11 il: Marzo 09, 2022, 16:13:27 pm »
A giudicare dall'ultima risposta di Vicus, mi aspetto un ban del tutto arbitrario a momenti, motivato (immagino) con qualche "intelligentissima prova" di questa tua "intelligentissima asserzione". Immagino che questo sia "assolutamente nell'interesse del forum". Della serie: Ryu genera flame accusando dal nulla Caio di trolling, e ovviamente viene bannato Caio perché risponde.
Non che la cosa abbia importanza: il gruppo evidentemente è "vostro" e non "mio". Quindi potete fare come vi pare.

Comunque, prima che mi "eliminiate" dirò la mia.

1) Sono un uomo e sono anche poco tollerante nei confronti di chi come te adotta atteggiamenti gender: la tua unica fortuna è di non avermelo detto in faccia *;

2) Mi chiedo proprio come debba scrivere, secondo te, un uomo;

3) Mi interessa una critica alla mia proposta, ma che sia nel merito. Qual è, secondo te, la soluzione alla questione maschile? E in base a quali paradigmi storici dovremmo leggere il rapporto della storia con il problema del femminismo? Ossia: in che modo possiamo porre fine al femminismo? Te lo chiedo, perché in tutti i movimenti maschili su questo argomento c'è il vuoto assoluto. Si parla tanto della condizione maschile, ma non si propone alcuna soluzione definitiva.
Io invece qui propongo una soluzione, per quanto a grandi linee e idealistica possa essere, ossia la realizzazione di un patriarcato: cioè di una società fondata sulla solidarietà maschile che abbia come proprio obiettivo precostituito il controllo diretto dei corpi e delle menti femminili in modo tale che le donne non possano danneggiare gli uomini e in modo tale che sia garantito il soddisfacimento di tutti i bisogni maschili.
Hai delle critiche alla mia proposta? Benissimo: quali sono?

* Ti spiego meglio questa cosa. Se qualche fr*cio mi si accostasse dal vivo dandomi della donna, come tu hai fatto nel digitale, se ne pentirebbe poco dopo. Per questo motivo dalle mie parti, per la fortuna dei nostri amici lgbtq, una cosa del genere non è mai successa. Nessuno si è mai permesso, senza la protezione di uno schermo.

La soluzione è educare le masse di beta molti dei quali andranno MGTOW, altri non potranno accettare un nuovo ordine di cose non perché non siano esse vere o perché non vengano capite ma perché ad un certo punto - quando c'è la tua sopravvivenza in ballo, in termini evolutivi - non ti puoi permettere di redpillarti allora rifiuti l'evidenza empirica riallacciandoti alla matrice perché almeno ci provi a estremizzare il lato beta bucks dell'ipergamia sperando che se tieni duro ancora un po', se ti inzerbinisci  ancora un po', se sopporti ancora un po', se qualifichi io tuo amore ancora un po' a Sua Maestà la ginomunita, se paghi e ti indebiti ancora un po' ecc ecc allora lei alla fine te la darà così che tu potrai raccontarti che ne è valsa la pena.

A quel punto avendoci 1) alpha redpillati 2) MGTOW 3) beta traditori che avalleranno le politiche femministe tutto ciò che rimane da fare è un circolo soft in cui si intrattengono rapporti solo tra categoria 1 e 2 es: evitare sul lavoro ogni contatto con una donna, interfacciarsi solo con uomini, farsi un circolo di amici/fratelli , creare comunità esclusivamente maschili, abbandonare responsabilità, sacrifici e  lavori tradizionalmente maschili, sviluppare una quantità sana di sociopatia.
A quel punto le donne non verranno lo stesso a cercarti, nemmeno quando la società sarà crollata; questo è perché il loro istinto a razionalizzare non permetterà loro di mettere in discussione il proprio operato - non è un mercato economico di tipo neaclassico.  Ma almeno avrai delle comunità "underground" di aiuto/supporto tra membri della stessa comunità.  Come faranno a quel punto a dire che ne so "Ryu stringe rapporti di business solo con Vicus e non con Giannetta la figa moscia in carriera perché sono QMmisti"?
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Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #12 il: Marzo 09, 2022, 16:37:25 pm »
La soluzione è educare le masse di beta molti dei quali andranno MGTOW, altri non potranno accettare un nuovo ordine di cose non perché non siano esse vere o perché non vengano capite ma perché ad un certo punto - quando c'è la tua sopravvivenza in ballo, in termini evolutivi - non ti puoi permettere di redpillarti allora rifiuti l'evidenza empirica riallacciandoti alla matrice perché almeno ci provi a estremizzare il lato beta bucks dell'ipergamia sperando che se tieni duro ancora un po', se ti inzerbinisci  ancora un po', se sopporti ancora un po', se qualifichi io tuo amore ancora un po' a Sua Maestà la ginomunita, se paghi e ti indebiti ancora un po' ecc ecc allora lei alla fine te la darà così che tu potrai raccontarti che ne è valsa la pena.

A quel punto avendoci 1) alpha redpillati 2) MGTOW 3) beta traditori che avalleranno le politiche femministe tutto ciò che rimane da fare è un circolo soft in cui si intrattengono rapporti solo tra categoria 1 e 2 es: evitare sul lavoro ogni contatto con una donna, interfacciarsi solo con uomini, farsi un circolo di amici/fratelli , creare comunità esclusivamente maschili, abbandonare responsabilità, sacrifici e  lavori tradizionalmente maschili, sviluppare una quantità sana di sociopatia.
A quel punto le donne non verranno lo stesso a cercarti, nemmeno quando la società sarà crollata; questo è perché il loro istinto a razionalizzare non permetterà loro di mettere in discussione il proprio operato - non è un mercato economico di tipo neaclassico.  Ma almeno avrai delle comunità "underground" di aiuto/supporto tra membri della stessa comunità.  Come faranno a quel punto a dire che ne so "Ryu stringe rapporti di business solo con Vicus e non con Giannetta la figa moscia in carriera perché sono QMmisti"?

Perfetto: sono d'accordo con te.

Ma quella che tu hai descritto è la pars destruens, ossia quello che bisogna fare attivisticamente per fare in modo che la società femminista crolli. Nel frattempo però occorre:

1) Avere una narrazione storica di riferimento, perché nessuna società si regge sul nulla, nemmeno le comunità maschili mgtow redpillate: che narrazione storica di riferimento proponi? Io propongo di interpretare tutta la storia come un movimento progressivo di emancipazione dal matriarcato verso un patriarcato "utopico". E dico questo perché questa interpretazione fa comodo alla nostra visione e perché è sostenibile. Non è forse vero che tutte le guerre, le ingiustizie, le disuguaglianze, etc., sono il frutto di frustrazione sessuale generata dalle donne e dalla loro arroganza nel "decidere" in che modo la specie umana dovrebbe evolversi? E non è forse vero che di contro a tutte le guerre la storia fatta dagli uomini ha in ogni caso diminuito la frustrazione sessuale maschile nonostante la resistenza femminista? Secondo me è questa la narrazione che ci serve.

2) Ci occorre anche avere una proposta di società. Ora, a me Marx non piace molto, però al contrario di Malthus e Ricardo ha detto una delle poche cose intelligenti sulla questione maschile, e cioè che in una società ideale non solo i mezzi di produzione e i prodotti del lavoro sono condivisi, ma anche le donne vanno messe in comune. Non mi pare che gli economisti classici siano arrivati così avanti, men che meno i fascisti. Eppure è di fatto l'unico modo per migliorare la condizione maschile: vuoi perché così migliori la condizione di tutti i maschi, vuoi perché persino gli alpha privilegiati alla fine ci guadagnano, se non altro perché se le cose continuano così - con le donne che istigano alla guerra e tutte le femmine in mano a una esigua minoranza -, prima o poi gli alpha faranno tutti la fine del Duce (pace all'anima loro). Ebbene: una società basata sul women sharing secondo me è ciò che si deve definire patriarcato, con delle regole sulle nascite per garantire a tutti i maschi il successo riproduttivo per diritto di nascita e parimenti la soddisfazione sessuale. Se poi in questa società le donne producessero qualcosa (per esempio se lavorassero in fabbrica invece di cazzeggiare sui social e dirigere aziende), direi che ciò sarebbe in linea con la giusta e meritata (se non altro per impagabile credito storico) deresponsabilizzazione maschile.

Online Ryu

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #13 il: Marzo 09, 2022, 18:02:36 pm »
Sono d'accordo sul fatto che ogni guerra nasca dall'ipergamia. Quello che proponi tu è il metodo etrusco, altro che Marx, 'Rduce, Malthus e compagnia cantante, tra l'altro è anche il metodo naturale quando si sta in villaggi, ossia società pre-polis, infatti anche i primati lo fanno. Le femmine trombato coi beta in fase letale e con gli alfa quando ovulano. Chi vince? tutti!

Ma c'è un però che rende il women sharing infattibile: la paternità. Nessun uomo che ha accesso a tante donne rischierebbe il cuckoldismo, mai, ecco che non funzionerebbe. Non puoi negoziare con due cose nella vita: la morte e l'ipergamia.
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Offline Caiovaleriocatullo

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Re:Proposta di mutamento della narrativa storica
« Risposta #14 il: Marzo 09, 2022, 19:14:55 pm »
Sono d'accordo sul fatto che ogni guerra nasca dall'ipergamia. Quello che proponi tu è il metodo etrusco, altro che Marx, 'Rduce, Malthus e compagnia cantante, tra l'altro è anche il metodo naturale quando si sta in villaggi, ossia società pre-polis, infatti anche i primati lo fanno. Le femmine trombato coi beta in fase letale e con gli alfa quando ovulano. Chi vince? tutti!

Ma c'è un però che rende il women sharing infattibile: la paternità. Nessun uomo che ha accesso a tante donne rischierebbe il cuckoldismo, mai, ecco che non funzionerebbe. Non puoi negoziare con due cose nella vita: la morte e l'ipergamia.

Dunque la soluzione ai problemi maschili, causati dall'ipergamia, sarebbe l'accettazione incondizionata dell'ipergamia?
Se la metti così, allora tutto il lavoro di ricerca dei "diritti maschili" non ha alcuna ragion d'essere. Cioè, se veramente le cose stessero come dici tu, allora semplicemente per il beta l'alpha sarebbe un nemico da eliminare e viceversa. Non solo: anche tutti i qemmisti sarebbero nemici fra loro e sarebbero nemici da eliminare agli occhi di tutti gli altri.

Io non la penso come te. Nulla vieta di programmare la riproduzione (anzi, è proprio quello che si dovrebbe fare): tutti gli uomini hanno il diritto di riprodursi per diritto di nascita e di accedere ai corpi femminili per farlo (oltre che per il piacere). Compito della comunità maschile è quello di rendere a ciascuno accessibili le donne. L'educazione dei figli viene svincolata dalla "famiglia" e nessuno può rivendicare il diritto alla proprietà privata sulla donna che feconda: ciascuno esercita la fecondazione su una donna di pubblico dominio. Il cuckoldismo non c'entra nulla (anzi). Se tu non sei d'accordo ne paghi le conseguenze con l'estromissione dalla vita associata e con la pena massima per aver violato le norme della comunità. O si fa così o addio movimenti maschili (e addio esponenti dei movimenti maschili, che verranno inevitabilmente trucidati insieme agli alfa perché fautori del punto di vista femminile ipergamico).