Da una mail di Pro Vita e Famiglia per un manifesto affisso l'8 marzo:
Sai quando ho capito la gravità della situazione?
Quando ho visto un camion della Polizia davanti alla sede di Pro Vita & Famiglia a Roma per difenderci da nuovi attacchi da parte di collettivi femministi, attivisti LGBTQIA e centri sociali.
La camionetta della Polizia di Stato davanti alla nostra
sede vandalizzata:
Allora ho capito che, per difendere la nostra sicurezza e il diritto di esprimerci liberamente, dovevamo agire con maggior risolutezza.
Abbiamo deciso di denunciare il collettivo studentesco
Lupa in Lotta (che ha rivendicato uno degli attacchi alla sede), le femministe di
Non Una Di Meno (la cui sigla compare tra le scritte vandaliche) e il
Comune di Roma per la rimozione illegittima dei nostri manifesti.