Autore Topic: Due pesi due misure...  (Letto 1521 volte)

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Due pesi due misure...
« il: Luglio 08, 2010, 21:44:02 pm »
Ugento (Lecce): la popolazione chiede giustizia dopo l’omicidio del piccolo Stefano

A Torre San Giovanni, località marina nel comune di Ugento, in provincia di Lecce, tutti gli abitanti hanno condannato duramente l’omicidio di Stefano, un bambino di appena due anni, ucciso dal proprio padre. «Speriamo che viva. Deve scontare in carcere ogni giorno della sua vita, macerarsi nei sensi di colpa. Solo così la morte del piccolo Stefano potrà trovare giustizia». È questo lo stato d’animo della popolazione, come ha scritto La Repubblica il giorno dopo l’assassinio compiuto da Giampiero Mele. L’uomo ha infatti ucciso il figlio dopo un litigio con la compagna, con cui i rapporti erano sempre più vicini alla rottura definitiva.

L’efferato omicidio ha destato dunque profonda indignazione nella comunità. Un suo vicino di casa, Adriano Brigante, ha dichiarato a Repubblica: «Non lo incontravo più da anni, ma da piccoli giocavamo insieme a pallone. Non sapevo più nulla di lui, neanche che avesse un figlio ed una compagna, ma non lo avrei mai ritenuto capace di un gesto simile».
Questo riguardava il caso di un padre che ha ucciso il proprio figlio. Il successivo concerne invece l'omicidio di due bambini ad opera della loro madre, attualmente agli arresti domiciliari


Dietro la triste vicenda di Vanessa Lo Porto

Venerdì 23 aprile, con il nostro giornale già in fase di stampa, si è consumata a Gela una delle più terribili tragedie, forse l’unica di questo genere, che la storia della città ricordi. Una giovane madre – Vanessa Lo Porto, di 31 anni, separata da alcuni mesi dal marito – ha trascinato in mare i suoi due bambini, Giuseppe Rosario di 9 anni, e Andrea Pio di appena 2 anni. Sono morti entrambi, inghiottiti dal mare di Manfria. La madre, che voleva morire con loro, si è fatalmente salvata, subendo in tal modo la punizione più atroce di qualsiasi condanna penale.

Fuori di sé, aggredita dalla solitudine e schiacciata dal peso divenuto insopportabile dopo la separazione coniugale, Vanessa Lo Porto non ha retto e il suo equilibrio mentale, minato da tempo da troppi problemi familiari, è divenuto facile preda dello sconvolgimento della ragione. Si è detto che alla base dell’insano gesto della donna sia stato provocato dal timore che il figlio piccolo, come il primogenito, fosse affetto da autismo. Troppo sbrigativo spiegare il tutto con questo. Lo hanno smentito persino i familiari, che hanno hanno piuttosto rimarcato l’attenzione e l’affetto di cui i due piccoli erano sempre circondati. Più probabile che il disperato gesto di Vanessa Lo Porto sia stato l’effetto della deflagrazione devastante in una testa e in un corpo imbottiti di una miscela esplosiva, fatta di solitudine e non solo. Certamente dalla presa d’atto del fallimento totale di una vita ancora giovane e fragile. Troppo fragile per sopportare un tale carico di problemi, forse anche quelli derivanti da tare ereditarie, di cui si è parlato anche in sede di indizi sommari di tipo psichiatrico.

“Nessuno può esprimere giudizi, né condanna, tantomeno puntare il dito. Non sappiamo cosa passa per la mente umana quando si vive un disagio. Sono state dette tante stupidaggini in questa vicenda, viaggiati anche via internet. Bisogna starsene zitti. Il giudizio spetta solo a Dio”.

Sono le parole dure pronunciate durante l’omelia da padre Enzo Romano, il parroco di San Rocco, dove si sono svolti i funerali di Andrea e Giuseppe. “Questi piccoli martiri stanno accanto a Dio. Siamo qui per pregare, non condannare”, ha detto il prete in una affollata chiesa.

La chiesa di San Rocco era già gremita di fedeli, parenti, vicini di casa del quartiere Cantina sociale due ore prima dei funerali. Al centro della sala le due bare bianche. Dentro i corpicini di Giuseppe e Andrea, i fratellini uccisi dalla madre venerdì mattina. Tanti fiori bianchi, come erano bianchi gli abiti talari dei preti: don Enzo Romano, il parroco della chiesa, don Giuseppe Fausciana, don Angelo Strazzanti e don Lino Di Dio. Anche tante autorità.

All'esterno della parrocchia una gigantografia con tanti palloncini bianchi, fatto preparare dai familiari della donna, che ha provocato imbarazzo e qualche polemica sotto voce: raffigura le foto dei due bimbi e la scritta "La nostra mamma ci ha riservato un futuro migliore".

Alla cerimonia c’erano i genitori e i fratelli di Vanessa Lo Porto, Grazia, Morena e Angelo, il marito separato Marco D'Augusta, 38 anni. Assente invece la mamma dei due bimbi che da ieri è agli arresti domiciliari in una clinica di riabilitazione neuro-motoria di Troina, in provincia di Enna. Al di là dei risultati delle indagini che gli investigatori hanno già avviato, resta lo sgomento di una comunità, abituata finora a ben altre morti violente. E la riflessione secondo cui – come scrive Luciano Vullo nel commento qui a fianco – viviamo in una società in preda ad una solitudine di massa, di cui siamo allo stesso tempo vittime e carnefici.


http://falseaccuse.blogspot.com/2010/07/la-cortina-di-pizzo-terza-parte_06.html

Online Jason

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Re: Due pesi due misure...
« Risposta #1 il: Luglio 08, 2010, 21:50:26 pm »
Mah, su Vanessa Lo Porto , a parte qualche eccezione, la gente non ci è andata mica sul leggero...(puttana , troia,  assassina , finirai bruciata e quant'altro...)
« Ultima modifica: Luglio 08, 2010, 21:55:01 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Due pesi due misure...
« Risposta #2 il: Luglio 08, 2010, 22:09:22 pm »
Mah, su Vanessa Lo Porto , a parte qualche eccezione, la gente non ci è andata mica sul leggero...(puttana , troia,  assassina , finirai bruciata e quant'altro...)

All'esterno della parrocchia una gigantografia con tanti palloncini bianchi, fatto preparare dai familiari della donna, che ha provocato imbarazzo e qualche polemica sotto voce: raffigura le foto dei due bimbi e la scritta "La nostra mamma ci ha riservato un futuro migliore".


Mahh....   :hmm:

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Re: Due pesi due misure...
« Risposta #3 il: Luglio 08, 2010, 22:15:43 pm »
La cosa che non tollero nei media nostrani è il fatto che dopo uno stupro si hanno dettagli, tappe processuali, sentenze e motivazioni delle stesse a caratteri cubitali anche dopo due anni; per questi infanticidi nel giro di due giorni non se ne sa più nulla....

Il che dimostra la prevenuta volontà a.."dimenticare" "insabbiare" questi scomodi casi che vedono donne e solo donne assassine dei loro figli !!!

Che ne è stato di Vanessa Lo Porto??   :hmm: :wacko: :ohmy: