Completamente vaccinati perdono 25 anni di aspettativa di vita, lo dimostra lo studio del CDC.
I dati del CDC sulla mortalità per tutte le cause mostrano che ogni dose del vaccino ha aumentato la mortalità del 7% nel 2022 rispetto alla mortalità nel 2021. Chi ha ricevuto 5 dosi ha ora il 35% di probabilità in più di morire nel 2022 rispetto al 2021. Se una persona ha ricevuto una dose, nel 2022 ha il 7% di probabilità in più di morire rispetto al 2021. Secondo uno studio basato sui dati del governo di Cleveland, l’età media di un uomo è di circa 80 anni se non vaccinato.
Ma il tasso di mortalità per vaccino è in aumento rispetto ai non vaccinati.
Studio tedesco-canadese su trent’anni di dati sanitari della popolazione del Regno Unito documenta un aumentato rischio di demenza del 39% in più
(
https://academic.oup.com/jid/advance-article-abstract/doi/10.1093/infdis/jiac484/6948438), post-vaccini anti-influenzali e del 12% in più post-anti-pneumococcici. Nessun rischio in eccesso invece con altri comuni vaccini quali tetano, pertosse, herpes zoster e difterite.
Lo studio è destinato a far discutere e soprattutto – almeno in un mondo normale – a stimolare ricerche approfondite non solo epidemiologiche ma anche e soprattutto di natura farmaco-tossicologica, cellulare e molecolare, che chiariscano come agiscono i vaccini al di là delle più ovvie proprietà immunizzanti.
Interessante intanto il commento dell’editoriale che accompagna lo studio (
https://academic.oup.com/jid/advance-article/doi/10.1093/infdis/jiac487/6950650): “La sua pubblicazione [dello studio] dimostra l’obiettività dei risultati sulla sicurezza del vaccino, dato che la direzione dei risultati che suggeriscono un’associazione tra la vaccinazione e un grave esito sanitario non ne ha precluso la pubblicazione” (sic!) [grassetto mio]
A conferma implicita dunque del diffuso pregiudizio a favore dei vaccini che ostacola la pubblicazione di studi che possano metterne in dubbio la sicurezza e in generale l’opportunità di un impiego generalizzato e acritico.
Prosegue l’editoriale (
https://academic.oup.com/jid/advance-article/doi/10.1093/infdis/jiac487/6950650): “La corretta interpretazione di studi come questo sarebbe migliorata se esaminata da un gruppo scientifico indipendente dalle autorità sanitarie pubbliche che autorizzano, raccomandano, acquistano o promuovono i vaccini.”
Sacrosanto! Ed è precisamente quanto tanti ricercatori senza conflitti di interesse, inclusa la CMSi (
https://cmsindipendente.it/), da sempre chiedono alle istituzioni: senza alcuna influenza indebita.
https://www.maurizioblondet.it/robert-f-kennedy-jr-la-cia-dietro-le-simulazioni-pandemiche/