I valdesi abitavano una LORO valle, quella del Pellice e dell'Angrogna che avevano pacificamente abitato da secoli.
Vi furono tentativi di introdurre il protestantesimo per esempio in Lombardia, Veneto e nel napoletano.
Quelli di Calabria furono tollerati e attaccati soltanto quando aderirono apertamente alla riforma protestante. Ma c'è stata una Vandea anche in Italia di cui attendo anch'io impaziente il film:
È il 1796: il giovane generale Napoleone Bonaparte guida l'esercito rivoluzionario francese contro le potenze monarchiche europee, ed invade l'Italia. L'intero popolo italiano insorge in armi contro l'invasore giacobino, terr0rista [mass0ne] e ladro. Da quel momento, per diciotto lunghi anni, in tutta le penisola, il popolo condurrà una vera e propria crociata in nome dei valori della civiltà, della tradizione, in difesa della società cattolica.
Proprio come nella francese Vandea, proprio come avverrà in Spagna. Questa
pagina di storia italiana, mistificata e volutamente occultata, del tutto sconosciuta al grande pubblico ed inesistente in qualsiasi manuale scolastico, viene qui presentata armoniosamente basandola su materiale storico vastissimo. Ne scaturisce un quadro meraviglioso d'eventi epici e drammatici che coinvolgono l'Italia intera,
dal Tirolo alla Sicilia in cui vissero i nostri Padri. Una nuova pagina di storia, tutta da riscoprire, da compiangere e da
riscrivere.
I Vandeani combattevano contro una Rivoluzione da essi considerata empia, non per difendersi contro un'invasione. Logico che se presero le armi, poi subirono gli attacchi delle milizie rivoluzionarie.
Non credere di cavartela così,
i vandeani non si opposero alla rivoluzione, ma ben presto videro il suo VERO volto: fine della libertà di culto, coscrizione obbligatoria che rovinava intere famiglie che non potevano così coltivare i campi, tassazione vessatoria che le impoveriva per finanziare guerre, senza contropartita e senza rappresentanza.
SOLO a quel punto presero le armi. Conosco il cast del film (anzi DOCU-FILM con interviste a storici di fama ed esibizione di documenti dell'epoca) tutti attori di teatro molto bravi e motivati.
A differenza dell'opera di propaganda di Bellocchio, non è un film a contenuto politico e ideologico, ha un
tono piuttosto obiettivo e neutrale, in particolare nelle interviste agli storici alcuni dei quali non credenti.
Quanto alle ragazze vandeane e valdesi ne hai forse conosciuta qualcuna di entrambi i due gruppi che ti ritieni facoltizzato a fare dei confronti?
Vandeane molte sono tutte molto gentili e ben diverse dalle acide e pretenziose femministe di quest'epoca.
Valdesi qualcuna, non è un segreto che il femminismo scorra potente nel protestantesimo (molto più delle uscite di bergoglio che non ascolta nessuno) e se ne vedono gli effetti. Basta spulciarsi la trasmissione Protestantesimo per avere un'idea (vescovE, famiglie arcobaleno, meglio non continuare).
Non posso generalizzare ma davano l'impressione di essere secolarizzate, "emancipate" e sempre con un atteggiamento vagamente risentito.
Tra le protestanti molto migliori le amish, senza dubbio.
- la conversione forzata è stata praticata dalla Chiesa spesso qualunque cosa dica il diritto canonico
Non si può battezzare qualcuno col fucile spianato. Ma lo si fa (letteralmente) OGGI E IN MASSA da parte religioni non cristiane, le sottrazioni o "rapimenti" abbondano te l'assicuroalmeno non ne condizionano la vita (che non c'è più), come avviene invece con i neonati.
Senza riferimento al caso Mortara, alquanto eccezionale almeno nel cattolicesimo (ma NON in altre religioni OGGI) non c'è nulla di male nel battezzare un neonato in pericolo di vita. E' un atto di misericordia perché salva l'anima. Chiaro che crescendo il battezzato dovrà aderire al cristianesimo, cosa AFFATTO SCONTATA. Anche se nato da genitori cattolici e anche se educato nel mitico collegio cattolico