Il fatto è che uomini e donne non vivono su pianeti separati. Sono due insiemi che si influenzano culturalmente a vicenda. Per cui non credo che la cultura femminile, sia così tanto distante da quella maschile. Il degrado di valori c'è in entrambi gli insiemi. Ma ci sono tendenze di base che si manifestano a prescindere dalla cultura. Oltretutto natura e cultura si influenzano anch'esse a vicenda, dal punto di vista evolutivo. Le donne, solo per dirne una, hanno difficoltà e sono meno predisposte nel ragionamento logico, perchè storicamente il loro cervello è stato sottoposto a compiti ben diversi, rispetto a quelli maschili. In questo caso, l'ambiente ha influito sull'evoluzione del cervello.
I cervelli di uomini e donne, non sono uguali, e non hanno le stesse caratteristiche, anche se alcune cose non si possono più dire e sono scomparse anche dai libri. E' nota ad esempio la differenza consistente di peso, tra il cervello maschile e quello femminile. Molti oggi sostengono che questo sia dovuto solo ed unicamente alla maggiore massa corporea maschile e che il cervello sia sempre proporzionato al volume corporeo. Eppure ci sono uomini magrissimi, che hanno lo stesso volume cerebrale rispetto a quello di uomini più robusti. Idem per le donne. Quindi si nota che trattasi di un arrampicamento sugli specchi appositamente costruito per negare l'evidenza.
Al di là dell'educazione, personalmente ho notato nelle donne un deficit di capacità di ragionamento. Ci sono seri problemi nell'elaborazione di pensieri complessi e una tendenza a semplificare questioni che richiedono un'attenta analisi approfondita.
Va anche detto che le virtù morali, sono anch'esse frutto dello sviluppo di facoltà mentali. Infatti è noto che chi soffre di patologie neurologiche frequentemente ha anche disturbi comportamentali, che possono comportare anche una riduzione dell'empatia.
Oltretutto se fosse solo dovuto alla cultura, ci dovrebbero essere delle eccezioni, donne magari cresciute in ambienti diversi che hanno miracolosamente grandi valori e principi. So che nel forum c'è chi afferma che ci siano contesti migliori, ma io personalmente non ne ho mai avuto prova e per questo non ci credo.
Personalmente quindi concludo che la cultura può avere il suo ruolo, ma solo perchè anch'essa aveva la funzione di "gabbia" che limitava la libertà femminile. Molte donne in passato non si separavano dal marito, perchè avevano il terrore dell'opinione che il loro ambiente sociale avrebbe avuto di loro. Molte sarebbero state emarginate e considerate delle poco di buono e delle madri irresponsabili.
Ma questo non significa che non si separavano perchè la cultura le aveva rese migliori o più riflessive. Col cavolo. Semplicemente avevano paura del giudizio della società. Era molto frequente la domanda "cosa penserà poi la gente di me?". Ma una cosa è comportarsi bene per etica personale, altra cosa è avere paura del giudizio altrui. Sono due cose diverse.
Ma soprattutto c'erano anche motivi economici: le donne non lavoravano quasi mai fuori casa, quindi separandosi avrebbero avuto seri problemi a mantenersi. Queste motivazioni economiche erano MOLTO influenti nelle scelte individuali, e credo pesassero molto più di qualsiasi influenza culturale.