Autore Topic: Segre e Lucarelli  (Letto 1478 volte)

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Offline COSMOS1

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Segre e Lucarelli
« il: Agosto 11, 2023, 09:19:56 am »
La vicenda di Segre è nota: alla festa per l'annuncio del matrimonio dice a tutti le ragioni per cui rompe il fidanzamento.Comportamento quasi obbligato oggi, quando una donna ha tutte le armi per incolpare l'uomo di tutto: se l'avesse "ripudiata" in privato, cosa sarebbe andata a dire in giro lei? Come l'avrebbe diffamato, insultato, deriso, etc? Che poi qualcuno abbia fato un video e che questo sia divenuto virale, non si può certo attribuire a Segre: lui ha detto ciò che doveva dire a coloro che dovevano saperlo, non a tout le monde.
Ma poi compare la Lucarelli, che non perde l'occasione per dimostrare quanti pochi neuroni abbia ancora.
Dire pubblicamente le ragioni per le quali si interrompe un rapporto noto pubblicamente è violenza ...
oibò ...

quindi le cose devono essere nascoste, la gente, gli amici non devono sapere perchè fai questo o fai quello
quasi una privacy al contrario, non il diritto di non far sapere i fatti propri, ma il DOVERE di non farli sapere
ovviamente la ragione è molto semplice: se tu non spieghi le tue ragioni, io posso imporre le mie! Cioè tu non DEVI parlare, perchè io possa dire quel che mi pare e piace, senza contraddittorio!

mia cara Lucarelli, non  la beviamo più: non ci sono solo le ragioni delle donne, ci sono anche le ragioni degli uomini, ed hanno pari dignità!
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Vicus

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #1 il: Agosto 11, 2023, 14:33:51 pm »
Purtroppo per lei le leggi femministe non obbligano ancora l'uomo a tacere
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #2 il: Agosto 11, 2023, 14:50:50 pm »
Purtroppo per lei le leggi femministe non obbligano ancora l'uomo a tacere

Questo non significa che non ci provino o non vogliano provarci, a zittire l'uomo. Del resto quello di zittire l'uomo e renderlo incapace di farsi e tutelare i propri interessi è sempre stato un obiettivo del femminismo. Da perseguirsi e realizzarsi con le buone o con le cattive, con le leggi o con le campagnie mediatiche (che però hanno un successo sempre minore e semmai suscitano reazioni opposte).

Offline Vicus

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #3 il: Agosto 11, 2023, 14:56:05 pm »
Il femminismo è superato, ora c'è il gender e il transumanesimo, a breve verrà assimilato da questi ultimi e ricordato, come oggi le suffragette, come un preludio al mondo più progredito che ci sia mai stato
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #4 il: Agosto 11, 2023, 15:02:09 pm »
Il femminismo è superato, ora c'è il gender e il transumanesimo, a breve verrà assimilato da questi ultimi e ricordato, come oggi le suffragette, come un preludio al mondo più progredito che ci sia mai stato

E dietro a tutti questi bei fenomeni, compreso il femminismo, non dimentichiamocelo, caro Vicus, ci sono le èlites finanziarie occidentali.  Le quali, visti i disastri che hano GIA' combinato e che combinano, dovrebbero anche essere definire non solo occidentali, ma "uccidentali".

Offline Vicus

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #5 il: Agosto 11, 2023, 15:17:28 pm »
Già però pochissimi siti maschili le nominano, mistero per me abissale
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #6 il: Agosto 17, 2023, 20:15:45 pm »
La signorina Cristina Seymandi risponde a Massimo Segre.
Mi aiutate a capire qual è il succo della lettera, alla fine?
Il tuo annuncio in pubblico mi ha fatto male, pensa se fossi stata una ragazzina più fragile di quel che sono ...
È questo il succo?
Cioè: non una sola parola a sua discolpa, va bene, si può tradire una persona prima, durante e dopo la cerimonia nuziale. Non è un problema. Basta che quella persona non sia così cattiva da farti soffrire...
Cioè?


Citazione
Rompo il mio riserbo, dopo giornate di disagio che mi hanno molto provata.

Ieri mattina (il 15 agosto, ndr) ho potuto leggere una lettera di Massimo Segre rivolta al direttore di un quotidiano, dove, per l’ennesima volta, la mia vita e il nostro comune percorso insieme erano messe in evidenza a tutta pagina, sulla cronaca nazionale, mescolate, nell’articolo, con la pubblicità per le future iniziative imprenditoriali delle aziende del mio ex compagno (iniziative alle quali peraltro lavoravamo insieme da anni). Massimo, in quella grande, disorientante, pagina di giornale parla molto di sé stesso: sostiene che «non vi è violenza nell’affermare la verità pubblicamente», riferendosi alla decisione - quella di mettere in piazza il nostro privato - che forse ha preso, quella sera del 27 luglio, convinto dai discorsi di chi - accanto a lui - non ha mai voluto la nostra felicità, ma ha solo desiderato «distruggere».  Parla, Massimo - forse con l’intento di attirarsi le simpatie di qualcuno – dell’«anello di fidanzamento di proprietà di sua mamma», il nostro anello fidanzamento, di cui non perde l’occasione di sottolineare il valore materiale specificandone le caratteristiche, anello al quale ero affezionatissima come ad una delle mie cose più care, misteriosamente sparito (guarda caso) da casa nostra 15 giorni prima di quella tristissima serata salita agli onori delle cronache, a riprova, forse, che c’è chi la vendetta la programma minuziosamente, e perversamente, con largo anticipo. 

Massimo scrive, infine, che «l’amore dovrebbe essere una splendida esclusiva», affermazione che mi stupisce sentir pronunciare proprio da lui… ma sulla quale preferisco non soffermarmi, perché, a differenza di Massimo, io non sento di avere alcun diritto di erigermi nel contempo a giudice e boia degli eventuali errori delle persone con le quali percorro un pezzo di vita, che siano compagni, familiari o amici, emettendo un giudizio definitivo e applicando anche la massima pena, senza peraltro neppure un minimo di contradditorio. Ebbene, se i mass-media si aspettavano mie risposte piccate, repliche inacidite o addirittura vendette, così da alimentare il gossip estivo un’uscita dopo l’altra, saranno stati delusi: le parole chiave per me sono state, nell’immediato, «sconcerto» e «incredulità», e, successivamente, «delusione», «amarezza», «dolore». Il motivo per il quale ho deciso di scrivere, tuttavia, è un altro, in
quanto checché ne pensi il Signor Segre, non ritengo che le nostre miserabili storie di persone qualunque, travolte da un fatto che - complice il clima agostano - ha fatto parlare non solo tutta Italia, ma è apparso anche sulle cronache in Francia, Germania, Brasile e via discorrendo, siano davvero di interesse per i nostri concittadini, che forse hanno ben altri e seri problemi ai quali dedicare la loro attenzione. Scrivo ora per rivolgere un appello non a Massimo Segre, ma a tutti gli uomini e donne che in futuro si troveranno nella situazione di poter decidere se divulgare o no fatti privati di una persona, per vendetta, per voglia di riscatto o per «dare la propria versione dei fatti», ponendo però inevitabilmente l’altro in una condizione di inferiorità, di umiliazione e di dover patire una violenza psicologica. In questi giorni di enorme pressione, da donna emotivamente risolta e professionalmente affermata, mi sono trovata in molte occasioni, durante le lunghe giornate nelle quali ho cercato di ritrovare equilibrio, e anche nelle notti passate insonni, a pormi un’insistente domanda: ma se tutto ciò fosse invece capitato a una ragazza o ragazzo di 20 anni, a una giovane donna o uomo per mille motivi più fragile di me, cosa sarebbe successo…?

Al netto della retorica del “cavaliere senza paura che prende la parola in pubblico per riportare giustizia”, quale sarebbe stato l’impatto sulla vittima destinataria della gogna mediatica?  Sono tanti i messaggi di grande solidarietà e stima che ho ricevuto da amici e colleghi, e sui Social anche da parte di persone che neppure conoscevo, ma ci sono stati anche i messaggi violenti, tipici di quella mascolinità tossica che ancora pervade la nostra società: minacce, insulti, epiteti di ogni genere, offese, umiliazioni. E non sono mancate aspre critiche anche da parte di donne. Non voglio drammatizzare, ma le cronache ci raccontano di persone in difficoltà che in situazioni di questo genere possono arrivare a gesti di autolesionismo o, nei casi peggiori, a togliersi la vita, nonriuscendo a reagire a una umiliazione e diffamazione pubblica sui mass-media e tramite Social e web. Il signor Segre pone sé stesso al centro di tutta la narrazione: la sua necessitàdi prendere parola, le sue vere o presunte difficoltà nel forzarsi a farlo (e faccio fatica a pensarlo, visto che tutto è parso meticolosamente organizzato…), i suoi «valori», le sue aziende, il suo pensiero… proseguendo con una lunga lista di «aggettivi possessivi al maschile singolare». Io, sommessamente, vorrei invece allargare lo sguardo, a ciò che il mio excompagno probabilmente, complice l’ego, non vede: chi sta attorno a noi, il destinatario dello sfogo, chi patisce, soffre, non comprende il perché di tanta umiliazione in pubblico e sul web, e alle persone a quest’ultimo collegate, come i figli, che necessariamente ne patiranno le conseguenze. Soprattutto, la consapevolezza che se c’è una cosa, tra le tante, che questavicenda ci insegna, allora è proprio questa: che la vendetta fine a sé stessa è una pessima consigliera. Poniamoci domande su chi è «cosa altra» rispetto a noi, e sull’effetto che lenostre piccole e grandi decisioni quotidiane, troppo spesso centrate sul nostro egoismo e sul desiderio di rivalsa, possono generare su altri esseri umani, e sulle «macerie» che possono essere create - in misura a volte molto più pesante rispetto alle nostre stesse aspettative - dal «togliersi un sassolino dalla scarpa». Sosteniamo pubblicamente ogni
giorno il valore del dialogo e del confronto: poi però inneggiamo alla «vendetta perfetta». Ho letto online commenti quali «è un signore, è un idolo!», e mi chiedo: se fosse capitato a voi, a vostra figlia o figlio, direste le stesse cose?
Con un’ingenuità disarmante, crediamo alle parole di chi parla con tono pacato e camicia bianca elegante, senza conoscere nulla del suo passato, e per contro condanniamo per stereotipo il fatto che una donna più giovane stia con un uomo più maturo, presumendo lo faccia solo per interesse. Inoltre, se questa storia non avesse avuto i Social a contorno, si sarebbe
consumata tutta in un banale chiacchiericcio cittadino: quanto accaduto sottolinea allora, una volta di più, l’impatto di questi strumenti, e la necessità di una regolamentazione più seria, come il saggio richiamo del Garante della Privacy, l’altroieri, ci ha giustamente ricordato. Concludo dicendo che, dal canto mio, sono convinta di aver dato il massimo in questa relazione, e mi spiace molto, sinceramente, per il disagio che posso aver creato a Massimo Segre, se – come lui sostiene – non sono stata all’altezza delle sue aspettative come compagna, ma nel merito di questa triste vicenda – anche considerato il fatto di non aver avuto, per sua scelta, nessuna possibilità di confronto con lui, l’uomo con cui
condividevo la mia quotidianità da 3 anni - non penso di aver altro da aggiungere.
Dio cè
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Offline Cassiodoro

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #7 il: Agosto 17, 2023, 21:14:49 pm »
Il confronto tra  quello che è successo tra Shakira e Gerard Piqué e quello tra Seigre e la Seymandi dice che gli uomini hanno torto, sia che siano traditori, sia che siano traditi.
Nel caso di Seigre, farlo passare per violento è narcisista deve nascondere il tradimento di lei.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Vicus

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Re:Segre e Lucarelli
« Risposta #8 il: Agosto 17, 2023, 21:33:03 pm »
Mi aiutate a capire qual è il succo della lettera, alla fine?
Le donne come spesso accade si parlano addosso. Tutto orbita attorno a loro e alla loro reputazione, poco importano i tradimenti purché non si vengano a sapere.
Meritato contrappasso per chi diffonde e vive valori antitetici al matrimonio pensando di rimanere immune alle conseguenze.

In Francia mollare fidanzate e spose all'altare è sport nazionale. Personalmente ci penserei prima, ma è innegabile che il gesto ha un educativo impatto melodrammatico
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.