Le considerazioni dell' ottimo Salar costituiscono sempre degli spunti di riflessione preziosi.
Questa volta però non sono del tutto d'accordo con le sue tesi.
Vero è che molti lavori nascono dalla necessità e ci rubano la cosa più importante che abbiamo: il tempo. E' vero anche che molti lavori sono l'occasione per sfuggire da noi stessi e di conseguenza ci allontonano da quel tempo della solidarietà e dell'altruismo che dovrebbero fondare le società sane.
Se penso a certi lavori artigianali però io credo che saper fare un mobile sia molto più nobile che starsene a casa a pensare sull'origine dell'universo, anche perchè insomma non siamo tutti Einstein.
Si può essere nel lavoro in un modo che va al di là delle logiche del lavoro. In un ambito lavorativo noi abbiamo la possibilità di fare scelte che ci definiscono come essere umani e non come meri lavoratori. Sono scelte di aiuto, di comprensione, di disponibilità, di utilità per il prossimo, talvolta persino di amore.
Accanto alla trappola della fuga da se stessi, il lavora presenta anche la grande opportunità di imparare, conoscere il mondo, le persone, e infine conoscere meglio noi stessi i nostri pregi ma ancor più i nostri limiti.