Non poteva mancare il commento sul Corriere della Sega da parte del nostro ineffabile Massimo Gramellini, il quale si è dapprima chiesto ironicamente chi dei due, tra moglie marito, ha chiesto la separazione. "Sembrerebbe il marito, visto la sua faccia bastonata ( da notare la sprezzante ironia) che però (a scanso di equivoci e di un'inopportuna solidarietà che NON CI DEVE ESSERE per i padri separati) chissà che ha combinato per indurre la moglie a chiedere la separazione (è il mantra delle femministe che naturalmente hai fatto tuo, vero, mio indegno omonimo? Ed è sempre colpa dei mariti che "in qualche modo spingono le mogli a chiedere il divorzio", vero, caro il mio leccaculo al posteriore femminile? E se si dicesse, come si continua a dire, tuo malgrado, che le donne che vengono uccise, picchiate e stuprate, in qualche modo hanno "provocato" la reazione maschile o "chissà che hanno combinato per indurre un maschio a fare ciò che non avrebbe magari mai voluto fare"? Ti piacerebbe?)". Poi, continuando il suo commento da scimunito e da maschiopentito, "legittimo è il desiderio di una bambina di vedere i genitori uniti, ma (proclama il nostro femminista) "la sofferenza dei figli non inficia l'istituto del divorzio"(ma va)". Concludendo con una nota ironica, il nostro fenomeno si augura di "vedere la prossima volta uno spot pubblicitario in cui una bambina, invece di offrire una pesca al padre separato (azione inopportuna quant'altre mai) la pesca la spiaccicherà in faccia ai loro genitori che invece di divorziare continuano a scannarsi". Cari miei, il giornalista zerbino è servito!