E' un copione già scritto e visto: la neo-chiesa in un'espansione solo apparente si diluirà nel mondo fino a scomparire, esattamente come i protestanti del Nord Europa che si sforza con successo di imitare.
Rimarranno poche anime sparse, quasi certamente in aree arretrate del pianeta: piccoli gruppi, eremiti e reietti in uno scenario (che è già presente) alla Blade Runner.
In Italia c'è una situazione tra le più desolanti, la fede è completamente "virtualizzata" in blog dove si leggono proclami di arcivescovi, professori, giù giù fino a nani e ballerine ma poi non ci si conosce neppure tra vicini di banco in chiesa. La cartina al tornasole è la demografia che è azzerata, salvo quattro gatti con tenore di vita faraonico che se la cantano e se la suonano.
Non a caso Amerio ha scritto che la Chiesa migrerà in Africa o nelle Americhe, e il card. Sarah (africano) ha detto che l'Europa è alla canna del gas.
In tutto ciò la questione del nuovo papa è alquanto secondaria, per non dire marginale, c'è la possibilità che gli spazi di cattolicesimo "virtuale" la usino come intrattenimento o diversivo.
Né è un caso che abbia aperto un sito maschile e non un blog cattolico. Il mondo sedicente cattolico in Italia (e anche altrove) è infiltrato e corrotto fino al midollo: autoreferenziale, chiuso e distante come il Castello di Kafka (le opere di Kafka sono ormai più vicine alla cronaca che al romanzo). In altre parole, non è più cattolico ma risente pesantemente di altre influenze di cui s'è detto (e altre ancora di cui non s'è detto). Il resto è teatro virtuale per intrattenere il pubblico, che attende tranquillamente la sua estinzione come popolo.
Negli anni '50 il Papa si affliggeva (a ragione) sul futuro del cristianesimo in Europa e il peggiore dei parroci si faceva in quattro per aiutare l'ultimo parrocchiano. Soprattutto le parrocchie erano luoghi di aggregazione, vitali, non case di riposo.
Oggi, regna il silenzio o le chiacchiere inutili che sono anche peggio.
Chissà come giudicherà il Signore non solo Bergoglio, ma anche coloro che pur avendo responsabilità sul gregge non fanno nulla di concreto, salvo gongolare su minuzie inutili in uno dei periodi più bui della storia della Chiesa; le battezzate che divorziano o cazzeggiano fino a 40 anni; e tutto il popolo cattolico che non si associa, non agisce in alcun modo ma vive adagiato in tranquilla attesa della propria estinzione. Forse la parabola dei talenti può aiutare a capire.
E questo vale anche per i non cattolici,
l'intera popolazione è ridotta a zombie, che scendono in piazza solo quando sono teleguidati dal potere (Sardine, anti-patriarcato...) altrimenti tornano nei loro sarcofagi social/virtuali