Ieri nella giornata dell'8 Marzo durante una manifestazione femminista, una donna ha avuto la malaugurata idea di esporre un cartello nel quale si invitava a ricordare le donne israeliane violentate il giorno 7 Ottobre nell'attacco di Hamas a Gaza. Mal gliene ha incolto: è stata cacciata dal corteo. Non lo sapeva, la disgraziata, che per le femministe "de noaltri" ( e anche "de altri") le donne israeliane sono come le ausiliare della Repubblica di Salò per le partigiane e le donne tedesche arruolate nelle SS per le soldatesse russe? Quando poi il nazifascismo venne sconfitto le donne partigiane e le soldatesse russe voltarono la testa dall'altra parte quando i loro uomini si rivalsero sulle ausiliare di Salò e sulle donne tedesche. Le femministe, schierate tutte senza eccezioni con la causa palestinese hanno lo stesso atteggiamento: sostenendo i loro uomini e partecipando alla costruzione e al funzionamento dello Stato di Israele (che non ha il diritto di esistere) le donne israeliane, quando restano vittime di aggressione, anche sessuale, "se la sono cercata". Espressione vietatissima agli uomini se evidenziano un comportamento imprudente da parte delle donne aggredite in zone isolate e non illuminate in orario notturno, ma lecitissima per le femministe in merito alle donne politicamente schierate dalla parte sbagliata. Cari "maschilisti" che sicuramente seguite questo Forum, accomodatevi quando siete con un'israeliana. Le femministe vi hanno dato semaforo verde.