Molti osservatori e commentatori sono ancora sotto shock per l'affondamento dello yacht dove sono deceduti alcuni dei nuovi padreterni del mondo occidentali: il magnate Mike Lynch e sua figlia, il Presidente della JP Morgan Bloomer, una banca proclamata "too big to fall", cioè troppo grande per fallire e sua moglie (per le quali si prospettava un avvenire glorioso e sicuro in quanto donne e in quanto donne appartenenti alla "upper class" e invece hanno fatto la fine dei sorci) e altri due pezzi grossi, i Morvillo. Il loro yacht era ritenuto e ancora è proclamato "inaffondabile". Così lo ritenevano anche i loro proprietari. Magari qualcuno di loro avrà ripetuto la battuta di un armatore del Titanic: "Dio stesso non riuscirebbe ad affondare questa nave". Invece è bastato un semplicissimo e volgarissimo iceberg a mandare negli abissi quella meraviglia dell'ingenio umano. Dio non ha avuto bisogno di scomodarsi. Adesso gli "esperti" dicono che se lo yacht è affondato è per colpa della sua pessima gestione: gli occupanti, viene detto, hanno sbagliato tutto, sono stati superficiali, trascurati e presuntuosi, per la loro incuria un portello è stato lasciato aperto, l'acqua ha invaso lo scafo e un semplice fortunale imprevisto ha fatto il resto. Ma questo non cambia l'esito della vicenda. Anche il Titanic è affondato soprattutto per l'incoscienza e le scelte sbagliate del capitano Smith: invece di mantenere la velocità normale, ha lanciato il transatlantico a tutta velocità per arrivare a New York prima del giorno stabilito e fare bella figura e questo in un tratto di oceano che si sapeva pericoloso perchè in presenza di banchi di nebbia e di iceberg. La decisione di voltare direzione quando era evidente che a motivo della mole gigantesca della nave non c'era nè lo spazio nè il tempo per evitare la collisione ha fatto il resto: la nave ha offerto il fianco all'iceberg e sulla fiancata si è prodotto uno squarcio di 100 metri. Potevano allagarsi quattro compartimenti stagni e il Titanic non affondava, si diceva orgogliosamente. Se ne allagarono cinque e l'"inaffondabile" Titanic colò a picco. Allo stesso modo, contro il veliero Bayesian si potevano scatenare le peggiori tempeste, senza che affondasse; è stato sufficiente dimenticare di chiudere un portellone e un prevedibile e ordinario fortunale ha fatto affondare il Bayesian. Ora, è probabile che uno dei defunti, Bloomer, abbia pensato la stessa cosa della banca della quale era presidente: siccome la banca di cui sono presidente è "too big to fall", Dio stesso non riuscirebbe a farla collassare, come lo yacht dove trascorro le vacanze. Mi viene in mente un pensierino malizioso (ma non tanto): non è che l'affondamento del Titanic e del Bayesian siano una sinistra premonizione per Jp Morgan? Alla mala sorte che si innamora delle imbarcazioni che Dio non riuscirebbe ad affondare potrebbe venire la forte tentazione di mandare in rovina anche una banca che "Dio stesso non potrebbe far fallire".