Autore Topic: Sulla coglionaggine maschile  (Letto 14027 volte)

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #45 il: Agosto 24, 2010, 17:21:55 pm »
nel momento in cui il comandante sta commettendo un errore e qualcun'altro lo asseconda, e in maniera conscienziosa, e ovvio che si rende complice di tale errore. e se per caso succede un guaio la colpa è di entrambi.

le responsabilità del capitano non prevaricano l'incoscenza di chi gli è stato complice a tutti gli effetti.
le responsabilità del comandante potevano essere considerate una scusante per la ragazza solo nel caso in cui questa avesse agito con ingenuità e inconsapevole di poter recar danno.

se alla fine sei giunto alla conclusione che lei è una cretina si presume che tu abbia notato in lei un comportamento sbagliato. la strafottenza dimostrata da lei - in un contesto che coinvolgeva anche altre persone - non può essere in nessun modo giustificata e minimizzata dalle intemperanze di una seconda persona.

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #46 il: Agosto 24, 2010, 17:31:01 pm »
...pure  da   cose  immaginarie,  la situazione  é  voltastomachevole.

Fanno  di tutto  per  avere la  loro approvazione e  non   sopportano  gli  altri  uomini,  vorrei
fare  un sondaggio  per  vedere  quanti  sono  quelli  che  non  hanno   mai  incontrato uomini
che  NON   siano  così.
capita, anche nelle discussioni più futili, di capitare il solito leccaculo che pur di sembrare galante, vero uomo ecc prende le difese della donzella di turno

capita quando sei in compagnia di una comitiva e anche di persone estranee
sembrano dei cagnolini da guardia

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #47 il: Agosto 24, 2010, 18:23:38 pm »
nel momento in cui il comandante sta commettendo un errore e qualcun'altro lo asseconda, e in maniera conscienziosa, e ovvio che si rende complice di tale errore. e se per caso succede un guaio la colpa è di entrambi.

le responsabilità del capitano non prevaricano l'incoscenza di chi gli è stato complice a tutti gli effetti.
le responsabilità del comandante potevano essere considerate una scusante per la ragazza solo nel caso in cui questa avesse agito con ingenuità e inconsapevole di poter recar danno.

se alla fine sei giunto alla conclusione che lei è una cretina si presume che tu abbia notato in lei un comportamento sbagliato. la strafottenza dimostrata da lei - in un contesto che coinvolgeva anche altre persone - non può essere in nessun modo giustificata e minimizzata dalle intemperanze di una seconda persona.

No, ho notato che lei è cretina dai video che ha messo su Youtube. Ti ripeto che tu puoi pure darle tutte le colpe personali e morali che vuoi e fare tutti i teoremi che ti pare, ma resta il fatto che legalmente lei ha agito dietro l'autorizzazione del comandante e quindi non deve rispondere di niente.
E' come se tu vai all'ufficio affissioni del comune per chiedere l'autorizzazione ad affiggere alcuni manifesti su un muro, poi li vai ad affiggere e la polizia ti ferma e dice che su quel muro non puoi affiggere perché è vietato dalla legge. Nel momento in cui tu mostri l'autorizzazione del comune non devi rispondere di niente perché sei stato autorizzato. E' il responsabile che ti ha dato l'autorizzazione che dovrà risponderne.

Lei avrebbe avuto delle responsabilità se fosse entrata di nascosto nella cabina di pilotaggio mentre non c'era nessuno e si fosse messa a pilotare l'aliscafo di sua iniziativa. Allora si che ne avrebbe dovuto rispondere. Anche se l'equipaggio avrebbe dovuto giustificare il fatto che la cabina fosse rimasta incustodita. Ma per come stanno le cose non ha nessuna responsabilità legale. Se poi a te piace ritenerla colpevole, complice o quel che ti pare, questi sono affari tuoi. :)

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #48 il: Agosto 24, 2010, 18:25:49 pm »
capita, anche nelle discussioni più futili, di capitare il solito leccaculo che pur di sembrare galante, vero uomo ecc prende le difese della donzella di turno

capita quando sei in compagnia di una comitiva e anche di persone estranee
sembrano dei cagnolini da guardia
E quando poi una delle femmine della comitiva inizia a sfottere uno dei maschi e tutti gli altri maschi si accodano a sfotterlo per farsi belli... che simpatia!

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #49 il: Agosto 24, 2010, 18:29:48 pm »
beh un esempio potrebbe essere questo ,preso da donne pensanti

il commento è molto lungo ,ma vale la pena per far vedere il lecchinismo maschile dove può arrivare

#
Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:00

aderisco all’appello e cercherò di proseguire , come tutti i santi giorni, la sensibilizzazione di uomini e anche di donne (che ancora non sono consapevoli del tutto della situazione che millenni di patriarcato ha prodotto) sulla necessità di superare gli stereotipi e gli squilibri fra i sessi che questa società produce da cosi tanto tempo . Sono interdetto e ancora amareggiato nel leggere i post della maggior parte degli uomini e trovo assordante e smisurata (ma già ne ero a consapevole..) la differenza di profondità, intelligenza, cultura, sensibilità, senso del rispetto (quello vero) che emerge leggendo i post delle donne rispetto a quelli maschili. Leggo le vostre risposte misurate, puntuali, intrise di solidarietà; frutto di chi davvero vuole promuovere la sacralità della vita e l’ unica cosa che mi viene da pensare è “perle ai porci”. Chiedo scusa in anticipo perchè non voglio davvero offendere nessuno, al massimo manifestare lo sconcerto per l’ evidente mentalità microscopica di taluni uomini e non vorrei distogliere dal focus dell’ iniziativa che è sottoscrivere senza esitazione e polemiche sterili un appello che manifesti la propria totale contrarietà alla violenza sulle donne. Scusate se mi ripeto, però davvero sono scioccato di vedere come persone, che stando su un sito del genere ci si aspetta un tanto più evoluti, almeno un pochino al di sopra della superficialità, al di sopra degli stereotipi che vanno avanti da secoli; cerchino attraverso ragionamenti dalla logica a mio avviso miserabile (dal loro immagino schiacciante) di dare un taglio pseudointelligente a quelli che sono invece da sempre i corollari comportamentali del patriarcato dominante. Alla richiesta per un appello contro la violenza alle donne, si invoca per rifiutarlo, la violenza che anche gli uomini subiscono? Spero di non essere bannato ma non posso tacere che la differenza fra queste donne e noi (anzi voi…) è che se chiunque (uomo, donna, animale, pianta o minerale) compisse una simile iniziativa promuovendo un appello contro la violenza che so, subita dagli uomini cui le ex mogli non fanno vedere i figli (è solo un esempio per carità non vi accanite su questo…andate oltre) loro aderirebbero senza sciocche e inutili precisazioni, mosse dal desiderio genuino di salvaguardare DAVVERO la vita, il rispetto, il dialogo e la comprensione. Trovo intollerabile che parlando di questioni cosi drammatiche si ribatta facendo l’ esempio di quella o questa donna che ha avuto un comportamento discriminatorio su un uomo o cose simili…..dire: “sono d’ accordo, però allora anche gli uomini subiscono vessazioni etc…” è solo un modo per mascherare il fastidio profondo nei confronti di ciò che i pensieri, gli studi, le azioni di queste donne fanno (giustamente) emergere: ovvero che l’ uomo, il maschio o come vi pare è al centro, da millenni, dell’esercizio del potere usandolo a proprio vantaggio e rendendo la donna ostaggio e al servizio dell’ uomo. Da decenni (anche grazie alla rimessa in discussione delle teorie sulle società preistoriche…anche l’ archeologia era patrocinio maschile che nascondeva gli antichissimi e diffusi culti della Dea Madre) le donne hanno acquisito coscienza di come diverso era il contesto sociale anticamente e di come è via via cambiato a favore di società aggressive dove la violenza era ( ed è) il presupposto del potere. Un tempo molto addietro le donne erano la guida, non perché esercitavano il potere ma perché erano in contatto con la nascita e la morte, con il senso profondo del cambiamento (virtù questa sconosciuta all’ uomo che tende a cristallizzare tutto ciò che lo riguarda) erano le guaritrici che sapevano guidare le coscienze umane a più alti livelli di spiritualità. Finalmente si mette in discussione sul serio il paradigma sociale in cui siamo immersi e noi uomini abbiamo il dovere di essere promotori di questo cambiamento che porta a società fondate su valori diversi dagli attuali. Si badi che non pongo la discussione sul piano del meglio donna, meglio uomo, farlo significherebbe travisare e confondere il senso dell’ appello. Questa adesione non necessità di un confronto sul primato dei sessi…..è una pura richiesta di aiuto e di anelito al miglioramento delle condizioni di vita. Sic et sempliciter
Concludo con una cosa che le donne già sanno bene, ma preme comunque sottolinearlo: a mio avviso è ovviamente necessario dialogare con gli uomini per convergere sempre più sulla via della comprensione, del rispetto e della mutualità (salire insieme sull’ arca di cui si parlava prima…)ma è forse ancor più utile (le due cose non sono ovviamente supplementari) insistere sulla “alfabetizzazione della propria presa di coscienza da parte delle donne” di quelle donne che sono le prime vittime mentali dei retaggi dell’ attuale società; parlo per intenderci con un esempio banale di quelle donne che aspirano a tutti i costi ad avere il figlio maschio: quante volte ho sentito donne incinte dire con trionfo “è maschio me lo sento, ne sono sicura..”!!!!!!! o le donne che pensano, qualora tradiscano il partner, che se lui le da un paio di sganassoni o di calci in pancia un po’ se lo sono meritato!!! (nei paesi dell’ est è pieno ve lo assicuro…..garantisco però che non sono andato nell’ est per turismo sessuale!!!!!). Voglio dire che come per tutte le evoluzioni occorre pensare al presente e al futuro e per quest’ ultimo sono le donne madri dei maschi le prime a non dover trattare questi come i destinatari del futuro potere, come il mezzo attraverso il quale anche loro saranno accettate da questa società maschilista……ma a doverli crescere come esseri umani liberi e coltivare in loro il senso sacro per la vita.
Scusate per la lunghezza il dono della sintesi non mi appartiene. O forse se leggevo post meno inquietanti sarei stato più corto. Buona fortuna a tutte le donne e tutti gli uomini (soprattutto a quelli picchiati selvaggiamente da donne senza pietà!) di questo mondo….anche se le donne ne hanno più ragionevole bisogno viste le statistiche.
#
Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:02

errata corrige: nella seconda riga intendevo scrivere:….(quelle che ancora non sono consapevoli…etc etc–

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #50 il: Agosto 24, 2010, 18:37:13 pm »
beh un esempio potrebbe essere questo ,preso da donne pensanti

il commento è molto lungo ,ma vale la pena per far vedere il lecchinismo maschile dove può arrivare

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Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:00

aderisco all’appello e cercherò di proseguire , come tutti i santi giorni, la sensibilizzazione di uomini e anche di donne (che ancora non sono consapevoli del tutto della situazione che millenni di patriarcato ha prodotto) sulla necessità di superare gli stereotipi e gli squilibri fra i sessi che questa società produce da cosi tanto tempo . Sono interdetto e ancora amareggiato nel leggere i post della maggior parte degli uomini e trovo assordante e smisurata (ma già ne ero a consapevole..) la differenza di profondità, intelligenza, cultura, sensibilità, senso del rispetto (quello vero) che emerge leggendo i post delle donne rispetto a quelli maschili. Leggo le vostre risposte misurate, puntuali, intrise di solidarietà; frutto di chi davvero vuole promuovere la sacralità della vita e l’ unica cosa che mi viene da pensare è “perle ai porci”. Chiedo scusa in anticipo perchè non voglio davvero offendere nessuno, al massimo manifestare lo sconcerto per l’ evidente mentalità microscopica di taluni uomini e non vorrei distogliere dal focus dell’ iniziativa che è sottoscrivere senza esitazione e polemiche sterili un appello che manifesti la propria totale contrarietà alla violenza sulle donne. Scusate se mi ripeto, però davvero sono scioccato di vedere come persone, che stando su un sito del genere ci si aspetta un tanto più evoluti, almeno un pochino al di sopra della superficialità, al di sopra degli stereotipi che vanno avanti da secoli; cerchino attraverso ragionamenti dalla logica a mio avviso miserabile (dal loro immagino schiacciante) di dare un taglio pseudointelligente a quelli che sono invece da sempre i corollari comportamentali del patriarcato dominante. Alla richiesta per un appello contro la violenza alle donne, si invoca per rifiutarlo, la violenza che anche gli uomini subiscono? Spero di non essere bannato ma non posso tacere che la differenza fra queste donne e noi (anzi voi…) è che se chiunque (uomo, donna, animale, pianta o minerale) compisse una simile iniziativa promuovendo un appello contro la violenza che so, subita dagli uomini cui le ex mogli non fanno vedere i figli (è solo un esempio per carità non vi accanite su questo…andate oltre) loro aderirebbero senza sciocche e inutili precisazioni, mosse dal desiderio genuino di salvaguardare DAVVERO la vita, il rispetto, il dialogo e la comprensione. Trovo intollerabile che parlando di questioni cosi drammatiche si ribatta facendo l’ esempio di quella o questa donna che ha avuto un comportamento discriminatorio su un uomo o cose simili…..dire: “sono d’ accordo, però allora anche gli uomini subiscono vessazioni etc…” è solo un modo per mascherare il fastidio profondo nei confronti di ciò che i pensieri, gli studi, le azioni di queste donne fanno (giustamente) emergere: ovvero che l’ uomo, il maschio o come vi pare è al centro, da millenni, dell’esercizio del potere usandolo a proprio vantaggio e rendendo la donna ostaggio e al servizio dell’ uomo. Da decenni (anche grazie alla rimessa in discussione delle teorie sulle società preistoriche…anche l’ archeologia era patrocinio maschile che nascondeva gli antichissimi e diffusi culti della Dea Madre) le donne hanno acquisito coscienza di come diverso era il contesto sociale anticamente e di come è via via cambiato a favore di società aggressive dove la violenza era ( ed è) il presupposto del potere. Un tempo molto addietro le donne erano la guida, non perché esercitavano il potere ma perché erano in contatto con la nascita e la morte, con il senso profondo del cambiamento (virtù questa sconosciuta all’ uomo che tende a cristallizzare tutto ciò che lo riguarda) erano le guaritrici che sapevano guidare le coscienze umane a più alti livelli di spiritualità. Finalmente si mette in discussione sul serio il paradigma sociale in cui siamo immersi e noi uomini abbiamo il dovere di essere promotori di questo cambiamento che porta a società fondate su valori diversi dagli attuali. Si badi che non pongo la discussione sul piano del meglio donna, meglio uomo, farlo significherebbe travisare e confondere il senso dell’ appello. Questa adesione non necessità di un confronto sul primato dei sessi…..è una pura richiesta di aiuto e di anelito al miglioramento delle condizioni di vita. Sic et sempliciter
Concludo con una cosa che le donne già sanno bene, ma preme comunque sottolinearlo: a mio avviso è ovviamente necessario dialogare con gli uomini per convergere sempre più sulla via della comprensione, del rispetto e della mutualità (salire insieme sull’ arca di cui si parlava prima…)ma è forse ancor più utile (le due cose non sono ovviamente supplementari) insistere sulla “alfabetizzazione della propria presa di coscienza da parte delle donne” di quelle donne che sono le prime vittime mentali dei retaggi dell’ attuale società; parlo per intenderci con un esempio banale di quelle donne che aspirano a tutti i costi ad avere il figlio maschio: quante volte ho sentito donne incinte dire con trionfo “è maschio me lo sento, ne sono sicura..”!!!!!!! o le donne che pensano, qualora tradiscano il partner, che se lui le da un paio di sganassoni o di calci in pancia un po’ se lo sono meritato!!! (nei paesi dell’ est è pieno ve lo assicuro…..garantisco però che non sono andato nell’ est per turismo sessuale!!!!!). Voglio dire che come per tutte le evoluzioni occorre pensare al presente e al futuro e per quest’ ultimo sono le donne madri dei maschi le prime a non dover trattare questi come i destinatari del futuro potere, come il mezzo attraverso il quale anche loro saranno accettate da questa società maschilista……ma a doverli crescere come esseri umani liberi e coltivare in loro il senso sacro per la vita.
Scusate per la lunghezza il dono della sintesi non mi appartiene. O forse se leggevo post meno inquietanti sarei stato più corto. Buona fortuna a tutte le donne e tutti gli uomini (soprattutto a quelli picchiati selvaggiamente da donne senza pietà!) di questo mondo….anche se le donne ne hanno più ragionevole bisogno viste le statistiche.
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Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:02

errata corrige: nella seconda riga intendevo scrivere:….(quelle che ancora non sono consapevoli…etc etc–
Ehm, quanti se ne sarà fumati prima di scrivere sto commento?


:D

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #51 il: Agosto 24, 2010, 18:46:46 pm »
No, ho notato che lei è cretina dai video che ha messo su Youtube. Ti ripeto che tu puoi pure darle tutte le colpe personali e morali che vuoi e fare tutti i teoremi che ti pare, ma resta il fatto che legalmente lei ha agito dietro l'autorizzazione del comandante e quindi non deve rispondere di niente.
E' come se tu vai all'ufficio affissioni del comune per chiedere l'autorizzazione ad affiggere alcuni manifesti su un muro, poi li vai ad affiggere e la polizia ti ferma e dice che su quel muro non puoi affiggere perché è vietato dalla legge. Nel momento in cui tu mostri l'autorizzazione del comune non devi rispondere di niente perché sei stato autorizzato. E' il responsabile che ti ha dato l'autorizzazione che dovrà risponderne.

Lei avrebbe avuto delle responsabilità se fosse entrata di nascosto nella cabina di pilotaggio mentre non c'era nessuno e si fosse messa a pilotare l'aliscafo di sua iniziativa. Allora si che ne avrebbe dovuto rispondere. Anche se l'equipaggio avrebbe dovuto giustificare il fatto che la cabina fosse rimasta incustodita. Ma per come stanno le cose non ha nessuna responsabilità legale. Se poi a te piace ritenerla colpevole, complice o quel che ti pare, questi sono affari tuoi. :)

c'è un enorme differenza tra prendersi la responsabilità di affiggere manifesti su un muro e giocare con un mezzo pubblico con tante altre persone a bordo, come se fosse un giocattolo.
bisogna saper distinguere ciò che è rischioso e cosa non lo è...anche nel caso in cui sia qualcun'altro a darti l'autorizzazione di farlo. non sei mica obbligato; almeno che tu non sia in grado di ragionare con la tua testa, e scindere le cose giuste da quelle sbagliate.
che l'altra persona debba sottostare a certe regole non significa che tu possa fare tutto quello che ti pare.

Citazione
E quando poi una delle femmine della comitiva inizia a sfottere uno dei maschi e tutti gli altri maschi si accodano a sfotterlo per farsi belli... che simpatia!

e che soddisfazione quando poi vedi la tipa di turno che li tratta tutti come zerbini dopo che questi l'hanno difesa...

Online Jason

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #52 il: Agosto 24, 2010, 18:52:25 pm »
Citazione
il commento è molto lungo ,ma vale la pena per far vedere il lecchinismo maschile dove può arrivare

Bhe più che lecchinismo questa è malafede, chiusura mentale e completa ignoranza sull'argomento.


Citazione
che ancora non sono consapevoli del tutto della situazione che millenni di patriarcato ha prodotto

Millenni ? Ma da quanto vive questo, da quando il T-rex ha preso possesso del pianeta terra ?

Citazione
Sono interdetto e ancora amareggiato nel leggere i post della maggior parte degli uomini


Anche noi, figurati  :D

Citazione
Alla richiesta per un appello contro la violenza alle donne, si invoca per rifiutarlo, la violenza che anche gli uomini subiscono?

Malafede : mai fatto queste cose.
 
Citazione
Spero di non essere bannato ma non posso tacere che la differenza fra queste donne e noi (anzi voi…) è che se chiunque (uomo, donna, animale, pianta o minerale) compisse una simile iniziativa promuovendo un appello contro la violenza che so, subita dagli uomini cui le ex mogli non fanno vedere i figli (è solo un esempio per carità non vi accanite su questo…andate oltre) loro aderirebbero senza sciocche e inutili precisazioni, mosse dal desiderio genuino di salvaguardare DAVVERO la vita, il rispetto, il dialogo e la comprensione.


Ignoranza completa : quante femministe (paritarie rispettose eccetera eccetera ) hanno aderito alla causa dei padri separati ? Quante femministe si battono per eliminare le discriminazioni degli uomini nei divorzi ? Quante femministe si battono per eliminare la mentalità lavorativa "solamente l'uomo deve fare i lavori più pericolosi e degradanti" ? Quante ? Voglio che costui lo venga a scrivere qui sopra. Nomi e cognomi .


Citazione
Si badi che non pongo la discussione sul piano del meglio donna, meglio uomo, farlo significherebbe travisare e confondere il senso dell’ appello. Questa adesione non necessità di un confronto sul primato dei sessi…..è una pura richiesta di aiuto e di anelito al miglioramento delle condizioni di vita.

Bene, allora battiti appunto per eliminare le discriminazioni degli uomini durante divorzi e in ambito lavorativo, se sei per la parità

Citazione
parlo per intenderci con un esempio banale di quelle donne che aspirano a tutti i costi ad avere il figlio maschio: quante volte ho sentito donne incinte dire con trionfo “è maschio me lo sento, ne sono sicura..”!!!!!!!

Che strano, tutte le donne che conosco dicono ( o direbbero ) : "basta che sia sano, il sesso non conta" . Parla per sentito dire .

Citazione
….anche se le donne ne hanno più ragionevole bisogno viste le statistiche.

Bhe ti consiglio di rileggerti bene le statistiche...
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #53 il: Agosto 24, 2010, 18:53:11 pm »
beh un esempio potrebbe essere questo ,preso da donne pensanti

il commento è molto lungo ,ma vale la pena per far vedere il lecchinismo maschile dove può arrivare

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Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:00

aderisco all’appello e cercherò di proseguire , come tutti i santi giorni, la sensibilizzazione di uomini e anche di donne (che ancora non sono consapevoli del tutto della situazione che millenni di patriarcato ha prodotto) sulla necessità di superare gli stereotipi e gli squilibri fra i sessi che questa società produce da cosi tanto tempo . Sono interdetto e ancora amareggiato nel leggere i post della maggior parte degli uomini e trovo assordante e smisurata (ma già ne ero a consapevole..) la differenza di profondità, intelligenza, cultura, sensibilità, senso del rispetto (quello vero) che emerge leggendo i post delle donne rispetto a quelli maschili. Leggo le vostre risposte misurate, puntuali, intrise di solidarietà; frutto di chi davvero vuole promuovere la sacralità della vita e l’ unica cosa che mi viene da pensare è “perle ai porci”. Chiedo scusa in anticipo perchè non voglio davvero offendere nessuno, al massimo manifestare lo sconcerto per l’ evidente mentalità microscopica di taluni uomini e non vorrei distogliere dal focus dell’ iniziativa che è sottoscrivere senza esitazione e polemiche sterili un appello che manifesti la propria totale contrarietà alla violenza sulle donne. Scusate se mi ripeto, però davvero sono scioccato di vedere come persone, che stando su un sito del genere ci si aspetta un tanto più evoluti, almeno un pochino al di sopra della superficialità, al di sopra degli stereotipi che vanno avanti da secoli; cerchino attraverso ragionamenti dalla logica a mio avviso miserabile (dal loro immagino schiacciante) di dare un taglio pseudointelligente a quelli che sono invece da sempre i corollari comportamentali del patriarcato dominante. Alla richiesta per un appello contro la violenza alle donne, si invoca per rifiutarlo, la violenza che anche gli uomini subiscono? Spero di non essere bannato ma non posso tacere che la differenza fra queste donne e noi (anzi voi…) è che se chiunque (uomo, donna, animale, pianta o minerale) compisse una simile iniziativa promuovendo un appello contro la violenza che so, subita dagli uomini cui le ex mogli non fanno vedere i figli (è solo un esempio per carità non vi accanite su questo…andate oltre) loro aderirebbero senza sciocche e inutili precisazioni, mosse dal desiderio genuino di salvaguardare DAVVERO la vita, il rispetto, il dialogo e la comprensione. Trovo intollerabile che parlando di questioni cosi drammatiche si ribatta facendo l’ esempio di quella o questa donna che ha avuto un comportamento discriminatorio su un uomo o cose simili…..dire: “sono d’ accordo, però allora anche gli uomini subiscono vessazioni etc…” è solo un modo per mascherare il fastidio profondo nei confronti di ciò che i pensieri, gli studi, le azioni di queste donne fanno (giustamente) emergere: ovvero che l’ uomo, il maschio o come vi pare è al centro, da millenni, dell’esercizio del potere usandolo a proprio vantaggio e rendendo la donna ostaggio e al servizio dell’ uomo. Da decenni (anche grazie alla rimessa in discussione delle teorie sulle società preistoriche…anche l’ archeologia era patrocinio maschile che nascondeva gli antichissimi e diffusi culti della Dea Madre) le donne hanno acquisito coscienza di come diverso era il contesto sociale anticamente e di come è via via cambiato a favore di società aggressive dove la violenza era ( ed è) il presupposto del potere. Un tempo molto addietro le donne erano la guida, non perché esercitavano il potere ma perché erano in contatto con la nascita e la morte, con il senso profondo del cambiamento (virtù questa sconosciuta all’ uomo che tende a cristallizzare tutto ciò che lo riguarda) erano le guaritrici che sapevano guidare le coscienze umane a più alti livelli di spiritualità. Finalmente si mette in discussione sul serio il paradigma sociale in cui siamo immersi e noi uomini abbiamo il dovere di essere promotori di questo cambiamento che porta a società fondate su valori diversi dagli attuali. Si badi che non pongo la discussione sul piano del meglio donna, meglio uomo, farlo significherebbe travisare e confondere il senso dell’ appello. Questa adesione non necessità di un confronto sul primato dei sessi…..è una pura richiesta di aiuto e di anelito al miglioramento delle condizioni di vita. Sic et sempliciter
Concludo con una cosa che le donne già sanno bene, ma preme comunque sottolinearlo: a mio avviso è ovviamente necessario dialogare con gli uomini per convergere sempre più sulla via della comprensione, del rispetto e della mutualità (salire insieme sull’ arca di cui si parlava prima…)ma è forse ancor più utile (le due cose non sono ovviamente supplementari) insistere sulla “alfabetizzazione della propria presa di coscienza da parte delle donne” di quelle donne che sono le prime vittime mentali dei retaggi dell’ attuale società; parlo per intenderci con un esempio banale di quelle donne che aspirano a tutti i costi ad avere il figlio maschio: quante volte ho sentito donne incinte dire con trionfo “è maschio me lo sento, ne sono sicura..”!!!!!!! o le donne che pensano, qualora tradiscano il partner, che se lui le da un paio di sganassoni o di calci in pancia un po’ se lo sono meritato!!! (nei paesi dell’ est è pieno ve lo assicuro…..garantisco però che non sono andato nell’ est per turismo sessuale!!!!!). Voglio dire che come per tutte le evoluzioni occorre pensare al presente e al futuro e per quest’ ultimo sono le donne madri dei maschi le prime a non dover trattare questi come i destinatari del futuro potere, come il mezzo attraverso il quale anche loro saranno accettate da questa società maschilista……ma a doverli crescere come esseri umani liberi e coltivare in loro il senso sacro per la vita.
Scusate per la lunghezza il dono della sintesi non mi appartiene. O forse se leggevo post meno inquietanti sarei stato più corto. Buona fortuna a tutte le donne e tutti gli uomini (soprattutto a quelli picchiati selvaggiamente da donne senza pietà!) di questo mondo….anche se le donne ne hanno più ragionevole bisogno viste le statistiche.
#
Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:02

errata corrige: nella seconda riga intendevo scrivere:….(quelle che ancora non sono consapevoli…etc etc–

niente, non ce l'ho fatta a leggerlo tutto. basta leggere le prime righe per capire che questo nella vita non ha fatto altro che strisciare come un verme.

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #54 il: Agosto 24, 2010, 19:48:53 pm »
La storia del patriarcato ha proprio rotto. Ma lo sanno cos'è il patriarcato? La famiglia patriarcale è la famiglia contadina allargata, con un pater, il capostipite che convive coi figli sposati, i nipoti e i domestici. Questa è la famiglia patriarcale. Ora ditemi in quali contesti c'è o c'è stato questo tipo di famiglia oltre alle antiche società agricole?
Ma prima di sparare minchiate bisognerebbe sapere di cosa si parla.

Offline mathias 4

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #55 il: Agosto 24, 2010, 19:59:12 pm »
La storia del patriarcato ha proprio rotto. Ma lo sanno cos'è il patriarcato? La famiglia patriarcale è la famiglia contadina allargata, con un pater, il capostipite che convive coi figli sposati, i nipoti e i domestici. Questa è la famiglia patriarcale. Ora ditemi in quali contesti c'è o c'è stato questo tipo di famiglia oltre alle antiche società agricole?
Ma prima di sparare minchiate bisognerebbe sapere di cosa si parla.

Vorrei   precisare  che  per  patriarcato  non  significa  potere  maschile  o cavolate  del  genere.
Io  in   effetti  mi riferisco  a un  certo   tipo  di mentalità  che  é   vissuta   fino agli  anni  '50  nelle
campagne,  ma  non  ha  niente  a  che  vedere  con  il   genere,  perché  a  mio   parere  si potevano  trovare  famiglie  patriarcali,   contadine,   dove chi  dettava  le  regole  poteva essere la  femmina non l'uomo.
Il   grande sbaglio  é  assimilare  patriarcato  a  potere  maschile,  cosa  che a  mio  parere  non  c'entra niente.
E'  comunque una  mia  impressione  che  in  queste  famiglie  contadine,  forse   non  tutte,  vi  fosse  una  mentalità assai rigida  e  pesante.
Forse  dovuta  anche  al  fatto  che  si era  appena  affrontata  una  2°  guerra mondiale,  riferendomi  alle  famiglie  così  improntate  che  sono vissute  fino agli anni  '50.

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Re: Sulla coglionaggine maschile
« Risposta #56 il: Agosto 24, 2010, 22:14:11 pm »
Vorrei   precisare  che  per  patriarcato  non  significa  potere  maschile  o cavolate  del  genere.
Io  in   effetti  mi riferisco  a un  certo   tipo  di mentalità  che  é   vissuta   fino agli  anni  '50  nelle
campagne,  ma  non  ha  niente  a  che  vedere  con  il   genere,  perché  a  mio   parere  si potevano  trovare  famiglie  patriarcali,   contadine,   dove chi  dettava  le  regole  poteva essere la  femmina non l'uomo.
Il   grande sbaglio  é  assimilare  patriarcato  a  potere  maschile,  cosa  che a  mio  parere  non  c'entra niente.
E'  comunque una  mia  impressione  che  in  queste  famiglie  contadine,  forse   non  tutte,  vi  fosse  una  mentalità assai rigida  e  pesante.
Forse  dovuta  anche  al  fatto  che  si era  appena  affrontata  una  2°  guerra mondiale,  riferendomi  alle  famiglie  così  improntate  che  sono vissute  fino agli anni  '50.
Non saprei dire con precisione fino a che punto una famiglia contadina possa definirsi "patriarcale". Comuque è ovvio che la mentalità agreste sia piuttosto rigida e chiusa. La vita dei campi, almeno quella di una volta perché anche l'agricoltura oggi è cambiata, offriva un continuo susseguirsi imperturbabile di cicli. I giorni, le settimane, i mesi, le stagioni. Tutto si ripeteva all'infinito, quello che avevano fatto i padri lo facevano anche i figli, quello che avevano fatto i nonni lo facevano i nipoti e così via. E l'orizzonte più vasto era il villaggio.
L'elasticità e l'ampiezza di vedute viene con la rivoluzione industriale, quando i ritmi della vita si fanno più vari e dinamici e il suo spazio d'azione si amplia. Questo fino a giungere all'attuale società post-industriale in cui tutto è così mutabile da essere ormai frivolo.
Abbiamo percorso, nell'ambito di alcune generazioni, un percorso che ha portato a due estremi: da un lato l'eccessiva ripetitività e ristrettezza e dall'altro l'estrema volubilità. Una volta c'erano troppe cose sacre ed eterne, oggi tutto è frivolo e superabile in qualsiasi momento.