Autore Topic: La ricchezza e l'uomo contemporaneo  (Letto 4443 volte)

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Offline jorek

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La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« il: Ottobre 02, 2010, 22:16:03 pm »
Settembre 5th, 2010
AVEVA RAGIONE STAN LEE

Non è la ricchezza il problema, ma il nessun valore dei detentori della ricchezza.

Se si crede ragionevole il principio di Stan Lee, secondo cui a “grandi poteri corrispondono enormi responsabilità”, si ritiene anche necessario che il ricco si dimostri uomo di valore.

La ricchezza è la misura delle potenza moderna.

Purtroppo il ricco è il nobile contemporaneo, almeno nella gerarchia sociale, per l’enorme possibilità di influenzare la vita comune.

I potentati economici dirigono la politica a livello mondiale per mezzo delle grandi corporazioni; negli stati nazionali le grandi industrie sono in grado di condizionare la vita di intere comunità; in piccolo nelle provincie e nei paesi il facoltoso borghese è il fulcro delle attività che si esercitano a questa ridotta scala.

Ad una larga potenza dovrebbe corrispondere un eguale alto valore, ma il più delle volte la prima è nelle mani di cafoni arricchiti, uomini senza cultura e senza vero desiderio di grandezza, incapaci di alcuna responsabilità. E la degenerazione si accresce nelle generazioni, per cui i figli dei ricchi degli anni ottanta sono oggi dei mongoli arroganti senza nessuna ambizione, senza nessuna educazione nei confronti della loro importante condizione, mancanti anche della bassa competenza commerciale che perlomeno distingueva i già limitati padri.

Degli inetti pippatori di bamba privi della volontà di vero possesso, sprovvisti perfino della sana passione per le donne che dovrebbe contraddistinguere un giovane e potente. Un giovane sano si intende.

Qui sta la tragedia, nel moderno il detentore del potere è di minima statura, di nessuna grandezza, degli aborti e dei mezzi uomini. E data la separazione tra vita privata e vita pubblica insegnata dal liberalismo, non è nemmeno soggetto al giudizio sociale, non è nemmeno tenuto a rispondere degli effetti delle proprie azioni.

Platone nella sua polis ideale preconizzava l’avvento dei “re filosofi”, condottieri di grande intelletto e di enorme grandezza. Nella illuminata volontà progressista di creare la società perfetta, qualche millennio dopo l’umanità ha generato pregevoli élites come i sanbabilini, i Briatore, gli Elkann, i Moratti, i Lele Mora, Michael Jackson, i calciatori…

Posted by Michele Bellingeri in Articoli

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Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #1 il: Ottobre 02, 2010, 22:33:43 pm »
Ah, parole perfette, è stata scoperta l'acqua calda.
Allo scrittore: se tu avessi tanti soldi aiuteresti il mondo?
In che modo?
Come?
Perchè?
Sai di cosa ha bisogno?
Sai come le persone vogliono essere aiutate?
Sai come risolvere in maniera pacifica i conflitti mondiali?
Sai come svegliare le coscienze di chi ti è inferiore?
Sai fino a che punto puoi spingerti nel decidere per gli altri, per aiutarli?
Io non amo le donne, io non amo gli uomini, io posso amare ogni singola persona.

Offline jorek

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #2 il: Ottobre 02, 2010, 22:48:14 pm »
l'autore non lo so....sicuramente quelli che i soldi ce l'hanno ne fanno un pessimo uso...scusa la banalità,ma è la verità....siamo nell'epoca dove vincono,stravincono,stradominano i "trimalcioni"....

Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #3 il: Ottobre 02, 2010, 23:04:08 pm »
l'autore non lo so....sicuramente quelli che i soldi ce l'hanno ne fanno un pessimo uso...scusa la banalità,ma è la verità....siamo nell'epoca dove vincono,stravincono,stradominano i "trimalcioni"....

concordo, a sono scettico quando qualcuno mi dice che se avesse le possibilità, saprebbe fare di meglio.
io lo spero, ma per davvero.
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Offline jorek

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #4 il: Ottobre 02, 2010, 23:27:10 pm »
sai il denaro in se non è un male...pero il fatto che il denaro sia tutto nelle mani di personaggi come rockfeller,soros e simili non mirende ottimista sinceramente...

Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #5 il: Ottobre 02, 2010, 23:41:23 pm »
sai il denaro in se non è un male...pero il fatto che il denaro sia tutto nelle mani di personaggi come rockfeller,soros e simili non mirende ottimista sinceramente...

certo, a me la cosa preoccupa. ma quello che mi preoccupa, è anche l'ignoranza e la voglia di dormire, di fronte a tutto questo, della gente.
una rivolta popolare è sempre possibile... spero.
perchè, ci sarà un giorno, per cui ogni tipo di rivolta potrà essere soppressa.
io, vorrei che ci si svegliasse un po' prima...
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Offline jorek

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #6 il: Ottobre 02, 2010, 23:51:21 pm »
ovviamente prima parlavo dei grandi "magnati"...poi basta vedere pure la cafonaggine dei parvenu di oggi e vedi e capisci che la grande disponibilità di denaro èsolo un espendiente per ostentare e per aggirare la propria piccolezza personale....e questo secondo me è un pesante segnale di decadenza

Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #7 il: Ottobre 03, 2010, 00:26:56 am »
ovviamente prima parlavo dei grandi "magnati"...poi basta vedere pure la cafonaggine dei parvenu di oggi e vedi e capisci che la grande disponibilità di denaro èsolo un espendiente per ostentare e per aggirare la propria piccolezza personale....e questo secondo me è un pesante segnale di decadenza

ma decadenza dei singoli, non decadenza di tutti...
non è una differenza da poco, è fondamentale, esiste ancora chi si indigna.
Io non amo le donne, io non amo gli uomini, io posso amare ogni singola persona.

Offline jorek

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #8 il: Ottobre 03, 2010, 00:42:54 am »
ma decadenza dei singoli, non decadenza di tutti...
non è una differenza da poco, è fondamentale, esiste ancora chi si indigna.

indignarsi serve a poco,molto poco...guardare la nostra nuova classe dirigente di fanfaroni e ciarlatani dovrebbe farci riflettere sul fatto che una rivoluzione sarebbe dovuta scoppiare prima. oggi molte persone hanno come obbiettivo di essre come i calciatori,oppure di far parte delgruppone di lele mora oppur di fare gli yuppie happy stile anni 80-90...molte persone in questopaese (e non solo) sono povere,e i iriferimenti culturali sono quelli. Molte persone si svegliano la mattina pensando di vivere in un film di walt disney,dove tutto andra bene,si fanno una giornata degna di quei thriller grotteschi di pupi avati degli anni 70 e va a letto coccolata dalla televisione che gli manda la de filippi o x factor,per dirti "continua a sognare" che uno su mille ce la fa....uno su mille...gli altri 999 lo prendono nel culo, ma son felici perchè ogni giorno il grande sogno si rinnova,per poi morire, per poi rinascere per poi morire...è questa la gabbia da cui si deve liberare la gente secondo me prima di tutto

Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #9 il: Ottobre 03, 2010, 00:55:34 am »
indignarsi serve a poco,molto poco...guardare la nostra nuova classe dirigente di fanfaroni e ciarlatani dovrebbe farci riflettere sul fatto che una rivoluzione sarebbe dovuta scoppiare prima. oggi molte persone hanno come obbiettivo di essre come i calciatori,oppure di far parte delgruppone di lele mora oppur di fare gli yuppie happy stile anni 80-90...molte persone in questopaese (e non solo) sono povere,e i iriferimenti culturali sono quelli. Molte persone si svegliano la mattina pensando di vivere in un film di walt disney,dove tutto andra bene,si fanno una giornata degna di quei thriller grotteschi di pupi avati degli anni 70 e va a letto coccolata dalla televisione che gli manda la de filippi o x factor,per dirti "continua a sognare" che uno su mille ce la fa....uno su mille...gli altri 999 lo prendono nel culo, ma son felici perchè ogni giorno il grande sogno si rinnova,per poi morire, per poi rinascere per poi morire...è questa la gabbia da cui si deve liberare la gente secondo me prima di tutto

Ma infatti non è la massa che libererà gli altri, ma una minoranza.
Avere pensieri rivoluzionari non è da tutti, ma è un privilegio che pochi si concedono.
E tra questi, pochissimi hanno anche il carisma giusto per smuovere la massa.
La storia non la fà chi segue gli ordini, la storia la fà chi segue la propria speranza e combatte per questa.
La propria speranza, non la speranza degli altri. Perchè i sogni che vengono creati dalla società di oggi sono i sogni di tutti.
Ma proprio perchè nella massa, non saranno tutti, a cambiare la storia, ma singoli, che non hanno sogni impiantati da sta società del cazzo, ma che hanno sogni personali, che hanno un motivo per vivere per davvero.
Tu guarda i "divi" della TV. Sono persone penose, pietose, sono poveri.
Ma poveri davvero (spero non tutti, ma ho seri dubbi).
Si alzano ogni giorno e devono scegliere una tra le loro 10 macchine con il quale andare ad una festa.
Arrivano alla festa e vengono trattati come divinità.
Scopano come maiali. Vengono pagati per la festa.
Poi tornano a casa.... vanno a letto, e ogni notte, prima di addormentarsi, sentono che c'è qualcosa che non và.
Hanno tutto, però boh, è una sensazione strana, è come quando ti dimentichi qualcosa.
Senti che quella cosa ti manca, ma cazzo ci pensi, ci ripensi, non sai cos'è.
Sono di poveracci, io vorrei i loro soldi, ma non vorrei mai essere loro.
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Offline Guit

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #10 il: Ottobre 04, 2010, 15:10:31 pm »

Continuo a ricondurre il femminismo a una più ampia crisi di valori dell'occidente. E continuo a credere che la causalità economica non sia determinante alla decadenza, malgrado sia facile attribuire proprio al sistema economico la responsabilità delle storture.

E' più facile fare una rivoluzione che un esame di coscienza, a quanto pare.

Concordo quindi con l'idea che il problema non sia il potere di alcuni bensì il loro livello culturale.

Take the red pill

Offline Zoltan2

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #11 il: Ottobre 04, 2010, 18:17:45 pm »
Esattamente, cosa critichi dei "grandi possessori di soldi"? Soprattutto, come pensi che potresti impiegare in maniera migliore quei soldi?


E, sia ben chiaro, per "grandi possessori di soldi" non intendo gentuccia dello spettacolo con qualche milione, ma persone con un patrimonio sopra il miliardo (ce ne sono poco più di 700 nel mondo).
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Stealth

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #12 il: Ottobre 04, 2010, 18:37:54 pm »
Esattamente, cosa critichi dei "grandi possessori di soldi"? Soprattutto, come pensi che potresti impiegare in maniera migliore quei soldi?


E, sia ben chiaro, per "grandi possessori di soldi" non intendo gentuccia dello spettacolo con qualche milione, ma persone con un patrimonio sopra il miliardo (ce ne sono poco più di 700 nel mondo).
Eh, appunto! Secondo me per molti l'economia si riduce solo a una sorta di distribuzione della ricchezza un po' come i ragazzini si distribuiscono le caramelle. Sfugge completamente a costoro il concetto di "sistema".
Per cui, dal momento in cui non si comprende cosa sia un sistema, ritengo che sia difficile per chiunque capire una beata mazza del mondo in cui viviamo.

PS: piacerà o dispiacerà a chiccessia ma io sono tra coloro che ritengono che sia più il sistema a fare gli individui che non viceversa.

Offline Kargrazark

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #13 il: Ottobre 04, 2010, 20:46:30 pm »
E' più facile fare una rivoluzione che un esame di coscienza, a quanto pare.

Molti fanno un esame di coscienza, ma sono troppo pochi per creare un'alternativa credibile. Alcuni invece, aspettano che la società prenda il sopravvento, facendo l'esame solo dopo il loro errore.
Ma ora che tutti lo fanno, non c'è più modo per intervenire in maniera semplice. Tutto ciò che rimane da fare è una rivoluzione.

Concordo quindi con l'idea che il problema non sia il potere di alcuni bensì il loro livello culturale.

Pochi hanno soldi e hanno un basso livello culturale. Ma un alto livello culturale non indica l'impossibilità per queste persone di commettere atrocità.
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Offline Stealth

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Re: La ricchezza e l'uomo contemporaneo
« Risposta #14 il: Ottobre 05, 2010, 17:39:17 pm »
Secondo me chi nega che l'economia ha una grossa influenza sul nostro modo di essere fa confusione tra macroeconomia e microeconomia. Oppure trascura la prima e prende in considerazione solo la seconda.
E' ovvio che i soggetti economici (microeconomia) agiscano in base a un certo modello culturale, ma il fatto è che un certo modello culturale si diffonde perché il sistema economico (macroeconomia) attraversa una certa fase di sviluppo.

Coloro che poi danno risposte "filosofiche" e/o psicologiche alle problematiche odierne farebbero bene a iniziare a chiedersi qualche volta "perché?". Perché c'è un certo stato d'animo? Perché la si pensa in un certo modo? Perché certi atteggiamenti si sono diffusi adesso e non cinquecent'anni fa? E via dicendo.

Comunque non credo che ci sia bisogno di nessuna rivoluzione e non penso che ce ne sarà una in un prossimo futuro. Per affrontare molti dei problemi strutturali odierni basterebbe introdurre qualche bella variabie di perfezionamento al sistema. Una variabile molto ben mirata. Mi astengo dal dire in questa sede di quale variabile si tratta. :D