ma il video non è diverso?

[Achab]

La condanna è per omicidio preterintenzionale e non volontario come mi sarei aspettato, questo è corretto. Mi sembra anche giusto che ci sia una sanzione penale nei confronti del ragazzo, è vero che ha reagito a provocazione e aggressione ma se è vero che la morte è stata causata dal pugno e non dalla caduta è chiaro che il colpo è stato troppo violento.

Credo sia normale che in queste cose si guardino anche gli esiti del gesto (se guidi ubriaco e non succede nulla hai una sanzione x, se guidi ubriaco e uccidi hai una sanzione molto maggiore, si può discutere sulla sensatezza morale della cosa ma giuridicamente è accettato che sia così per ragioni di "efficienza" del sistema penale, che dovrebbe incentivarti molto fortemente a non produrre esiti nefasti).

Per il resto, per il tizio onestamente non provo particolare simpatia, e credo che una componente di razzismo ci sia davvero, sotto sotto (avrebbe sferrato lo stesso pugno in faccia a una bella ragazza italiana? O magari a una turista nordeuropea? Io sospetto di no). Naturalmente 20 anni di carcere è una richiesta ridicola e insensata motivata dal consueto desiderio del pm di fare il galletto (per certi aspetti ormai credo sia meglio in questi casi incrociare un giudice donna). L'aggressione da parte della donna che si vede chiaramente nel filmato inoltre avrebbe dovuto essere considerata come una forte attenuante.

Ma non preoccupatevi per il sovraffollamento delle carceri, ora ne verranno costruite di nuove in project financing. L'america è vicina.

[Alberto86]

(AGI) - Roma, 16 mar. - Nove anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. E' la condanna che la prima corte d'assise di Roma ha inflitto al 22enne Alessio Burtone, accusato di aver provocato la morte dell'infermiera romena Maricica Hahaianu, colpita con un pugno in faccia nel corso di una lite alla metro Anagnina l'8 ottobre del 2010 e deceduta una settimana dopo all'ospedale Casilino. La corte ha concesso le attenuanti generiche all'imputato facendo cadere l'aggravante dei futili motivi. Il pm Antonio Calaresu, nella precedente udienza, aveva sollecitato una condanna a 20 anni di carcere. Burtone e' stato condannato anche al pagamento di una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 50 mila euro ciascuno in favore del marito e del figlio della donna e di 30 mila euro a beneficio del fratello dell'infermiera. Alla lettura della sentenza, il ragazzo, che era difeso dagli avvocati Fabrizio Gallo e Gianantonio Minghelli, non ha manifestato alcuna particolare reazione. In aula c'era anche il marito della vittima, Adrien, assistito dall'avvocato Alessandro Di Giovanni. L'uomo si e' detto "soddisfatto della sentenza", anche se ha ammesso che "si sarebbe aspettato qualcosa di piu'.
In questa vicenda ho perso per sempre una moglie e la madre di mio figlio". Un risarcimento pari a 6mila euro, infine, e' stato fissato in favore di Roma Capitale, altra parte civile.
DIFESA BURTONE, LUI NON VOLEVA UCCIDERE La difesa di Burtone annuncia ricorso in appello. Per gli avvocati Fabrizio Gallo e Gianantonio Minghelli, la donna e' morta per la negligenza del personale medico che l'ha avuta in cura per una settimana all'ospedale Casilino. Il loro assistito, al massimo, avrebbe dovuto rispondere del reato di lesioni personali, con l'attenuante della provocazione. "Chi ha seguito questo processo - ha commentato Gallo - ha capito che Alessio Burtone non voleva assolutamente uccidere Maricica. Ma la corte non ha avuto il coraggio di concedere l'attenuante della provocazione ne' quello di applicare il reato piu' lieve. Ha preferito mantenere l'iniziale impianto accusatorio. Possiamo parlare di una sentenza a 'meta' e meta''. Ma alla famiglia ho anche spiegato che la fattispecie di lesioni puo' arrivare sino a 12 anni di condanna". Alessio Burtone, ha confidato l'avvocato, aveva "paura che la corte arrivasse a 20 anni di condanna, come aveva chiesto il pm. Stanotte non ha chiuso occhio. E' un ragazzo finito in una cosa piu' grande di lui". "Siamo pero' soddisfatti se pensiamo che - ha concluso Gallo - la tesi del pm non e' stata del tutto accolta. Il caso Burtone non e' uguale a quello di Doina Matei (che ha causo' la morte di una giovane romana, colpita all'occhio dalla punta dell'ombrello nel corso di una lite in metro, ndr), quella storia e' tutta diversa rispetto al processo di oggi".

Fonte: http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201203161447-ipp-rt10157-donna_morta_in_metro_corte_assise_di_roma_9_anni_a_burtone




Il video dove si vede che la donna provaca ed aggredisce il ragazzo (da quello che ricordo io si diceva che la donna aveva iniziato a provocare ed alzare le mani già da prima delle immagini in questione)

[Guit]

Nel video si vede chiaramente che lui se ne vuole andare e lei lo rintuzza, lo segue e lo provoca, mi pare che gli dia pure uno schiaffo. Poi alla fine, solo alla fine, c'è la sua reazione che è comunque sproporzionata.

Questa è una sentenza di genere, che si basa unicamente sul fatto che lei è una donna. Non è una sentenza che applica la legge a due cittadini sullo stesso livello.

Non è stata considerata la provocazione. Alle donne stanno dicendo: provocate pure in tutta tranquillità, tirate calci (il tabaccaio ha detto che lei ha anche tirato calci), passate davanti quando state in fila, e se qualcuno vi tocca ci pensiamo noi.

Secondo questa sentenza quando una donna ti provoca devi subire senza reagire.

Se fosse avvenuto tra due uomini sarebbe stato condannato a qualche mese con la condizionale.

[Alberto86]

Alberto, accoda il post a questa discussione:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/ma-il-video-non-e-diverso/

 

Non l'avevo vista quella discussione...Comunque dovrebbe farlo Guit perchè io non ho i permessi da mod in quella sezione...

x Guit: se ritieni opportuno unire le discussioni metti per favore quella vecchia in questa nuova, in modo che mantenga il titolo che ho dato a questa e che rimanga qui nelle sentenza anti-maschili.

Nel video si vede chiaramente che lui se ne vuole andare e lei lo rintuzza, lo segue e lo provoca, mi pare che gli dia pure uno schiaffo. Poi alla fine, solo alla fine, c'è la sua reazione che è comunque sproporzionata.

Questa è una sentenza di genere, che si basa unicamente sul fatto che lei è una donna. Non è una sentenza che applica la legge a due cittadini sullo stesso livello.

Non è stata considerata la provocazione. Alle donne stanno dicendo: provocate pure in tutta tranquillità, tirate calci (il tabaccaio ha detto che lei ha anche tirato calci), passate davanti quando state in fila, e se qualcuno vi tocca ci pensiamo noi.

Secondo questa sentenza quando una donna ti provoca devi subire senza reagire.

Se fosse avvenuto tra due uomini sarebbe stato condannato a qualche mese con la condizionale.

Per come la vedo io non si puo' definire "reazione spropositata", perchè lui ha reagito involontariamente usando la sua forza; quando sei in fase "di attacco-fuga" ed hai alti livelli di adrenalina non puoi decidere quanta forza usare! Usi la tua forza e basta!  Se le donne avessero la stessa forza di un uomo stai tranquillo che farebbero di peggio!
Lei non solo ha provocato ma ha anche alzato le mani! Le conseguenze se l'è cercate lei mettendosi contro un uomo! Se vi capitasse una cosa del genere voi stareste fermi a prenderle perchè chi vi aggredisce è una donna??
La sentenza è a dir poco assurda! A casi invertiti, se in qualche modo lei lo avesse ammazzato, stai pur certo che l'avrebbero fatta passare come legittima difesa!
Come hai giustamente detto questa è l'ennesima dimostrazione di sentenza doppio-standard, dove si vuole educare un maschio a non reagire alla violenza femminile!

[Peter Bark]

Leggetevi i commenti su youtube.Sapete cosa c'è che non va? il fatto che tutto si riduca sempre e solo ad una mera questione di forza fisica,per cui una donna si sente autorizzata a tirar ceffoni ogni volta che la sua percezione le suggerisce di essere oggetto di qualche sopruso,avendo la TOTALE consapevolezza che è tutelata dalla legge,cosa che sistematicamente non avviene con l'uomo se si azzarda ad alzare anche solo un dito,pur se provocato,per difendersi,come in questo caso.Io più volte in discoteca sono stato testimoni di episodi in cui qualche ragazzo (un mio amico anche) dopo aver fatto un complimento (assolutamente non volgare) ad una ragazza è stato ricambiato con un sonoro sganassone,perchè l'isterica di turno probabilmente ha deciso che è un'umiliazione ricevere attenzioni da un corteggiatore non alla sua altezza.E' questo il mondo che ci ritroviamo gente.

[Massimo]

Quello che è capitato a Burtone poteva capitare a tutti. Un consiglio? Se si viene presi a schiaffi da
una sconosciuta per futili motivi, sputatele in faccia e poi tagliate la corda. E' il modo più sicuro per
evitare scocciature salvando l'amor proprio.  

[beta]

non lo so alberto, adrenalina o non adrenalina la reazione è spropositata (se no facciamo il discorso della depressione infanticida). il vero problema è che se quell'uomo avesse denunciato quella donna gli avrebbero riso in faccia.

[beta]

Quello che è capitato a Burtone poteva capitare a tutti. Un consiglio? Se si viene presi a schiaffi da
una sconosciuta per futili motivi, sputatele in faccia e poi tagliate la corda. E' il modo più sicuro per
evitare scocciature salvando l'amor proprio.  

io probabilmente la immobilizzerei, la spingerei via, e me ne andrei. ma è chiaro che non posso saperlo.

[Peter Bark]

beta,ad ogni azione corrisponde una reazione.mettila così,la reazione dell'uomo è stata spropositata perchè c'è stato qualcosa di spropositato prima.Evidentemente la donna in questione era sicura di poter provocare ed alzare le mani senza subir conseguenze perchè aveva di fronte un uomo.L'è andata male stavolta.

[Guit]

Quando mi è successo ho evitato di subire colpi, non troppo difficile con una donna media, senza picchiare, e dopo che si era calmata, mi sono mangiato a parole lei e i passanti che la sostenevano. Tutti zitti e muti.

Una volta ho fermato una che conoscevo in un locale che stava picchiando un mio amico, lei ha iniziato a cercare di tirarmi schiaffi che io paravo col giubbotto da moto, che ha le protezioni. Più tardi andava in giro a far vedere i lividi sulle braccia, che si era procurata lei tirando colpi, e dicendo che glieli avevo procurati io.

Impunità e ipocrisia allo stato brado, anche dopo, a sangue freddo. Pure lei e i suoi amichetti col ragionamento hanno fatto una brutta fine. E sono arrivate le sue scuse.

Però non mi sono mai trovato nella condizione per esempio, in cui possa sospettare che lei ha un'arma, in quel caso chissenefrega che è donna. Mi difendo come se fosse un uomo.

[Alberto86]

non lo so alberto, adrenalina o non adrenalina la reazione è spropositata (se no facciamo il discorso della depressione infanticida). il vero problema è che se quell'uomo avesse denunciato quella donna gli avrebbero riso in faccia.

Sicuramente io al posto suo le avrei dato più un bel ceffone invece di un pungo.
Pero' tieni conto di 2 cose: lui praticava boxe( se non sbaglio) e quindi la reazione all''aggressione subita è diventata quasi automatica(quando pratichi arti marziali o sport da combattimento/difesa la reazione di difesa/attacco che hai imparato scatta in automatico!); secondo: siete mai stati aggrediti? quando ti senti in pericolo e sale il livello di adrenalina nel sangue la reazione di attacco/difesa è rapida e di certo non puo' essere dosata al momento!
Guardando oggettivamente da spettatore il filmato, non c'è dubbio che tutto sembri sproporzionato! Ma provate un attimo a mettervi nei panni di quel ragazzo in quel momento!
Poi secondo voi, a ruoli invertiti, se la donna avesse colpito il ragazzo usando una tecnica di difesa personale in modo sproporzionato, uccidendolo, sarebbe stata condannata?    

[Guit]

...
Poi secondo voi, a ruoli invertiti, se la donna avesse colpito il ragazzo usando una tecnica di difesa personale in modo sproporzionato, uccidendolo, sarebbe stata condannata?    

Condannata? Una donna che uccide un uomo che la insegue e la provoca viene onorificata da Napolitano.

[Giuseppe83]

Questo non doveva farsi nemmeno un giorno di carcere. Ha agito per legittima difesa.

[Guit]

Questo non doveva farsi nemmeno un giorno di carcere. Ha agito per legittima difesa.

Sì, ma la reazione è stata comunque sproporzionata. Di sicuro non voleva ucciderla. E di sicuro lui se ne voleva andare senza litigare.

[Giuseppe83]

Non è stata sproporzionata. C'è proporzione tra uno schiaffo e un cazzoto. Per la legittima difesa basta la proporzionalità tra difesa e offesa, non serve l'identità (cioè posso fare anche qualcosina in più di quello che ho subito: nel momento dell'aggressione infatti non posso mettermi a ragionare sulla perfetta identità della reazione).